Pollachiuria (e sclerosi collo vescicale?)

Buongiorno,

sono un ragazzo di 23 anni (1,85 m x 87 kg) che da 7-8 mesi va spesso al bagno per urinare.
Leggendo su internet ho scoperto che bisognerebbe andarci circa 7 volte al giorno: da una decina di anni, ci sono sempre andato qualche volta in più e non ci ho mai dato tanto peso.
La situazione però si è aggravata quasi improvvisamente con l'aumento delle visite al water e con la sensazione di aver sempre dell'urina dentro il canale.
Premetto anche che da quasi 3 anni conduco una vita sedentaria per problemi ai piedi: frequento la palestra da 9 anni ma solo la sala pesi, niente attività aerobica.
Su consiglio del medico di base ho eseguito:

-esami urine e del sangue: tutto nella norma tranne il ph dell'urina che è 5 (quando il valore dovrebbe essere compreso tra 5,5 e 6,5) e il valore ADH (ormone antidiuretico) che è 12,8 (ma che dovrebbe essere compreso tra 1,1 e 12,5); in ogni caso il dottore mi ha detto che non sono nulla di significativo

-combur test: negativo in toto

-urinocoltura: negativa

-eco addome inferiore (dopo aver bevuto 1 litro d'acqua): "reni in sede, di volume nei limiti, spessori cortico-midollari conservati. Non idronefrosi né evidenza di calcoli renali. Vescica discretamente distesa con pareti regolari. Prostata esaminata per via soprapubica, nei limiti morfologici e volumetrici (15 cc). Trascurabile il residuo vescicale post-minzionale di 10 ml"

-2 esplorazioni rettali: prostata piccola, volume e consistenza regolare, con solco mediano conservato, non dolorabile alla palpazione

Successivamente sono stato dall'urologo, che mi ha inizialmente prescritto;

-Deprox 500 mg (2 compresse al dì per un mese, nessun beneficio)

-uroflussometria: flusso massimo 16 0ml/s, flusso medio 6,5 ml/s, volume totale 217 ml, volume al flusso massimo 113 ml; tempo al flusso massimo 11,4s, tempo di flusso 33,4s, tempo di svuotamento 33,8s

Ritorno dall'urologo con il risultato dell'uroflussometria che vedendola mi dice "urini come uno di 50 anni".

Stavolta mi ha prescritto Xatral per 3 mesi (se non ho problemi mi ha detto di raddoppiare la dose, 1 compressa al mattino e 1 la sera) per "provare ad allargare il collo vescicale" e una nuova uroflussometria finito la terapia.
Ora, dopo il 1 mese di assunzione non sto avendo benefici, anzi, la situazione sembra peggiorare e leggendo ho scoperto che gli alfalitici non servono a niente nella sclerosi.
So che niente può sostituire una visita di persona, ma quali terapie potrei fare? Quali altri esami? Può dipendere dal fatto di passare la maggior parte del tempo seduto o sdraiato? Di operazioni al momento non me ne ha parlato, ma leggendo su internet intervenire lì significa diventare sterili.

Aspetto vostri preziosi consigli.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
In effetti alla sua età ci si attenderebbe un flusso massimo più elevato, quindi il sospetto di una ostruzione è il primo a sollevarsi. In questi casi ci pare sempre opportuno superare l'approccio empirico e dispore invece di elemnti di giudizio il più possibile oggettivi. Questi comportano l'esecuzione di una valutazione anatomica (uretro-cistoscopia, meglio se in anestesia) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Attivo dal 2013 al 2017
Ex utente
La ringrazio dottore per la risposta: se non le dispiace la tengo aggiornata, magari questa pagina potrà essere d'aiuto per qualcun altro in futuro.

Devo fare delle precisazioni: tutti gli esami (tranne l'uroflussometria che è dell'11 gennaio) sono della fine di novembre '16.

Venerdì pomeriggio (17-2), sono andato dall'urologo che mi ha in cura perché la situazione era peggiorata: avevo stimolo continuo e ho passato la notte seduto sul water.
Mi ha detto che l'uroflussometria non è ottima per un ragazzo della mia età, diciamo discreta ma che comunque non c'è ostruzione con un flusso di 16 0ml/s: mi ha prescritto Bactrim (1 compressa al mattino e 1 la sera) perché secondo lui la mia potrebbe essere una prostatite cronica, dovuta anche al fatto che in passato ho sofferto e sono stato operato di varicocele 4° a marzo 2015 (con completa guarigione senza complicazioni).
Tuttavia Ieri sera dopo cena, le cose sono andate peggiorando ancora di più: non ho mai chiuso occhio tutta la notte, se non sono stato al bagno 100 volte, poco ci manca.
Ho continuo e impellente bisogno di urinare, sembra che l'urina voglia uscire da sola, ma quando vado al bagno devo aspettare qualche secondo che esca, faccio qualche goccia: ora ho anche bruciore; non riesco a stare in nessuna posizione: mi è quasi impossibile rimanere seduto per più di qualche minuto,
se sono a letto sotto le coperte non muovo le gambe perché la sensazione è quella di urinarmi addosso.
Aggiungo anche che ultimamente lo sperma era acquoso, sembrava pipì: non capisco se se fosse per causa della prostata o perché verso l' " uscita" trovasse sul suo percorso l'urina.
Alle 8 stamattina lo chiamo prima che cominci la giornata, dicendo che la cura che mi aveva prescritto solo qualche giorno prima non sta facendo effetto, anzi.
Gli chiedo se fosse il caso di indagare con un uretro-cistoscopia e con un'indagine urodinamica, mi risponde che sono esami invasivi e che non c'è bisogno nel mio caso, dato che il flusso è di 16 0ml/s e che i sintomi che descrivo non sono compatibili con la sclerosi del collo vescicale.
Mi ha prescritto Levoxacin 500, un antibiotico più forte.


Le domande che mi faccio e che giro a lei dottore nel caso voglia rispondermi:

1) ci può essere una prostatite cronica pur risultando normale all'esplorazione rettale?
Il fatto che negli ultimi anni abbia avuto una vita molto sedentaria può in caso aver influito?

2) quali esami si possono fare per vedere se ho calcoli da qualche parte?

3) è una settimana che non eiaculo: dovrei provvedere oppure rischierei di peggiorare la situazione? Sinceramente non ho voglia né desiderio dato lo stimolo continuo.

La ringrazio
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
1) Buona parte delle cosiddette prostatiti croniche (la definizione non è mai così precisa) non dimostra alcuna alterazione, sia all'ecografia che all'ecografia. L'eccessiva sedentarietà è senz'altro nociva.

2) I calcoli delle vie urinarie hanno manifestazioni perlopiù molto diverse, d'ogni modo l'ecografia è sufficiente in genere ad individuarli.

3) Nelle manifestazioni più acute in genere si consiglia l'astinenza, è praticamente l'unico caso in cui l'eiaculazione potrebbe accentuare ulteriormente i fastidi.