Ipb terzo lobo
Salve! Dopo visita di controllo urologica mi è stato rilevato mediante ecografia un principio di terzo lobo. Mi è stato consigliato di effettuare vari accertamenti tra cui analisi delle urine e urinocoltura, Psa libero - totale e frazione, uroflussimetria. Chiedo cortesemente un parere sull'esito degli esami effettuati perchè in caso di ostruzione uretrale sono abbastanza spaventato dagli effetti collaterali che possano scaturire da eventuali terapie farmacologiche (calo della libido, deficit erettile, eiaculazione retrogata):
Esame ecografico: Mitto ipovalido. Nessun altro sintomo riferito. E.O. addome trattabile. Genitali esterni nella norma.
Ecografia app. urinario: lobi bilateralmente in sede e regolari. Non idrofnefrosi ne litiasi. Vescica regolare esente da difetti di parete. Evidenza di terzo lobo prostatico. Si richiede: Uroflussimetria con RPM; PSA tot e c/T
Esami ematici: PSA (Meia)
PSA totale:1,15
PSA libero 0,20
PSA libero/PSA totale 17%
Esame urine negativo.
Esito uroflussometria: Qmz (ml/s) 12,0 Voided vol. (ml) 250cc , Flow time (s) 48,3, Total time (s) 84,5 Average flow (ml/s) 0,0 TIme to Q max (s) 22,7
Residual volume: assente
CI sono altri accertamenti a cui dovrei sottopormi? Dal punto di vista anamnesico noto solamente un leggero aumento della frequenza nelle minzioni diurne mentre per quelle notturne, tranne quando sono svegliato per altre cause, non sento il bisogno di urinare. Solo in alcuni rari momenti mi accorgo che il getto tende a dividersi diventando "biforcuto". E' il caso di monitorare la situazione semestralmente senza ricorrerre per ora a cure farmacologiche? Sono vere e propabili le eventuali controindicazioni date dalla terapia? Confido ancora una volta sulla vostra professionalità e tempestività. Grazie al team di medicitalia.
Esame ecografico: Mitto ipovalido. Nessun altro sintomo riferito. E.O. addome trattabile. Genitali esterni nella norma.
Ecografia app. urinario: lobi bilateralmente in sede e regolari. Non idrofnefrosi ne litiasi. Vescica regolare esente da difetti di parete. Evidenza di terzo lobo prostatico. Si richiede: Uroflussimetria con RPM; PSA tot e c/T
Esami ematici: PSA (Meia)
PSA totale:1,15
PSA libero 0,20
PSA libero/PSA totale 17%
Esame urine negativo.
Esito uroflussometria: Qmz (ml/s) 12,0 Voided vol. (ml) 250cc , Flow time (s) 48,3, Total time (s) 84,5 Average flow (ml/s) 0,0 TIme to Q max (s) 22,7
Residual volume: assente
CI sono altri accertamenti a cui dovrei sottopormi? Dal punto di vista anamnesico noto solamente un leggero aumento della frequenza nelle minzioni diurne mentre per quelle notturne, tranne quando sono svegliato per altre cause, non sento il bisogno di urinare. Solo in alcuni rari momenti mi accorgo che il getto tende a dividersi diventando "biforcuto". E' il caso di monitorare la situazione semestralmente senza ricorrerre per ora a cure farmacologiche? Sono vere e propabili le eventuali controindicazioni date dalla terapia? Confido ancora una volta sulla vostra professionalità e tempestività. Grazie al team di medicitalia.
[#1]
Caro utente,
il quadro è compatibile con un IPB. Tuttavia non sono presenti segni ecografici di sofferenza vescicale.
La Flussometria depone per un lieve calo del Qmax, compatibile con una leggera ostruzione al flusso urinario.
Il consiglio è valutare, in accordo con lo specialista, i pro e i contro di una terapia medica, che potrebbe giovarla in quanto a progressione della condizione clinica.
Il usa entra nei valori di basso rischio, utile controllo annuale.
cordialità
il quadro è compatibile con un IPB. Tuttavia non sono presenti segni ecografici di sofferenza vescicale.
La Flussometria depone per un lieve calo del Qmax, compatibile con una leggera ostruzione al flusso urinario.
Il consiglio è valutare, in accordo con lo specialista, i pro e i contro di una terapia medica, che potrebbe giovarla in quanto a progressione della condizione clinica.
Il usa entra nei valori di basso rischio, utile controllo annuale.
cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
[#2]
Utente
Gent.mo dott. Izzo grazie per l'immediatezza del consulto! Sicuramente la valutazione di un approccio terapeutico dovrà tener conto dell'incontro di vari fattori...e del rapporto benefici e controindicazioni. Ma ad oggi, considerando che ho 50 anni, la terapia farmacologica per IPB potrebbe minare la serenità sessuale di coppia inebedendo la trasformazione del testosterone? Quante sono le possibilità che calo del desiderio, eiaculazione retrogada e deficit erettile si verifichino in caso di terapia? Grazie ancora e spero che i miei quesiti possano suscitare un interesse generale.
[#3]
Caro utente,
Dipende dalla terapia che le viene prescritta.
I sintomi che riferisce sono lievi, cosi come la funzione minzionale è compensata. In questi casi potrebbe essere d ausilio la prescrizione di alfalitici, che a parte l eiaculazione retrograda, presente soprattutto con le molecole piu recenti e molto meno con quelle piu vecchie, molto efficaci anch esse, non interferiscono sul metabolismo ormonale, cosa che invece fanno gli inibitori della 5Alfareduttasi.
Pertanto ancor piu indicato è il consulto specialistico, che ha l importante compito di fornire al paziente le piu chiare delucidazioni nella valutazione appunto dei pro ee.dei contro.
Dipende dalla terapia che le viene prescritta.
I sintomi che riferisce sono lievi, cosi come la funzione minzionale è compensata. In questi casi potrebbe essere d ausilio la prescrizione di alfalitici, che a parte l eiaculazione retrograda, presente soprattutto con le molecole piu recenti e molto meno con quelle piu vecchie, molto efficaci anch esse, non interferiscono sul metabolismo ormonale, cosa che invece fanno gli inibitori della 5Alfareduttasi.
Pertanto ancor piu indicato è il consulto specialistico, che ha l importante compito di fornire al paziente le piu chiare delucidazioni nella valutazione appunto dei pro ee.dei contro.
[#4]
Utente
Ho letto e sentito in una trasmissione che i rimedi fitoterapici come Serenoa Repens possono giovare alla IPB. Dovendo andare a visita non prima di 20 giorni e considerando che il mitto in questi ultimi giorni mi sembra (forse anche per maggiore attenzione che presto al momento della minzione) più ipovalido e frequente può giovare o perlomeno non danneggiare un ricorso al trattamento fitoterapico in attesa di una valutazione terapeutica specialistica? Quali sono eventualmente le modalità e le dosi da assumere per un disturbo come il mio? Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 14/02/2017.
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