Tumore vescica
Salve,mia madre ha avuto un tumore alla vescica . È stata fatta la prima pulitura TRB dove abbiamo scoperto che il tumore era malignino ma non di tipo infiltrante .E' andata a Padova per ulteriore consulto dove è stata fatta la seconda pulitura la neoplasia nel giro di due mesi si è riformata ed è risultata di tipo infiltrante grado G3 non c'era nessuna sventa si doveva correre alla asportazione totale della vescica uretre ovaie ecc è stata operata adesso vive con una stomia hanno tolto 10 linfonodi dai quali 8 senza metastasi e due si che sono stati tolti .. adesso è già passato 1 anno i controlli risultano tutto ok non ha più niente ma lei vive tutti i giorni nella paura ha una depressione bruttissima soltanto la mattina per circa 4 ore vive nella paura più totale non riesce più ad essere normale, i dottori hanno detto che levando tutto non c'è più rischio ma documentandoci è uno dei più pericolosi tumori a rischio di recidiva il problema non è tanto tutto quello che hanno tolto ma questi due linfonodi che pur essendo stati tolti c'è la paura. Vorrei un vostro consiglio grazie mille
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Utente
Ha fatto solo una seduta di chemio dopo l intervento dell asportazione della vescica e poi l ha rifiutata perché lei è contro la chemio secondo lei la chemio ti distrugge i dottori avevano detto che era solo una prevenzione xke ormai era stato levato tutto è il rischio non è alto ..È già passato un anno a luglio fa 2 anni i controlli li fa e per adesso è tutto ok
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Cara utente,
il rischio oncologico viene stabilito secondo precisi criteri e la necessità di sottoporsi a chemio adiuvante si basa proprio su questo.
La chemio ha lo scopo, non di "distruggere" il paziente, ma di aiutarlo nel abbattere il rischio di ripresa di malattia.
Più di sottoporsi ai controlli clinici e strumentali, programmati, non deve fare.
il rischio oncologico viene stabilito secondo precisi criteri e la necessità di sottoporsi a chemio adiuvante si basa proprio su questo.
La chemio ha lo scopo, non di "distruggere" il paziente, ma di aiutarlo nel abbattere il rischio di ripresa di malattia.
Più di sottoporsi ai controlli clinici e strumentali, programmati, non deve fare.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 10/02/2017.
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