Ascesso penieno
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 33 anni e venerdì scorso sono stato operato d'urgenza per un ascesso sul pene ( più circoncisione ) che ricopriva buona parte del glande e anche a loro dire esso coinvolgeva anche dei corpi cavernosi ( 1/3 del glande totale recita la cartella ), tanto che avevo un prepuzio grossissimo. I medici mi hanno prescritto la crema Oaskin e una o due compresse di lenidase per 30 giorni. Volevo sapere, ma ciò può bastare a compromettere per sempre la mia vita sessuale ? Ovviamente ho fatto questa domanda anche agli urologi che mi hanno avuto in cura, ma nelle loro risposte ho notato solo incertezze. Ad oggi il pene devo dire che mi fa poco male seppur lo sento abbastanza "avulso" dagli istinti sessuali. C'è opportunità di rimediare in futuro, magari rivolgendosi ad altri "specialisti" ? E soprattutto dopo quanto posso provare una "masturbazione"? Sapete è un argomento abbastanza delicato, perchè qualsiasi "brutta" notizia significa una sorta di condanna ad una solitudine eterna.
sono un ragazzo di 33 anni e venerdì scorso sono stato operato d'urgenza per un ascesso sul pene ( più circoncisione ) che ricopriva buona parte del glande e anche a loro dire esso coinvolgeva anche dei corpi cavernosi ( 1/3 del glande totale recita la cartella ), tanto che avevo un prepuzio grossissimo. I medici mi hanno prescritto la crema Oaskin e una o due compresse di lenidase per 30 giorni. Volevo sapere, ma ciò può bastare a compromettere per sempre la mia vita sessuale ? Ovviamente ho fatto questa domanda anche agli urologi che mi hanno avuto in cura, ma nelle loro risposte ho notato solo incertezze. Ad oggi il pene devo dire che mi fa poco male seppur lo sento abbastanza "avulso" dagli istinti sessuali. C'è opportunità di rimediare in futuro, magari rivolgendosi ad altri "specialisti" ? E soprattutto dopo quanto posso provare una "masturbazione"? Sapete è un argomento abbastanza delicato, perchè qualsiasi "brutta" notizia significa una sorta di condanna ad una solitudine eterna.
[#1]
Caro utente,
considerata la saltuarietà della patologia in oggetto, non esiste una regola sul decorso post operatorio. In linea generale, il rischio di avere una compromissione della vita sessuale dipende, verosimilmente, dalla quantità di tessuto cavernoso coinvolto dalla lesione e quanto quest'ultimo sia in grado di "guarire".
Pertanto le consiglio vivamente di stare alla finestra e vedere come va, magari, in accordo con il chirurgo operatore, di sottoporsi a terapie riabilitative per i corpi cavernosi attraverso l'utilizzo di PDE5 inibitori.
Cordialità.
considerata la saltuarietà della patologia in oggetto, non esiste una regola sul decorso post operatorio. In linea generale, il rischio di avere una compromissione della vita sessuale dipende, verosimilmente, dalla quantità di tessuto cavernoso coinvolto dalla lesione e quanto quest'ultimo sia in grado di "guarire".
Pertanto le consiglio vivamente di stare alla finestra e vedere come va, magari, in accordo con il chirurgo operatore, di sottoporsi a terapie riabilitative per i corpi cavernosi attraverso l'utilizzo di PDE5 inibitori.
Cordialità.
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie dottor Izzo,
avrei ancora 2 domande semplici:
è normale dopo aver fatto la cironcinsione da una settimana, avere il pene piuttosto ridotto rispetto al passato ( o è a causa dei corpi cavernosi ridotti ).
ho provato a stimolare il glande come "prova masturbatoria" ma mi è impossibile avere un erezione.
avrei ancora 2 domande semplici:
è normale dopo aver fatto la cironcinsione da una settimana, avere il pene piuttosto ridotto rispetto al passato ( o è a causa dei corpi cavernosi ridotti ).
ho provato a stimolare il glande come "prova masturbatoria" ma mi è impossibile avere un erezione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.3k visite dal 09/02/2017.
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