Coliche renali

Salve,
Sono un ragazzo di 35 anni, circa una settimana fa ho avuto un attacco di colica renale, andato al pronto soccorso mi hanno riscontrato tramite eco presunto calcolo al rene dx e renella al sx, dopo una settimana di dolori forti ,oggi non ne ho avuti ma il calcolo non è stato espulso, l urologo mi ha prescritto Preston una bustina al giorno e di bere 1,5 lt di acqua al giorno ed aspettare che espelli il calcoletto, certificato proprio oggi da una Tac all addome al rene destro. La domanda che vi porgo è se sia normale aspettare ancora l espulsione spontanea del calcoletto e stare con l angoscia che ritorni il dolore, ho sia possibile fare qualcosa per l eliminazione in tempi brevi intervenedo chirurgicamente, ho dei metodi per accellerare una espulsione volontaria ( se mai avverrà). Da premettere che sono in attesa della rispostaq della TAC per sapere la grandezza, ma lo specialista che ha esuguito la Tac mi ha solo detto che sicuramente e di piccole dimensioni , in tutto questo non posso tornare a lavoro essendo imbarcato, con il rischio di un attaco di colica in mare aperto, e non so il tempo che ci vorra per tornare alla vita normale. Vi ringrazio in anticipo per una eventuale risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Quanto ci riferisce non è attualmente ancora sufficiente ad esprimere un giudizio su quanto sia opportuno fare. Solo in base al referto definitivo della TAC si pitrà dire qualcosa di più. Sta di fatto che attendere l'espulsione spontanea di un calcolo che ancora si trova all'interno del rene pare davvero alquanto vano. La sua attività lavorativa è dunque una di quelle in cui esiste una penalizzazione inabilitante totale. In questi casi è necessario che il calcolo venga risolto completamente e nel minor tempo possibile. Questo è oggi possibile solo con una endoscopia operativa (uretero-renoscopia flessibile o RIRS). In pratica, una volta in possesso del responso TAC definitivo, sarà opportuno rivolgersi ad un professionista od un centro che disponga della strumentazione e delle competenze necessarie ad eseguire questo tipo di interventi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Dottor Piana la ringrazio di cuore per la sua consulenza chiara e molto esaustiva, in attesa del responso della Tac ( la quale se d' accordo la terrò informato sull esito) oltre a continuare con la terapia datami dall urologo e provando ad espellere il calcolo, cerchero di trovare
una struttura qui da me Catania che in eventuale possa intervenire nel modo da lei consigliatomi. A conferma di quanto le dicevo sono gia 2 giorni che i dolori sono scomparsi e questo mi fa supporre che il calcoletto e ancora dentro il rene, pronto a dar fastidio da un momento a l altro ma senza sapere quando, la cosa che mi angoscia di piu. Grazie e distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Statisticamente, i calcoli che danno maggiore dolore sotto forma di classiche coliche sono quelli relativamente piccoli in transito tra il rene e la vescica. La repentina scomparsa del dolore corrisponde al passaggio in vescica. La successiva espulsione all'esterno può tranquillamente risultare inavvertita, specie in caso di calcoli molto piccoli. Spesso gli accertamenti eseguiti in questa fase rilevano occasionalemente altri calcoli presenti a livello renale, che però non hanno avuto rilevanza nel causare i recenti disturbi, ma impongono comunque attenzione, ad evitare complicazioni future. Questa "sceneggiatura" è tutto sommato abbastanza comune, e deve essere interpretata corretamente dallo specialista per stabilire cosa sia veramente utile consigliare a breve e lungo termine.
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Utente
Utente
Dottore allora ascolto il suo consiglio di aspettare il risultato della Tac e stabilire il da farsi con uno specialista, magari intervenendo chirurgicamente,invece di aspettare chissà quando una nuova colica derivante dal calcolo trovato nella TAC.
Adesso l unico mio dubbio è che lunedi prossimo dovrei partire con la nave, sarebbe meglio non farlo ed aspettare di risolvere il problema calcolo, ho potrei partire sperando che per un po' il calcolo mi dia tregua, magari seguendo una cura ed alimentazione adeguata? La ringrazio per le tempestive risposte e le porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Non c'è nulla di meno prevedibile del comportamento dei calcoli, ma ci sono comunque dei ragionevoli margini su cui ragionare.
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Utente
Utente
Ok grazie ancora
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Utente
Utente
Salve dott Piana, oggi ho ritirato la TAC addome completo, di seguito quanto scritto nel referto: esame eseguito con tecnica volumetrica, ricostruzioni MPR, senza somministrazione di mdc.Sono apprezzabili multipli flebotici pelvici nei vasi gonadici, per la presenza di varicocele, ch vanno in diagniosi difderenziale con una dormazione litisiaca nel tratto pre-vescicale dell uretere destro , tale reperto, depone in prima l'ipotesi per flebolita, ma data la mancata somministrazione di mdc permane in atto di dubbia interpetrazione. Millimetriche formazioni litisiache nei calici inferiori del rene destro; minima dilatazione ureterale destra.Si consiglia rivalutazione a distanza o integrazione con mdc. Nei limiti volumetricamente fegato,milza,pancreas,reni e surreni.
Colecisti apparerentemente alitisiaca.
Le chiedo in base a quanto descritto, in attesa di parlare con un urologo del mio paes, se sono nelle condizioni di poter ritornare a lavoro e fare tutto con calma, ho risolvere il prima possibile il tutto.
Certo di una sua risposta la ringrazio anticipatamente e le porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Anche considerando l'evoluzione favorevole dei suoi disturbi, vi sono elevate possibilità che questa TAC sia veramente negativa riguardo la presenza di calcoli significativi. Infatti un calcolo situato nell'ultimissimo tratto dell'uretere è difficile che sfugga all'ecografia. Tutto sommato diremmo che l'attesa sia la scelta migliore, ovviamente confortata dal parere del suo urologo curante. Nel frattempo è ovviamente libero di attendere alle sue normali attività.
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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta, cmq a quanto ho capito anche per tutto il resto da quello che si evince nalla TAC non ce nulla di serio ma qualche problemino da risolvere con calma?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'indicazione più semplice è ripetere l'ecografia tra alcune settimane.
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Utente
Utente
Grazie mille
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Utente
Utente
Buon di dottore Piana oggi ho ritirato il referto della TAC con mds sotto quanto scritto:
Non versamento libero in cavita perinoitale, ne formazioni occupanti spazio. Fegato morfo volumetricamente nei limiti con due poccole lesioni d ipodensita cistiche ai bordi lato dx. Nulla da segnalare a carico di milza pancreas e surreni.
Reni in sede e morfo volumetricamente nei limiti con proiettantesi nel gruppo caliceale inferiore nel dx, millimetrica concrezione litisiaca. Pronta e contemporanea impregnazione contrastografica d ambo i reni con sollecita eliminazione di urina iodata che dispiega formazioni calico pieliche di regolare calibro e disposizione, non ostacolato il deflusso di urina iodata lungo gli ureteri fino allo sbocco della vescica. Nell emipelvi si dislocano i due fleboloti gia segnalati nella tac precedente. Vescica e parete distensibili e clivabili.
Prostata nei limiti.
Alla luce di quanto scritto ed in attesa di parlare con il mio curante le chiedo se ho ancora dei calcoli, e se nel referto si evince qualcos'altro di preoccupante.
La ringrazio in anticipo
Distinti saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Come ampiamente prevedibile, la ripetizione della TAC con mezzo di contrasto non ha aggiunto granché di significativo. Si conferma la mimima concrezione nei calici inferiori del rene destro. Può trattarsi di una piccola incrostazione della papilla o un minimo calcolo libero, d'ogni mdo nonn ci pare nulla di significativo o meritevole di provvedimenti, oltre il controllo periodico.
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Utente
Utente
La ringrazio per le sue consulenze e disponibilità
Distinti saluti