Perdite post minzione ed eiaculazione
Salve,
sono un ragazzo di 20 anni. Da 5 anni anni circa soffro di perdite trasparenti e lattiginose dal pene dopo la minzione o l'eiaculazione. Queste perdite sono diventate costanti, e durano per circa 20 minuti. Escono come gocce ogni 4-5 minuti e hanno consistenza abbastanza densa. Nessun medico è riuscito a diagnosticare la natura del problema. Molti medici mi hanno detto si tratta di prostatite, prescrivendomi anche farmaci antibatterici, ma il risultato non è cambiato. Ormai è diventata abitudine per me mettere un foglio di carta igienica subito dopo la minzione, la situazione è diventata davvero snervante. Grazie per le vostre risposte
sono un ragazzo di 20 anni. Da 5 anni anni circa soffro di perdite trasparenti e lattiginose dal pene dopo la minzione o l'eiaculazione. Queste perdite sono diventate costanti, e durano per circa 20 minuti. Escono come gocce ogni 4-5 minuti e hanno consistenza abbastanza densa. Nessun medico è riuscito a diagnosticare la natura del problema. Molti medici mi hanno detto si tratta di prostatite, prescrivendomi anche farmaci antibatterici, ma il risultato non è cambiato. Ormai è diventata abitudine per me mettere un foglio di carta igienica subito dopo la minzione, la situazione è diventata davvero snervante. Grazie per le vostre risposte
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Caro utente,
Sono secrezioni prostatiche e, se molto abbondanti, possono continuare ad essere secrete per un po' come capita a lei.
Sconsiglierei terapie antibiotiche che in assenza di sintomi infettivi, sono superflue.
Agirei eventualmente sull'infiammazione, se presente.
Con il suo specialista di riferimento, può valutare i rischi e i benefici di fare o non fare terapie specifiche. (il mio consiglio è quello di stare alla finestra e vedere come va...)
Cordialità
Sono secrezioni prostatiche e, se molto abbondanti, possono continuare ad essere secrete per un po' come capita a lei.
Sconsiglierei terapie antibiotiche che in assenza di sintomi infettivi, sono superflue.
Agirei eventualmente sull'infiammazione, se presente.
Con il suo specialista di riferimento, può valutare i rischi e i benefici di fare o non fare terapie specifiche. (il mio consiglio è quello di stare alla finestra e vedere come va...)
Cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 07/02/2017.
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