Papilloma virus
Buongiorno,
sono una ragazza di 26 anni con un compagno risultato affetto da papilloma virus del ceppo 18.
Stiamo insieme da un anno e si dall'inizio della relazione (gennaio 2016) lui lamentava problemi durante la minzione e forti dolori al pene, consultò il medico di base che gli prescrisse una cura antibiotica e antidolorifica. Il problema sembrava essere stato risolto per una settimana, si è ripresentato più volte fino a diventare cronico nel giro di un paio di mesi. I dolori durante la minzione erano diventati tali da impedirgli di urinare in piedi ed erano accompagnati da perdite di sangue e inizia ad avere dolori anche durante i rapporti sessuali (con conseguente perdita immediata dell'erezione) e il medico di base sospettò che potessero essere i reni, poi la prostata... insomma venimmo a capo del problema solo a maggio quando decise di andare ad un urologo che, sottoponendolo ad una visita approfondita, gli trovò un'ostruzione del dotto dovuta a tessuto cicatriziale e riscontrò una positività al papilloma. A settembre il mio ragazzo si è operato e da allora non ha avuto più problemi nella minzione nè con l'erezione.
io sono preoccupata per il papilloma perché lui non vuole sottoporti ad un altro test e ormai abbiamo una vita sessuale poco soddisfacente. io ho fatto il Pap test due volte (a maggio e a novembre) e sono risultata negativa ma ho paura di contrarlo da lui quindi non abbiamo più rapporti orali e il mio contatto con il suo membro è sempre poco spontaneo dovendo prendere le dovute precauzioni. Vorrei sapere da lei se, non presentando nessun sintomo (candilomi, qualsisia tipo di fastidio all'apparato genitale, lesioni ecc...), lui possa infettarmi perché il virus è sempre lì dietro l'angolo, se a contatto con lo sperma c'è il rischio di contagio, se è necessario che lui si sottoponga ad altre analisi (dovrei costringerlo io perché lui psicologicamente non se la sente) per sapere se il virus è attivo o no.
io penso di sottopormi al vaccino quanto prima ma vorrei che anche lui facesse la sua parte essendo un ceppo per me potenzialmente pericoloso. Capisco che per un uomo tutto ciò che riguardi l'apparato genitale è fonte di stress ma nostra relazione rischia di essere minata da questa sessualità vissuta a metà, lui sembra accontentarsi ma io vivo nella paura e nel non appagamento.
La ringrazio anticipatamente.
sono una ragazza di 26 anni con un compagno risultato affetto da papilloma virus del ceppo 18.
Stiamo insieme da un anno e si dall'inizio della relazione (gennaio 2016) lui lamentava problemi durante la minzione e forti dolori al pene, consultò il medico di base che gli prescrisse una cura antibiotica e antidolorifica. Il problema sembrava essere stato risolto per una settimana, si è ripresentato più volte fino a diventare cronico nel giro di un paio di mesi. I dolori durante la minzione erano diventati tali da impedirgli di urinare in piedi ed erano accompagnati da perdite di sangue e inizia ad avere dolori anche durante i rapporti sessuali (con conseguente perdita immediata dell'erezione) e il medico di base sospettò che potessero essere i reni, poi la prostata... insomma venimmo a capo del problema solo a maggio quando decise di andare ad un urologo che, sottoponendolo ad una visita approfondita, gli trovò un'ostruzione del dotto dovuta a tessuto cicatriziale e riscontrò una positività al papilloma. A settembre il mio ragazzo si è operato e da allora non ha avuto più problemi nella minzione nè con l'erezione.
io sono preoccupata per il papilloma perché lui non vuole sottoporti ad un altro test e ormai abbiamo una vita sessuale poco soddisfacente. io ho fatto il Pap test due volte (a maggio e a novembre) e sono risultata negativa ma ho paura di contrarlo da lui quindi non abbiamo più rapporti orali e il mio contatto con il suo membro è sempre poco spontaneo dovendo prendere le dovute precauzioni. Vorrei sapere da lei se, non presentando nessun sintomo (candilomi, qualsisia tipo di fastidio all'apparato genitale, lesioni ecc...), lui possa infettarmi perché il virus è sempre lì dietro l'angolo, se a contatto con lo sperma c'è il rischio di contagio, se è necessario che lui si sottoponga ad altre analisi (dovrei costringerlo io perché lui psicologicamente non se la sente) per sapere se il virus è attivo o no.
io penso di sottopormi al vaccino quanto prima ma vorrei che anche lui facesse la sua parte essendo un ceppo per me potenzialmente pericoloso. Capisco che per un uomo tutto ciò che riguardi l'apparato genitale è fonte di stress ma nostra relazione rischia di essere minata da questa sessualità vissuta a metà, lui sembra accontentarsi ma io vivo nella paura e nel non appagamento.
La ringrazio anticipatamente.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Per quanto il HPV possa essere autonomamente neutralizzato dal sistema immunitario, i controlli per il suo partner sono fortemente consigliati per non dire obbligatori, soprattutto nel contesto di una relazione in corso. E' bene che esegua una PCR (polymerase chain reaction) per HPV nello sperma ed eventualmente nel tampone uretrale. Per quanto la riguarda sarà il ginecologo a decidere nel merito (magari una PCR su tampone vaginale e/o del collo dell'utero). Il vaccino nonavalente ora disponibile, ma non gratuitamente negli adulti, è doveroso farlo e rapidamente, considerando che le tre iniezioni richiedono 6 mesi di tempo (la prima, poi a 60 giorni e infine a 180 giorni). Il senso di responsabilità che deve caratterizzare il suo partner deve indurlo a fare queste poche cose, per quanto magari uno spermiogramma sarebbe utile a completamento preliminare del quadro.
[#3]
Utente
Gentile dottore il mio ragazzo provvederà quanto prima a fare un altro test (purtroppo la cosa lo mette molto a disagio e ha il terrore di risultare ancora positivo).
Ha anche contattato le partners passate sia per informarle della presenza del virus sia per cercare di risalire ad una presunta data di contagio, ma non ci sono stati riscontri.
Se il test dovesse essere positivo (e potrebbero vorrerci anni prima di ottenere un test negativo) vorremmo sapere se, quantomeno, i rapporti orali possono essere eseguiti senza usare il preservativo essendo la bocca più "resistente" alle infezioni (a riguardo su internet ci sono opinioni contrastanti, ho cercato su forum, siti specialistici ecc...), per quanto riguarda quelli vaginali ci siamo astenuti per mesi, ora abbiamo ripreso con rapporti protetti ma ovviamente per paura sono molto "meccanici" e questo sta portando dei problemi alla coppia.
Io nel frattempo ho prenotato il vaccino.
Ha anche contattato le partners passate sia per informarle della presenza del virus sia per cercare di risalire ad una presunta data di contagio, ma non ci sono stati riscontri.
Se il test dovesse essere positivo (e potrebbero vorrerci anni prima di ottenere un test negativo) vorremmo sapere se, quantomeno, i rapporti orali possono essere eseguiti senza usare il preservativo essendo la bocca più "resistente" alle infezioni (a riguardo su internet ci sono opinioni contrastanti, ho cercato su forum, siti specialistici ecc...), per quanto riguarda quelli vaginali ci siamo astenuti per mesi, ora abbiamo ripreso con rapporti protetti ma ovviamente per paura sono molto "meccanici" e questo sta portando dei problemi alla coppia.
Io nel frattempo ho prenotato il vaccino.
[#4]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Mi fa piacere saperlo. Non potrà mai risalire ad un rapporto contagiante in quanto HPV può essere acquisito dovunque, anche in servizi igienici non ben puliti oltre che per via sessuale. Non ci vorranno anni per eliminare il virus, sempre che il sistema immunitario funzioni bene e sia stimolato ad contrastare il virus (esiste il vaccino e eventuali terapie di supporto tipo la micro-immuno-terapia)... se il sistema funziona bene bastano e avanzano pochi mesi o anche meno. Il vaccino deve farlo anche il suo partner, fermo restando le valutazioni da fare. E' un falso che per via orale i virus si trasmettano meno: la trasmissione è sempre e solo una questione di carica virale presente e recettività. Infine i rapporti protetti possono anche essere molto fantasiosi... tutto dipende da come si vivono.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 05/02/2017.
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