La cistite è tornata dopo più di 18\72h dal rapporto
Salve,
sono una ragazza di 23 anni e volevo esporre il mio problema; circa una settimana fa mi sono resa conto di aver contratto una cistite, i sintomi erano inconfondibili (dolore durante la minzione, bruciore e crampi nel basso ventre), premetto che ne sono predisposta in quanto mia madre è soggetta spesso a cistiti (2\3 volte l'anno) poiché molto sensibile agli sbalzi di temperatura e al freddo. Tuttavia l'ultima volta che l'ho riscontrata è stata luglio, dopo uno dei rapporti con il mio fidanzato e ne avevo avuta poco prima un'altra (circa un mese prima); ora si è ripresentato il problema e ho assunto monuril (2 bustine) in quanto da antibiogrammi precedenti si è riscontrata la possibilità di assumerlo; questo una settimana fa e il problema sembrava debellato. Tuttavia in seguito ad un rapporto avuto pochi giorni (2 giorni) dopo la cura con il mio fidanzato (ho anche provato ,durante l'atto, un leggero dolore quando si spingeva in profondità) il problema si è ripresentato.
La cistite è tornata dopo più di 18\72h dal rapporto.. quindi mi chiedo, cos'è che potrebbe scaturirmi queste cistiti frequenti?
Ho pensato anche che magari non sia stato saggio avere un rapporto subito dopo la cura in quanto probabilmente l'infezione non era stata ancora debellata del tutto e questo spiegherebbe anche il dolore nell'atto..
Magari non utilizzo un farmaco appropriato? Oppure potrei avere anche io il problema del freddo come mia madre? Nei giorni precedenti alle cistiti indossavo delle gonne e faceva molto freddo, magari potrebbe essere stato quello; anche perché ho rapporti frequenti con il mio ragazzo e non sempre si verificano questo tipo di problemi.
Sono a dir la verità un po' preoccupata. Potete aiutarmi in qualche modo? Secondo voi cosa ho?
Vi ringrazio anticipatamente. Aspetto risposte.
sono una ragazza di 23 anni e volevo esporre il mio problema; circa una settimana fa mi sono resa conto di aver contratto una cistite, i sintomi erano inconfondibili (dolore durante la minzione, bruciore e crampi nel basso ventre), premetto che ne sono predisposta in quanto mia madre è soggetta spesso a cistiti (2\3 volte l'anno) poiché molto sensibile agli sbalzi di temperatura e al freddo. Tuttavia l'ultima volta che l'ho riscontrata è stata luglio, dopo uno dei rapporti con il mio fidanzato e ne avevo avuta poco prima un'altra (circa un mese prima); ora si è ripresentato il problema e ho assunto monuril (2 bustine) in quanto da antibiogrammi precedenti si è riscontrata la possibilità di assumerlo; questo una settimana fa e il problema sembrava debellato. Tuttavia in seguito ad un rapporto avuto pochi giorni (2 giorni) dopo la cura con il mio fidanzato (ho anche provato ,durante l'atto, un leggero dolore quando si spingeva in profondità) il problema si è ripresentato.
La cistite è tornata dopo più di 18\72h dal rapporto.. quindi mi chiedo, cos'è che potrebbe scaturirmi queste cistiti frequenti?
Ho pensato anche che magari non sia stato saggio avere un rapporto subito dopo la cura in quanto probabilmente l'infezione non era stata ancora debellata del tutto e questo spiegherebbe anche il dolore nell'atto..
Magari non utilizzo un farmaco appropriato? Oppure potrei avere anche io il problema del freddo come mia madre? Nei giorni precedenti alle cistiti indossavo delle gonne e faceva molto freddo, magari potrebbe essere stato quello; anche perché ho rapporti frequenti con il mio ragazzo e non sempre si verificano questo tipo di problemi.
Sono a dir la verità un po' preoccupata. Potete aiutarmi in qualche modo? Secondo voi cosa ho?
Vi ringrazio anticipatamente. Aspetto risposte.
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Nella quasi totalità dei casi, i batteri che causano le infezioni delle basse vie urinarie desrivano dall'intestino. In particolare nelle donne sono molto comuni le alterazioni di funzione o che comunque coinvolgono l'equilibrio della flora batterica residente. Il minimo trauma del rapporto sessuale, ma anche altre cause, possono facilitare la migrazione di questi batteri per via diretta od indiretta. Biosogna comunque, come lei stessa dice, essere predisposti a questo tipo di problemi. Quasi sempre è più opportuno concentrare maggiormente le attenzioni sull'intestino che sulle vie urinarie, che altro non sono se non la vittima innocente di squilibri originati altrove. In particolare, è sconsigliabile assumere antibiotici in modo empirico se non in caso di febbre od evidenti complicazioni (es. sanguinamento). Spesso il semplice incremento dell'assunsione di liquidi (2 litri al giorno e più) è in grado di far recedere le manifestazioni più semplici.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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I primi provvedimenti da prendere sono sempre l'incremento dell'introduzione di liquidi e le attenzioni dirette ad una funziene intestinale migliore e più regioare possibile (alimentazione corretta,mfermenti lattici, probiotici, yoghurt e quant'altro). Gli antibiotici dovrebbero essere assunti con molta parsimonia e solo quando strettamente necessario. Ovviamente sarebbe opportuno che tutto avvenga sotto il controllo diretto di un nostro Collega soecialista in urologia che la,possa seguire direttamente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 03/02/2017.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.