Diagnosticato affetto,dopo biopsia alla prostata, da microfocolaio di adenocarcinoma prostatico
ho 68 anni sono sato diagnosticato affetto,dopo biopsia alla prostata, da microfocolaio di adenocarcinoma prostatico acinare di stadio clinico T1c,gleaso 6, psa base 5,5, mi è stato consigliato un intervento di prostatectomia radicale.pochi giorni prima dell'intervento ho avuto una ematuria recidivante, intervento sospeso,e sono stato sottoposto ad una URO Tac la quale, per quanto riguarda il sistema urinario tutto OK,ha avuto un riscontro di un area sospetta in corrispondenza dell'VIII segmento epatico, confermato poi da eco epatica. E' stato richiesto, quindi, una esecuzione di agoaspirato,giustificata come possibile secondarismo per un paziente affetto da K prostata. Che devo ancora eseguire. E' corretta questa procedura,quando mi risulta che il tumore alla prostata non ha conseguenze epatiche? E' corretto,comunque, procedere con l'indagine prima dell'intervento? Quanto mi è stato proposto,cioè l'intervento,è l'unica strada da seguire, visto i valori, o c'è ne sono altre?
grazie per l'attenzione porgo i più cordiali saluti.
grazie per l'attenzione porgo i più cordiali saluti.
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caro utente è giusto prioma di operare verificare la natura di tale lesione anche se la localizzaizone secondaria al fegato con un psa <10 è molto molto rara
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 15/11/2008.
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