Ipertrofia prostatica e incontinenza urinaria
Gentili dottori,scrivo per mio padre anni 69 che soffre da svariati anni di prostatite ed ipertrofia prostatica begnigna,moderata forma di bcpo,ha appena terminato una terapia per l'eradicazione dell'epatite c tramite antivirali di nuova generazione,in cura per doc con escitalopram 15 mg e olanzapina 5 mg
premetto che ho letto gli articoli in rete del dr beretta in merito
attualmente il sintomo piu' invalidanti sono: la necessita' di dover correre piu' spesso in bagno,anche di notte,e sopratutto,da alcuni mesi si sta aggiungendo un nuovo sintomo: ha un'impellenza urgente di correre in bagno e se non ha subito a disposizione la tazza ha perdite incontrollate di urina.
questo sintomo di e' aggiunto negli ultimissimi mesi.
il psa totale misurato alcuni giorni fa e' : 1,91. le analisi delle urine sono tutte normale.
nell'anno 2013 l'urologo visto gli insuccessi delle terapia con urorec e xatral,gli consiglio' di effettuare una biopsia transrettale (perche' avvertiva un nodulo all'er) e gli consiglio caldamente di eseguire intervento di TURP.L'esito della biopsia fu negativo e confermo' la presenza di prostatie cronica
decise di non operarsi,e nel corso di questi anni ha continuato varie terapie sempre con l'urorec e con saba.dal momento che il sintomo dell'incontinenza urinaria sta diventando insopportabile ha prenotato una visita in ospedale per inizio marzo,perche' ha capito che forse e' arrivato il momento di operarsi
l'ecografia addome inferiore di giugno 2016 dice:
AGENESIA RENALE SX
RENE DX IN SEDE: DIMENSIONI NEI LIMITI,PROFILO REGOLARE CONSERVATO IL RAPPORTO CORTICO MIDOLLARE.
FREE STONES(???)
NON ECTASIA DELLE VIE CALICO PIELICHE
VESCICA NORMODISTESA,PARETI NON ISPESSITE NE INFILTRARE,A CARICO DELLA PARETE POSTERO LATERALE SINISTRA SI EVIDENZIA ESTROFLESSIONE PARIETALE DIVERTICOLARE.GROSSOLANA IMPRONTA PROSTATICA
ALITIASICO IL LUME
PROSTATA DI DIMENSIONI AUMENTATE (CIRCA 5,5 X4 CM) con ipertrofia lobo medio agettante nel lume vescicale
MARGINI BOZZUTI.CAPSULA CONSERVATA.ECOSTRUTTURA MARCATAMENTE DISOMOGENEA CON MULTIPLE E GROSSOLANE CALCIFICAZIONI CONTESTUALI.MICRONODULIA CON ASPETTO SIMIL ADENOMATOSICO.
AL CONTROLLO DOPO SVUOTAMENTO VESCVAIEL PRESENTE RESIDUO POST MINZIONALE VALUTABILE IN CIRCA 100 ML
alla luce di quello che ho scritto:
considerato che il psa dall'anno della biopsia ad ora e' sempre oscillato tra 1,50 e questo 1,90,e' necessario ripeterla?(l'ipertrofia del lobo medio fu uno dei motivi che spinse l'urologo a chiedere la biopsia,insieme ad un altro nodulo che avvertiva)
questo nuovo sintomo dell'incontinenza urinaria e questa estroflessione diverticolare possono essere una conseguenza di un'ipertrofia prostatica che purtroppo abbiamo trascurato e che e' arrivata ad un punto di non ritorno?
grazie
premetto che ho letto gli articoli in rete del dr beretta in merito
attualmente il sintomo piu' invalidanti sono: la necessita' di dover correre piu' spesso in bagno,anche di notte,e sopratutto,da alcuni mesi si sta aggiungendo un nuovo sintomo: ha un'impellenza urgente di correre in bagno e se non ha subito a disposizione la tazza ha perdite incontrollate di urina.
questo sintomo di e' aggiunto negli ultimissimi mesi.
il psa totale misurato alcuni giorni fa e' : 1,91. le analisi delle urine sono tutte normale.
nell'anno 2013 l'urologo visto gli insuccessi delle terapia con urorec e xatral,gli consiglio' di effettuare una biopsia transrettale (perche' avvertiva un nodulo all'er) e gli consiglio caldamente di eseguire intervento di TURP.L'esito della biopsia fu negativo e confermo' la presenza di prostatie cronica
decise di non operarsi,e nel corso di questi anni ha continuato varie terapie sempre con l'urorec e con saba.dal momento che il sintomo dell'incontinenza urinaria sta diventando insopportabile ha prenotato una visita in ospedale per inizio marzo,perche' ha capito che forse e' arrivato il momento di operarsi
l'ecografia addome inferiore di giugno 2016 dice:
AGENESIA RENALE SX
RENE DX IN SEDE: DIMENSIONI NEI LIMITI,PROFILO REGOLARE CONSERVATO IL RAPPORTO CORTICO MIDOLLARE.
FREE STONES(???)
NON ECTASIA DELLE VIE CALICO PIELICHE
VESCICA NORMODISTESA,PARETI NON ISPESSITE NE INFILTRARE,A CARICO DELLA PARETE POSTERO LATERALE SINISTRA SI EVIDENZIA ESTROFLESSIONE PARIETALE DIVERTICOLARE.GROSSOLANA IMPRONTA PROSTATICA
ALITIASICO IL LUME
PROSTATA DI DIMENSIONI AUMENTATE (CIRCA 5,5 X4 CM) con ipertrofia lobo medio agettante nel lume vescicale
MARGINI BOZZUTI.CAPSULA CONSERVATA.ECOSTRUTTURA MARCATAMENTE DISOMOGENEA CON MULTIPLE E GROSSOLANE CALCIFICAZIONI CONTESTUALI.MICRONODULIA CON ASPETTO SIMIL ADENOMATOSICO.
AL CONTROLLO DOPO SVUOTAMENTO VESCVAIEL PRESENTE RESIDUO POST MINZIONALE VALUTABILE IN CIRCA 100 ML
alla luce di quello che ho scritto:
considerato che il psa dall'anno della biopsia ad ora e' sempre oscillato tra 1,50 e questo 1,90,e' necessario ripeterla?(l'ipertrofia del lobo medio fu uno dei motivi che spinse l'urologo a chiedere la biopsia,insieme ad un altro nodulo che avvertiva)
questo nuovo sintomo dell'incontinenza urinaria e questa estroflessione diverticolare possono essere una conseguenza di un'ipertrofia prostatica che purtroppo abbiamo trascurato e che e' arrivata ad un punto di non ritorno?
grazie
[#1]
Gentile lettore,
generalmente in questi casi ad una prima biopsia già negativa non è necessario ripetere questa manovra diagnostica leggermente invasiva, visto quello che ci scrive.
Poi possiamo pensare ragionevolmente che "questo nuovo sintomo dell'incontinenza urinaria e questa estroflessione diverticolare possano essere una conseguenza secondaria ad un'ipertrofia prostatica..." e quindi può essere corretto pensare ad una strategia terapeutica di tipo chirurgico.
Un cordiale saluto.
generalmente in questi casi ad una prima biopsia già negativa non è necessario ripetere questa manovra diagnostica leggermente invasiva, visto quello che ci scrive.
Poi possiamo pensare ragionevolmente che "questo nuovo sintomo dell'incontinenza urinaria e questa estroflessione diverticolare possano essere una conseguenza secondaria ad un'ipertrofia prostatica..." e quindi può essere corretto pensare ad una strategia terapeutica di tipo chirurgico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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