Stress vescica
Salve a tutti, ho 45 anni, a causa di un'adenoma che mi causa problemi frequenti di minzione tipici della malattia, ho subito da poco un intervento chirurgico di Tuip (il secondo in 8 mesi).
L'urologo, durante il secondo intervento, ha sondato le pareti della vescica con il cistoscopio diagnosticando un deterioramento della stessa con relativa perdita di elasticità. In sostanza mi ha detto che avrò per sempre il bisogno di urinare spesso e che l'unico modo è quello di "stappare" il più possibile (per usare un suo termine) l'organo per consentirgli di svuotarsi completamente durante la minzione.
Vorrei sapere se c'è possibilità di verificare, con qualche esame, il grado di deterioramento subito dalla vescica e se è possibile riacquistare almeno in parte l'elasticità con qualche terapia e, ammesso che sia possibile, centri medici (possibilmente a roma) dove poter effettuare questi tipi di controlli e terapie.
grazie
L'urologo, durante il secondo intervento, ha sondato le pareti della vescica con il cistoscopio diagnosticando un deterioramento della stessa con relativa perdita di elasticità. In sostanza mi ha detto che avrò per sempre il bisogno di urinare spesso e che l'unico modo è quello di "stappare" il più possibile (per usare un suo termine) l'organo per consentirgli di svuotarsi completamente durante la minzione.
Vorrei sapere se c'è possibilità di verificare, con qualche esame, il grado di deterioramento subito dalla vescica e se è possibile riacquistare almeno in parte l'elasticità con qualche terapia e, ammesso che sia possibile, centri medici (possibilmente a roma) dove poter effettuare questi tipi di controlli e terapie.
grazie
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caro utente, come prima cosa le chiarisco un pò le idee è possibile che lei a causa dell 'ostruzione provocata dalla prostata, la sua vescica abbia preso il cosidetto aspetto da sforzo, cioè che le pareti sono diventate più spesse.
un corretto iter diagnostico prevede sia un ecografia vescicale con misurazione dello spessore parietale ed eventualemnte per verificare come la vescica si contrare un esame urodinamico.
In oltre come terapia nel suo caso, se è già presente una sintomatologia d sforzo, è consigliata la resezione endoscopica di tutto l'adenoma della prostata e non solo l'apertura del collo vescicale
un corretto iter diagnostico prevede sia un ecografia vescicale con misurazione dello spessore parietale ed eventualemnte per verificare come la vescica si contrare un esame urodinamico.
In oltre come terapia nel suo caso, se è già presente una sintomatologia d sforzo, è consigliata la resezione endoscopica di tutto l'adenoma della prostata e non solo l'apertura del collo vescicale
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Caro Utente
faccia un esame urodinamico per valutare il grado di ostruzione (di difficoltà alla minzione) ela compliance (capacità ed elasticità) della vescica. Solo successivamente sarà possibile valutare se necessario terapia medica o terapia chirurgica (TURP o vaporesezione)più adatte. Cordiali saluti
faccia un esame urodinamico per valutare il grado di ostruzione (di difficoltà alla minzione) ela compliance (capacità ed elasticità) della vescica. Solo successivamente sarà possibile valutare se necessario terapia medica o terapia chirurgica (TURP o vaporesezione)più adatte. Cordiali saluti
Dr Alessandro Picinotti www.urologialaser.it
[#3]
Utente
Gentile Dr.Quarto e Gentile Dr. Picinotti
Poco più di un anno fa, quando per la prima volta sono andato dall'urologo, mi ha prescritto subito un'ecografia renale, vescicale e prostatica TR.
Riporto testualmente il referto diagnostico sulla vescica: "La vescica è mediana e simmetrica, le pareti sono di normale spessore, con profilo regolare. Non si apprezzano formazioni parietali o intraluminali. Discreto il residuo postminzionale quantificabile in 40cc".
Da allora, a parte i controlli uroflussometrici, l'urologo da cui sono in cura (e che mi ha operato) non mi ha prescritto altri esami specifici optando, dopo alcuni mesi di trattamento con Omnic (senza risultati), per la Tuip.
Nel momento in cui sto scrivendo è passata una settimana dal secondo intervento e in questi giorni sto misurando le minzioni (con l'ausilio di un pappagallo) per misurare la quantita di urina espulsa. A vescica piena (o fino a quando non arrivo al limite di sopportazione minzionale) espello tra i 220cc e i 260cc con un flusso
che mi sembra comunque un pò debole. Quindi a naso mi pare che anche questa volta la Tuip (anche se forse è ancora presto per giudicare) non abbia avuto gli effetti sperati.
La mia domanda è: ammesso che l'ecografia vescicale sia stata effettuata correttamente e l'urologo che mi ha operato 2 volte abbia ragione (sull'analisi effettuata con il cistoscopio durante il secondo intervento di Tuip), com'è possibile a distanza di poco più di un anno avere una vescica "malridotta" per usare il termine del 'urologo che mi ha operato?
In ogni caso seguirò i vostri consigli effettuando gli esami da voi indicati nei precedenti post.
Cordiali Saluti
p.s.
In cosa consistono gli esami "Urodinamico" e "Compilance"? A quali strutture posso rivolgermi per effettuare tali controlli?
Poco più di un anno fa, quando per la prima volta sono andato dall'urologo, mi ha prescritto subito un'ecografia renale, vescicale e prostatica TR.
Riporto testualmente il referto diagnostico sulla vescica: "La vescica è mediana e simmetrica, le pareti sono di normale spessore, con profilo regolare. Non si apprezzano formazioni parietali o intraluminali. Discreto il residuo postminzionale quantificabile in 40cc".
Da allora, a parte i controlli uroflussometrici, l'urologo da cui sono in cura (e che mi ha operato) non mi ha prescritto altri esami specifici optando, dopo alcuni mesi di trattamento con Omnic (senza risultati), per la Tuip.
Nel momento in cui sto scrivendo è passata una settimana dal secondo intervento e in questi giorni sto misurando le minzioni (con l'ausilio di un pappagallo) per misurare la quantita di urina espulsa. A vescica piena (o fino a quando non arrivo al limite di sopportazione minzionale) espello tra i 220cc e i 260cc con un flusso
che mi sembra comunque un pò debole. Quindi a naso mi pare che anche questa volta la Tuip (anche se forse è ancora presto per giudicare) non abbia avuto gli effetti sperati.
La mia domanda è: ammesso che l'ecografia vescicale sia stata effettuata correttamente e l'urologo che mi ha operato 2 volte abbia ragione (sull'analisi effettuata con il cistoscopio durante il secondo intervento di Tuip), com'è possibile a distanza di poco più di un anno avere una vescica "malridotta" per usare il termine del 'urologo che mi ha operato?
In ogni caso seguirò i vostri consigli effettuando gli esami da voi indicati nei precedenti post.
Cordiali Saluti
p.s.
In cosa consistono gli esami "Urodinamico" e "Compilance"? A quali strutture posso rivolgermi per effettuare tali controlli?
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Caro Utente l'esame urodinamico è un esame invasivo fatto mettendo un piccolo catetere a cui è connesso un sistema che introduce liquidi in vescica e uno che ne misura riempimento e pressione, serve a studiare la compliance della vescica ed il grado di ostruzione, quindi è in grado di darci informazioni importanti sui vantaggi che può o meno trarre da intervento endoscopico disostruttivo. L'esame urodinamico viene fatto in qualsiasi unità urologica. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.9k visite dal 14/11/2008.
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