Prostatite cronica causata da catetere e possibilità problemi erezione
Salve, avrei qualche domanda, spero qualche specialista saprà darmi delle risposte.
5 anni fa mi sono sottoposto ad una polipectomia rettale con anestesia spinale. L'anestesia mi ha però bloccato la vescica e hanno dovuto mettermi un catetere (senza anestesia), un'esperienza veramente atroce.
Circa un anno fa (ad ottobre) ho cominciato ad avere sintomi urologici (bisogno frequente di andare in bagno, principalmente) e dopo circa due mesi ho osservato un peggioramento dell'erezione (diciamo un calo del 15% circa). Mi sono fatto visitare dall'urologo (che ha provato a risolvere solo con Serenoa Repens ed un leggerissimo antinfiammatorio per via orale). Inutile dire che la terapia non ha avuto effetto e mesi dopo, quando i sintomi si sono fatti davvero pesanti (con importante riduzione del flusso urinario) mi sono fatto visitare da un secondo specialista che mi ha diagnosticato una prostatite.
Dopo diversi cicli di Diclofenac in supposte e anche un ciclo di Chinolonici (Agilev) per "sicurezza" i sintomi si sono parecchio alleggeriti... ma evito di prendere altro Diclofenac perché sono sotto ace-inibitori e i due farmaci potrebbero darmi problemi ai reni. Le analisi delle urine sono normali, le ho fatte prima e dopo esplorazione rettale. Mi sono anche sottoposto ad ecografia di reni, vescica e prostata e il medico (che mi ha fatto un'ottima impressione) mi ha detto con una certa sicurezza che la prostata ha due minuscole calcificazioni derivanti da un episodio infiammatori risalente a 4-5 anni fa. L'ha detto in maniera precisa, senza che gli avessi detto dell'intervento...
A questo punto mi chiedo: è stato il catetere a causare la prostatite (che per 4 anni è rimasta "silente" e quindi non curata? Perché in famiglia non mi pare ci sia mai stato un caso di problematiche urologiche prima...
Il leggero "deficit" che avverto da un anno a questa parte si risolverà mai? L'urologo ha detto che la prostata incide in maniera limitatissima sull'erezione... ma allora perché in ogni articolo leggo che la prostatite può causare deficit erettivi?
Assumo zinco e a volte Quercetina ma non so cos'aspettarmi a lungo termine... non nego di essere abbastanza in pensiero per questa situazione, perché ormai è un anno che me la porto dietro. Vi ringrazio anticipatamente.
5 anni fa mi sono sottoposto ad una polipectomia rettale con anestesia spinale. L'anestesia mi ha però bloccato la vescica e hanno dovuto mettermi un catetere (senza anestesia), un'esperienza veramente atroce.
Circa un anno fa (ad ottobre) ho cominciato ad avere sintomi urologici (bisogno frequente di andare in bagno, principalmente) e dopo circa due mesi ho osservato un peggioramento dell'erezione (diciamo un calo del 15% circa). Mi sono fatto visitare dall'urologo (che ha provato a risolvere solo con Serenoa Repens ed un leggerissimo antinfiammatorio per via orale). Inutile dire che la terapia non ha avuto effetto e mesi dopo, quando i sintomi si sono fatti davvero pesanti (con importante riduzione del flusso urinario) mi sono fatto visitare da un secondo specialista che mi ha diagnosticato una prostatite.
Dopo diversi cicli di Diclofenac in supposte e anche un ciclo di Chinolonici (Agilev) per "sicurezza" i sintomi si sono parecchio alleggeriti... ma evito di prendere altro Diclofenac perché sono sotto ace-inibitori e i due farmaci potrebbero darmi problemi ai reni. Le analisi delle urine sono normali, le ho fatte prima e dopo esplorazione rettale. Mi sono anche sottoposto ad ecografia di reni, vescica e prostata e il medico (che mi ha fatto un'ottima impressione) mi ha detto con una certa sicurezza che la prostata ha due minuscole calcificazioni derivanti da un episodio infiammatori risalente a 4-5 anni fa. L'ha detto in maniera precisa, senza che gli avessi detto dell'intervento...
A questo punto mi chiedo: è stato il catetere a causare la prostatite (che per 4 anni è rimasta "silente" e quindi non curata? Perché in famiglia non mi pare ci sia mai stato un caso di problematiche urologiche prima...
Il leggero "deficit" che avverto da un anno a questa parte si risolverà mai? L'urologo ha detto che la prostata incide in maniera limitatissima sull'erezione... ma allora perché in ogni articolo leggo che la prostatite può causare deficit erettivi?
Assumo zinco e a volte Quercetina ma non so cos'aspettarmi a lungo termine... non nego di essere abbastanza in pensiero per questa situazione, perché ormai è un anno che me la porto dietro. Vi ringrazio anticipatamente.
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Caro Utente,da quanto tempo non esegue una spermiocoltura ed un'urinocoltura con antibiogramma?Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Salve dottore... l'urinocoltura l'ho fatta pochi mesi fa.
In pratica ho fatto analisi delle urine con urinocoltura sia prima che dopo la visita dall'urologo, perché lui stesso mi ha detto di ripetere il tutto dopo aver premuto sulla ghiandola, sostenendo che in quel modo ci sarebbero state tracce di liquido prostatico nelle urine nelle 24 ore seguenti.
Ovviamente ho seguito le sue istruzioni ma le analisi erano normali. Non mi è stato detto di fare altri esami a parte la eco di reni/vescica/prostata.
Ho dimenticato di aggiungere che non ho mai avuto dolori di alcun tipo... e infatti quando leggo dei sintomi "generici" non mi ci riconosco più di tanto.
Il secondo specialista comunque riscontrò una "marcata prostatite", la ghiandola era gonfia e dolente. Al secondo controllo (dopo un ciclo di 20 giorni di Diclofenac in supposte) la situazione era migliorata. Al terzo controllo alla palpazione non c'era dolore, solo fastidio.
In pratica ho fatto analisi delle urine con urinocoltura sia prima che dopo la visita dall'urologo, perché lui stesso mi ha detto di ripetere il tutto dopo aver premuto sulla ghiandola, sostenendo che in quel modo ci sarebbero state tracce di liquido prostatico nelle urine nelle 24 ore seguenti.
Ovviamente ho seguito le sue istruzioni ma le analisi erano normali. Non mi è stato detto di fare altri esami a parte la eco di reni/vescica/prostata.
Ho dimenticato di aggiungere che non ho mai avuto dolori di alcun tipo... e infatti quando leggo dei sintomi "generici" non mi ci riconosco più di tanto.
Il secondo specialista comunque riscontrò una "marcata prostatite", la ghiandola era gonfia e dolente. Al secondo controllo (dopo un ciclo di 20 giorni di Diclofenac in supposte) la situazione era migliorata. Al terzo controllo alla palpazione non c'era dolore, solo fastidio.
[#5]
Caro lettore,
anche una semplice cateterizzazione potrebbe essere causa di una infezione-infiammazione prostatica
Una prostatite determina quasi sempre una serie di conseguenze sulla funzione erettile e sul desiderio, magari transitorie.
Le consigòlierei di consultare un andrologo anche per sostanziare l'utilizzo del cialis.
cari saluti
anche una semplice cateterizzazione potrebbe essere causa di una infezione-infiammazione prostatica
Una prostatite determina quasi sempre una serie di conseguenze sulla funzione erettile e sul desiderio, magari transitorie.
Le consigòlierei di consultare un andrologo anche per sostanziare l'utilizzo del cialis.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Utente
Vi ringrazio entrambi per le risposte.
Fortunatamente non ho problemi ad avere un'erezione... è solo che la "qualità" mi sembra leggermente calata.
Dottor Izzo... in realtà continuo ad avere (oltre appunto a questo leggero calo delle erezioni) alcuni dei sintomi...
Dottor Pozza: consiglierebbe un farmaco del genere anche in questo caso? Ma per un breve periodo o da usare sempre?
Come spesso accade, le informazioni online sono spesso contraddittorie. C'è chi dice che dalla prostatite cronica si può guarire, chi dice che ci sono sempre delle recidive, chi dice che in pratica non si guarisce affatto. Ormai è più di un anno che sintomi più o meno pesanti mi fanno diventare matto...
Fortunatamente non ho problemi ad avere un'erezione... è solo che la "qualità" mi sembra leggermente calata.
Dottor Izzo... in realtà continuo ad avere (oltre appunto a questo leggero calo delle erezioni) alcuni dei sintomi...
Dottor Pozza: consiglierebbe un farmaco del genere anche in questo caso? Ma per un breve periodo o da usare sempre?
Come spesso accade, le informazioni online sono spesso contraddittorie. C'è chi dice che dalla prostatite cronica si può guarire, chi dice che ci sono sempre delle recidive, chi dice che in pratica non si guarisce affatto. Ormai è più di un anno che sintomi più o meno pesanti mi fanno diventare matto...
[#8]
Utente
Beh, non è che non ci sia stato...
Il primo pensava di curarmi con Serenoa Repens ed un blandissimo antinfiammatori per uso orale. Inutile dire che ha solo peggiorato la situazione, purtroppo. Magari mi avessero prescritto subito Diclofenac in supposte, magari ora sarei in condizioni migliori.
C'è altro da fare oltre a prendere antinfiammatori?
Perché il mio problema è che dovrei sospendere il Lisinopril per prenderli... non voglio rischiare anche la salute dei reni.
Il primo pensava di curarmi con Serenoa Repens ed un blandissimo antinfiammatori per uso orale. Inutile dire che ha solo peggiorato la situazione, purtroppo. Magari mi avessero prescritto subito Diclofenac in supposte, magari ora sarei in condizioni migliori.
C'è altro da fare oltre a prendere antinfiammatori?
Perché il mio problema è che dovrei sospendere il Lisinopril per prenderli... non voglio rischiare anche la salute dei reni.
[#10]
Utente
No, l'urologo (il secondo che mi ha visitato) mi ha prescritto cicli di Diclofenac in supposte... cicli di 20 giorni.
Però prendo il Lisinopril e sul foglio illustrativo leggo che l'interazione col Diclofenac è rischiosa per i reni.
E' pur vero che in supposte non andrà "in circolo" più di tanto ma crede che sia una cosa sicura?
Però prendo il Lisinopril e sul foglio illustrativo leggo che l'interazione col Diclofenac è rischiosa per i reni.
E' pur vero che in supposte non andrà "in circolo" più di tanto ma crede che sia una cosa sicura?
[#11]
Utente
Finalmente ho avuto tempo di portare al PC il referto della eco.
"Reni regolari per sede, morfo-volumetria e caratteri strutturali. Assenza di stasi urinaria. Stone free.
Vescica indenne da alterazioni.
Prostata in sede, morfologicamente regolare, di dimensioni e volume nei limiti per l'età, ad ecostruttura parenchimale disomogenea per presenza di aree ipoecogene centrali e due minute inclusioni calcifiche, per complessivi cm 1.16 x 0,59.
Biometria: cm 3,82 x 3,68 x 2,07
Volume: 15.2 cm cubi.
Vescicole seminali regolari.
Ded: Quadro ecografico compatibile con Prostatite cronica con micro-esiti calcifici".
"Reni regolari per sede, morfo-volumetria e caratteri strutturali. Assenza di stasi urinaria. Stone free.
Vescica indenne da alterazioni.
Prostata in sede, morfologicamente regolare, di dimensioni e volume nei limiti per l'età, ad ecostruttura parenchimale disomogenea per presenza di aree ipoecogene centrali e due minute inclusioni calcifiche, per complessivi cm 1.16 x 0,59.
Biometria: cm 3,82 x 3,68 x 2,07
Volume: 15.2 cm cubi.
Vescicole seminali regolari.
Ded: Quadro ecografico compatibile con Prostatite cronica con micro-esiti calcifici".
[#13]
Utente
Sìsì, in effetti gliel'avevo detto prima della eco che ero lì per quello e su consiglio dell'urologo.
La questione è: si guarisce? Cosa devo fare oltre a devastarmi di antinfiammatori? Già prendo integratori di zinco, quercetina, bromelina ma senza risultati. Anzi, sembra che i sintomi stiano peggiorando di nuovo...
La questione è: si guarisce? Cosa devo fare oltre a devastarmi di antinfiammatori? Già prendo integratori di zinco, quercetina, bromelina ma senza risultati. Anzi, sembra che i sintomi stiano peggiorando di nuovo...
[#14]
Utente
Gli alfalitici sono indicati per ridurre il gocciolamento post-minzionale? Mi sembra strano che l'urologo non me li abbia prescritti.
Un altro urologo mi ha messo la pulce nell'orecchio dicendomi che a giudicare dai sintomi bisognerebbe fare una eco trans-anale ed una uroflussometria, perché se l'erezione ne ha risentito è possibile ci sia stato un coinvolgimento del nervo pudendo.
Io comunque non ho mai avuto nessun tipo di dolore, lo ripeto.
Un altro urologo mi ha messo la pulce nell'orecchio dicendomi che a giudicare dai sintomi bisognerebbe fare una eco trans-anale ed una uroflussometria, perché se l'erezione ne ha risentito è possibile ci sia stato un coinvolgimento del nervo pudendo.
Io comunque non ho mai avuto nessun tipo di dolore, lo ripeto.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 4.7k visite dal 18/01/2017.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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