Bruciore minzionale e getto ipovalido

Salve,
Avevo già inserito una richiesta a riguardo forse un annetto fa, complice la mia avversione alla tecnologia forse ho difficoltà a scrivere nel precedente, quindi scusatemi se lo inserisco in un nuovo consulto.
Faccio un rapido sunto:
da quelli che credo essere ormai almeno 5 anni ho dei bruciori all'asta del pene. E' iniziato con quello che io credevo essere stato un "trauma", ovvero un giorno, a un'oretta di distanza da un rapporto svoltosi normalmente, avevo il pene nuovamente in erezione all'interno di pantaloni stretti e "contraendolo", premendo sui jeans, ho sentito una fitta alla base del pene.
Il dolore si è mantenuto un po', fino a sera, principalmente quando il pene tornava in erezione. Non gli diedi peso, anche perchè il dolore anche nei mesi a venire c'era solo quando il pene era in erezione e per pochi secondi, senza poi darmi fastidio.
Per una serie di motivi ho erroneamente ignorato il problema negli anni, anni in cui il problema sembrava gradualmente progredire.
Senza elencarvi una serie di controlli ripetuti negli anni senza mai arrivare a capo della situazione, vi comunico i dati più recenti sottomano, ora che ho deciso di riaffrontare la situazione una volta per tutte:

-Esame delle urine nella norma svolto circa 3 settimane fa.
-Coltura urinaria: Rilevati 3 agenti (Enterococcus faecalis, Streptococcus mitis, Haemophils parainfluenzae) trattati con circa una settimana di Levofloxacin ed Amoxicillina, coerentemente con quanto espresso dall'antibiogramma.
-3 tamponi uretrali, tutti negativi, per (mi sembra di ricordare, non trovo il foglio attualmente) Clamydia, Ureaplasmi e Micoplasmi.
-Valutazione manuale della prostata nella norma.
-Ecografia addominale (senza vescica dilatata) nella norma.
-Ho terminato giusto ieri una terapia per la clamidia con zitromax, che il mio urologo mi ha consigliato di tentare, tante volte il tampone fosse stato un falso negativo.
-Pelvilen: 2/die da 1 giorno.

Preciso che l'infezione uretrale dei tre patogeni credo sia recente: avevo già eseguito un altro paio di colture ad esito negativo, ma non ho certezze a riguardo. Tempo fa, inoltre, a circa due annetti dal presentarsi del problema svolsi un'ecografia peniena per escludere calcificazioni.
I sintomi che ho, ad ora, sono fondamentalmente getto leggermente ipovalido (che mi sembra peggiorare quando la vescica è particolarmente piena), bruciore minzionale e dei brevi dolori in zona inguinale quando sto finendo la minzione.
Il dolore ora si presenta, se stimolata la zona con la palpazione, anche a pene flaccido, ed è fondamentalmente un bruciore abbastanza localizzato.

Volevo chiedervi, in questa sede, consigli per ulteriori esami diagnostici, poichè il mio urologo, anche se ha tutta la mia fiducia, mi sembra brancolare un po' nel buio ad oggi. Volevo inoltre chiedervi se vi sembra sia realistica l'autoformulata ipotesi di una sorta di "strizzamento" dell'uretra a causa di quel vecchio piccolo trauma.

Vi ringrazio per l'attenzione.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Considerata la sua storia ed il tipo di batteri atipici riscontrati, abbiamo il fondato dubbio che l'ultima urocoltura sia stata falsamente positiva per contaminazione. Noi non siamo in linea di massima favorevoli alle terapie antibiotiche empiriche "tanto per" e sarebbe stato forse il caso di ripetere l'esame ovvero considerare la presenza di globuli bianchi nel sedimento dell'esame delle urine. D'ogni modo, oggi ci troviamo in un momento successivo e queste considerazioni hanno scarso valore. Il suo sospetto di un problema all'uretra (es. stènosi o restringimenti) è in effetti consistente e dovrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti. In particolare si pitrebbe valutare per via radiologica (uretro-cistografia retrograda e minzionale) oppure endoscopica (uretro-cistoscopia). Lei non ci riferisce se tali indagini siano già state eseguite in passato, in caso contrario l'indicazione è evidente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Vi ringrazio per la celere risposta.
Vi rubo qualche minuto per qualche domanda, dal momento che la cosa mi spaventa un pochino.
E' possibile che io abbia riportato danni, negli anni di trascuratezza, di cui dovrei accertarmi urgentemente nel caso? Di recente, in effetti, noto una certa tensione inguinale e qualche doloretto. Temo per la mia vescica.
Quali sono i trattamenti od i rischi a lungo termine associati ad eventuali riparazioni chirurgiche?
Mi rendo conto di starmi fasciando la testa prima ancora di essermela rotta, ma sono un tipo un po' paranoico.

Ancora grazie.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ecco infatti, non si bendi la testa ... e si rivolga allo specialista per un parere e gli eventuali accertamenti necessari.