Anuria
Gentili Dottori, sabato sera, circa 40 ore fa, ho iniziato a urinare più frequentemente del solito, accorgendomi che la vescica non si svuotava del tutto. Avendo avuto in passato episodi del genere e diagnosticati come prostatiti, sono affetto da ipertrofia prostatica benigna, iniziai una terapia antibiotica, con Bactrim. Durante la notte tra sabato e domenica la temperatura corporea salì oltre i 38 gradi e le minzioni si fecero sempre più brevi; tuttavia raccolsi circa 750 ml. Va detto che non avevo né fame né sente, sicché in 24 ore assunsi solo 200 ml d'acqua. Nel pomeriggio della domenica, mi accorsi che, pur avendo stimoli ad urinare, ogni volta uscivano solo poche gocce di urina. Mi recai quindi al pronto soccorso dove mi impiantarono -a fatica- un catetere vescicale dal quale uscì una minima quantità di urina rosata e mi somministrarono una flebo con Novalgina e Rilaten, raccomandandomi di bere. La febbre è scomparsa ma, fino a questo istante, le cose non sono cambiate. Praticamente non urino più. E, cosa ancora più deprimente, quelle poche gocce presentano tracce di sangue, forse riconducibili al catetere.Stamattina sono tornato al Pronto soccorso, dove non sembrano preoccupati per questa anuria ma mi hanno consigliato di fare analisi del sangue con emocromo, funzione renale e PCR. Non so più cosa pensare. Che mi sta succedendo?
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Dr. Pierluigi Izzo
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