Infezione o altro? Sintomi che persistono
Salve,
4 mesi fa ho accusato da un giorno all'altro dolore uretrale, arrossamento del glande e prepuzio, disuria e bruciore minzionale senza perdite (a volte anche sensazione di pesantezza testicolo sinistro)
In ordine ho fatto:
bactrim 1 settimana
desamix + bassado per 20 giorni
tampone e riscontro di enterococco fecalis e proteus mirabilis curato con ampicillina sulbactam
il successivo tampone uretrale, balanoprepuziale, esame colturale urine tutti negativi.
Urologo e venerologo mi ha detto che non ho più infezioni (l'urologo aveva diagnosticato una prostatite) però i disturbi continuano ad esserci in particolare rossore (con anche strane pieghe nella zona del meato uretrale) bruciore minzionale, e sensazioni di pesantezza nella zona della prostata (credo, perchè il dolore non è un dolore localizzato ma più in generale).
Sintomi che aumentano dopo l'eiaculazione.
Ecografia addome completo a posto.
L' Urologo attraverso l'uroflussometria (leggermente sotto ai valori di riferimento e tempo di svuotamento lungo) ha dedotto che secondo lui non ho una stenosi uretrale ma il problema è una muscolatura rigida del collo vescicale e mi ha prescritto silodix e poi ripetere uroflussometria.
Silodix dopo 15 giorni non mi ha dato però nessun sollievo dai sintomi riportati che avverto ancora (ma solo gli effetti collaterali).
Settimana prossima ripeterò l'uroflussometria e visiterò l'urologo ma il getto a me non sembra cambiato rispetto all'altra volta.
Il dermatologo-venerologo mi ha affidato all'urologo e mi ha dato abilast biogel per il rossore.
Ora, volevo chiedere:
1) è possibile che i sintomi rimangano se l'infezione è stata curata?
2) una prostatite può causare rossore esterno?
3) se la diagnosi dell'urologo fosse giusta (muscolatura collo vescicale rigida) non dovrebbero attenuarsi i sintomi?
4) ce qualche ulteriore esame che sia sensato fare per diagnosticare eventuale prostatite batterica, avendo già fatto tamponi e urine?
Onestamente io non so più che fare per far si che questo dolore passi.
Ho paura che ormai tutto non possa tornare a come era prima.
Grazie per l'attenzione.
4 mesi fa ho accusato da un giorno all'altro dolore uretrale, arrossamento del glande e prepuzio, disuria e bruciore minzionale senza perdite (a volte anche sensazione di pesantezza testicolo sinistro)
In ordine ho fatto:
bactrim 1 settimana
desamix + bassado per 20 giorni
tampone e riscontro di enterococco fecalis e proteus mirabilis curato con ampicillina sulbactam
il successivo tampone uretrale, balanoprepuziale, esame colturale urine tutti negativi.
Urologo e venerologo mi ha detto che non ho più infezioni (l'urologo aveva diagnosticato una prostatite) però i disturbi continuano ad esserci in particolare rossore (con anche strane pieghe nella zona del meato uretrale) bruciore minzionale, e sensazioni di pesantezza nella zona della prostata (credo, perchè il dolore non è un dolore localizzato ma più in generale).
Sintomi che aumentano dopo l'eiaculazione.
Ecografia addome completo a posto.
L' Urologo attraverso l'uroflussometria (leggermente sotto ai valori di riferimento e tempo di svuotamento lungo) ha dedotto che secondo lui non ho una stenosi uretrale ma il problema è una muscolatura rigida del collo vescicale e mi ha prescritto silodix e poi ripetere uroflussometria.
Silodix dopo 15 giorni non mi ha dato però nessun sollievo dai sintomi riportati che avverto ancora (ma solo gli effetti collaterali).
Settimana prossima ripeterò l'uroflussometria e visiterò l'urologo ma il getto a me non sembra cambiato rispetto all'altra volta.
Il dermatologo-venerologo mi ha affidato all'urologo e mi ha dato abilast biogel per il rossore.
Ora, volevo chiedere:
1) è possibile che i sintomi rimangano se l'infezione è stata curata?
2) una prostatite può causare rossore esterno?
3) se la diagnosi dell'urologo fosse giusta (muscolatura collo vescicale rigida) non dovrebbero attenuarsi i sintomi?
4) ce qualche ulteriore esame che sia sensato fare per diagnosticare eventuale prostatite batterica, avendo già fatto tamponi e urine?
Onestamente io non so più che fare per far si che questo dolore passi.
Ho paura che ormai tutto non possa tornare a come era prima.
Grazie per l'attenzione.
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Il quadro sintomatologico che ha descritto è riferibile ad una congestione infiammatoria pelvico-prostatica che può essere associata o non associata a presenza batterica. Un trattamento antibiotico può (non sempre) eliminare i batteri, ma non può risolvere lo stato congestizio-infiammatorio che spesso ha ragioni diverse dalle infezioni batteriche che su tale stato trovano buona condizione per svilupparsi.
La presenza batterica nella prostata si individua con la coltura del secreto prostatico estratto con massaggio transrettale; operazione che deve effettuare o l'urologo o l'andrologo.
Una congestione infiammatoria consistente prostatica può dare luogo alla modesta riduzione del flusso urinario e alla sensazione di peso testicolare.
L'arrossamento del glande e del prepuzio sono fattori concorrenti, ma dettati dalla condizione dei rapporti tra glande e prepuzio e vanno valutati dall'andrologo o dall'urologo, eventualmente in vista di una circoncisione.
Tutto tornerà a posto e non farà danni se si agirà in modo completo sui diversi fronti in gioco, dopo averli adeguatamente individuati.
La presenza batterica nella prostata si individua con la coltura del secreto prostatico estratto con massaggio transrettale; operazione che deve effettuare o l'urologo o l'andrologo.
Una congestione infiammatoria consistente prostatica può dare luogo alla modesta riduzione del flusso urinario e alla sensazione di peso testicolare.
L'arrossamento del glande e del prepuzio sono fattori concorrenti, ma dettati dalla condizione dei rapporti tra glande e prepuzio e vanno valutati dall'andrologo o dall'urologo, eventualmente in vista di una circoncisione.
Tutto tornerà a posto e non farà danni se si agirà in modo completo sui diversi fronti in gioco, dopo averli adeguatamente individuati.
[#5]
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
L'attività sessuale può rimanere, senza esagerare, in quanto il mantenimento in funzione evita peggioramenti da disattività e da ristagni. Ovviamente la pulizia con sola acqua corrente deve sempre essere garantita. Ciò non deve far portare in avanti la necessaria valutazione delle ragioni dei suoi problemi e del relativo trattamento utile.
[#6]
Utente
Aggiorno.
La visita dall'urologo non ha portato nessun risultato.
Mi ha detto che non ho infezioni non ho restringimenti particolarmente gravi di nessun tipo e neanche lui sapeva cosa fare. Da una settimana ho dolore nella parte dietro dei testicoli e facendo la palpazione l' urologo mi ha detto che sono perfetti, sebbene toccandomi in un certo punto mi facesse male, e ha detto che alla mia eta è normale avere dolore ogni tanto. Il problema è che il dolore persiste e sento anche un senso di formicolio nella zona, che va e viene. L'urologo mi ha detto di aspettare un mese e se non passa fare un uretrocistografia.
Ora io non so più che fare e vorrei dei consigli perchè non riesco ad aspettare un altro mese senza fare niente tenendomi il dolore.
Grazie
La visita dall'urologo non ha portato nessun risultato.
Mi ha detto che non ho infezioni non ho restringimenti particolarmente gravi di nessun tipo e neanche lui sapeva cosa fare. Da una settimana ho dolore nella parte dietro dei testicoli e facendo la palpazione l' urologo mi ha detto che sono perfetti, sebbene toccandomi in un certo punto mi facesse male, e ha detto che alla mia eta è normale avere dolore ogni tanto. Il problema è che il dolore persiste e sento anche un senso di formicolio nella zona, che va e viene. L'urologo mi ha detto di aspettare un mese e se non passa fare un uretrocistografia.
Ora io non so più che fare e vorrei dei consigli perchè non riesco ad aspettare un altro mese senza fare niente tenendomi il dolore.
Grazie
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Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Mi spiace, ma è possibile una minimizzazione del quadro complessivo tento è che non le ha prescritto quanto servirebbe per definire il problema (al minimo l'ecografia con fase doppler pelvico-prostatica e scroto-testicolare, spermiogramma, coltura del secreto prostatico) rinviando il tutto ad una uretrocistografia che è esame impegnativo da eseguire solo in seconda istanza. Meglio sentire un andrologo che cerchi di darle delle risposte basate sulle valutazioni da svolgere e che ancora non sono state svolte.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 14/12/2016.
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Approfondimento su Prostatite
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