t.u.r.p. e tumore alla prostata

Scusate la domanda probabilmente stupida:

Chi si sottopone a t.u.r.p. per risolvere problematiche di ostruzione o di infezioni recidive è comunque soggetto agli stessi rischi di tumore alla prostata di qualsiasi altra persona con la prostata intatta?

Grazie
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Con l'intervento di TURP viene rimossa la parte interna (periuretrale ) della prostata, pertanto rimane invariata la possibilità di sviluppare un carcinoma della prostata visto che esso si sviluppa prevalentemente nella sua parte periferica che con l'intervento non viene rimossa . Lo stesso rischio permane a chi viene operato di adenomectomia chirurgica. Pertanto chi si opera di turp deve continuare ad eseguire delle valutazioni preventive se indicate . Cordiali saluti.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
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Approfitto della sua cortese ed esauriente risposta per farle ancora una domanda:

Ho 48 anni. Avendo comunque già eiaculazione retrograda, dovrò probabilmente sottopormi ad un intervento di turp per cercare di risolvere un quadro clinico abbastanza complesso di infezioni recidivanti e residuo post minzione cronico. L'urologo mi ha detto che nel mio caso è preferibile non utilizzare il green laser ma lo strumento tradizionale. Tralasciando le problematiche estreme che, come in tutti gli interventi chirurgici, possono sempre capitare; quali sono gli inconvenienti o problematiche comuni che un intervento del genere può provocare? Sono particolarmente preoccupato dall'eventualità di avere problemi di incontinenza. Grazie
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
La tecnica usata ha poca importanza , è importante l'operatore! In mani esperte i rischi di incontinenza sono veramente assai rari.
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