Prevenzione recidiva uso catetere a permanenza

Una situazione del genere in altre condizioni dovrebbe essere risolta definitivamente con un intervento chirurgico di uretroplastica. Considerata l'età ed i probelmi concomitanti, le indicazioni non sono così evidenti, sta di fatto la velocità di recidiva della stenosi sarà sempre maggiore. Il catetere a permanenza deve essere considerato come l'ultima soluzione possibile e sarebbe accettabile solo in condizioni fisiche molto degradate, considerando i numerosi problemi ad esso collegati (malfunzionamenti, infezioni, eccetera). In questo caso noi riterremmo utile valutare l'inserimento di una endoprotesi uretrale segmentaria, ovvero una sorta di "tubetto" in rete metallica inserito in uretra a ponte della zona interessata dal restringimento recidivante. Ne parli eventualmente con il vostro urologo di riferimento.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Grazie molte dottore!
Ci apre una finestra su una soluzione finora non propostaci. Anche noi abbiamo notato che la recidiva è stata 14 mesi la prima volta e 6 mesi la seconda. E anche abbiamo inteso che il catetere a permanenza è una soluzione al momento molto limitante per papà che grazie al cielo ancora guida, fa ginnastica, provvede da solo alle sue esigenze di vita, insomma fa vita attiva.
Infatti quest'ultima volta è tornato con esso per otto giorni e devo dire che la sua serenità l'ha ritrovata dopo la sua estrazione. Per ora urina molto bene e con una autonomia completamente persa prima dell'intervento e senza perdite.
Certo già ci hanno avvisato della recidiva, per cui terremo senz'altro conto del suo suggerimento.
Molte grazie ancora.