Nefrostomia
Salve spettabili dottori, vi chiedo gentilmente un chiarimento sulla vicenda capitata a mia moglie.
Mi scuso anticipatamente se non userò parole e nomi tecnici ma nella vita faccio tutt'altro.
Ad agosto 16 mia moglie a lamentato forti coliche al rene destro, dopo qualche giorno che ha provato a controllare con anti dolorifici ha fatto un ecografia riportando che il rene dolorante era quasi completamente pieno di pus dovuta dall'infezione di un calcolo portando la funzionalità al 10%, l'ecografa ci ha consigliati di andare immediatamente al pronto soccorso. Così abbiamo fatto, siamo andati all'ospedale Cardarelli di napoli e dopo 24 h di attesa è stata spostata in reparto di urologia ( non mi voglio dilungare sul trattamento e la mancanza totale di professionalità del personale sia al pronto soccorso che al reparto).
Il 30 agosto finalmente viene sottoposta a un banale intervento ( così avevano detto..) per l'applicazione di uno stend interno per facilitare il drenaggio del pus, ma durante l'operazione per complicazioni dirottano per una nefrostomia (oltretutto senza nessuna anestesia, perché "giustamente" si erano fatte le due del pomeriggio e l'anestesista di turno già se ne era andato).
Anche se con un bel po di dolori il risultato è stato positivo, il drenaggio funzionava bene e dopo 5 giorni viene dimessa dicendogli che se fosse andato tutto bene nel giro di 30/ 40 giorni sarebbe stata richiamata per una visita di controllo. Così effettivamente succede, la chiamano dopo una ventina di giorni e portiamo gli esami ( sangue, urine e tac) che ci avevano richiesto di eseguire e va tutto bene, il rene aveva ripreso bene la sua funzionalità e anche gli esami erano tutti postivi. Ci mandano a casa dicendogli che in pochi giorni l'avrebbero chiamata per la data del ricovero. Non hanno mai chiamato e dopo varie incursioni da parte nostra al reparto ci fissano il 26 ottobre come data per il ricovero. Si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento di ureterolitotrissia endoscopica. Il 26 ottobre si presenta e scopre che in realtà non ha una prenotazione per il ricovero ma per il colloquio con l'anestesista e viene rassicurata che sarà chiamata prima possibile.
Dunque, da premettere che non conosco effettivamente i tempi che possono percorrere da un intervento ad un altro ma mi sembrano un po eccessivi 3 mesi con uno stend che esce dalla schiena, in questo periodo il pus aveva smesso di uscire e sembrava stare meglio ma da un decina di giorni la sua salute sta nuovamente peggiorando e è ricomparsa la fuoriuscita di pus. Mia moglie dopo vari tentativi di telefonate questa mattina è andata di persona e a dire il vero non hanno trovato neanche la sua cartella sanitaria supponendo che l'hanno portata ad un congresso dei medici che ignoro, e che sicuramente non l'avrebbero chiamata prima di dicembre dato che questo congresso dura per 2 settimane.
Secondo la vostra esperienza è normale avere dei tempi di attesa cosi lunghi? E con ci si può muovere? Grazie.
Mi scuso anticipatamente se non userò parole e nomi tecnici ma nella vita faccio tutt'altro.
Ad agosto 16 mia moglie a lamentato forti coliche al rene destro, dopo qualche giorno che ha provato a controllare con anti dolorifici ha fatto un ecografia riportando che il rene dolorante era quasi completamente pieno di pus dovuta dall'infezione di un calcolo portando la funzionalità al 10%, l'ecografa ci ha consigliati di andare immediatamente al pronto soccorso. Così abbiamo fatto, siamo andati all'ospedale Cardarelli di napoli e dopo 24 h di attesa è stata spostata in reparto di urologia ( non mi voglio dilungare sul trattamento e la mancanza totale di professionalità del personale sia al pronto soccorso che al reparto).
Il 30 agosto finalmente viene sottoposta a un banale intervento ( così avevano detto..) per l'applicazione di uno stend interno per facilitare il drenaggio del pus, ma durante l'operazione per complicazioni dirottano per una nefrostomia (oltretutto senza nessuna anestesia, perché "giustamente" si erano fatte le due del pomeriggio e l'anestesista di turno già se ne era andato).
Anche se con un bel po di dolori il risultato è stato positivo, il drenaggio funzionava bene e dopo 5 giorni viene dimessa dicendogli che se fosse andato tutto bene nel giro di 30/ 40 giorni sarebbe stata richiamata per una visita di controllo. Così effettivamente succede, la chiamano dopo una ventina di giorni e portiamo gli esami ( sangue, urine e tac) che ci avevano richiesto di eseguire e va tutto bene, il rene aveva ripreso bene la sua funzionalità e anche gli esami erano tutti postivi. Ci mandano a casa dicendogli che in pochi giorni l'avrebbero chiamata per la data del ricovero. Non hanno mai chiamato e dopo varie incursioni da parte nostra al reparto ci fissano il 26 ottobre come data per il ricovero. Si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento di ureterolitotrissia endoscopica. Il 26 ottobre si presenta e scopre che in realtà non ha una prenotazione per il ricovero ma per il colloquio con l'anestesista e viene rassicurata che sarà chiamata prima possibile.
Dunque, da premettere che non conosco effettivamente i tempi che possono percorrere da un intervento ad un altro ma mi sembrano un po eccessivi 3 mesi con uno stend che esce dalla schiena, in questo periodo il pus aveva smesso di uscire e sembrava stare meglio ma da un decina di giorni la sua salute sta nuovamente peggiorando e è ricomparsa la fuoriuscita di pus. Mia moglie dopo vari tentativi di telefonate questa mattina è andata di persona e a dire il vero non hanno trovato neanche la sua cartella sanitaria supponendo che l'hanno portata ad un congresso dei medici che ignoro, e che sicuramente non l'avrebbero chiamata prima di dicembre dato che questo congresso dura per 2 settimane.
Secondo la vostra esperienza è normale avere dei tempi di attesa cosi lunghi? E con ci si può muovere? Grazie.
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La strategia terapeutica adottata è certamente corretta, questo è l'unico commento che possiamo esprimere con certezza. Per il resto è ovvio che sempre si auspichino tempi d'attesa inferiori,mma questo si scontri con la realtà di buona parte delle strutture di urologia, in cui si deve far fronte purtroppo anche ad un gran numero di casi molto gravi (tumori, ecc.). L'unica alternativa fattibile è rivolgersi altrove, considerando che in ogni caso se la nefrostomia è ben funzionante, non sono da attendersi particolari complicazioni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.1k visite dal 15/11/2016.
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