Uretrite

Gentili dottori, vi spiego la mia situazione.. I miei problemi sono iniziati all’incirca 2 anni fa. Da un momento all’altro avvertì un forte bruciore durante la minzione e vidi una goccia di secrezione giallognola uscire dall’uretra (quest’ultima cosa però non è mai più avvenuta). Andai dal dermatologo con la mia compagna che fece un tampone vaginale, positivo per Clamidia e Gardnerella, nonostante lei non avesse sintomi. Io mi sono sempre rifiutato di fare il tampone uretrale, in quanto 5 anni fa fui sottoposto ad un tampone (causa balanite) che mi ha traumatizzato. Entrambi abbiamo seguito la terapia, io in particolare a base di Fidato (iniezioni) e Bassado. Successivamente la mia compagna ha fatto altri due tamponi, tutti negativi. Io invece ho continuato ad avere disturbi nella minzione. Da allora ho iniziato ad avere rapporti sessuali protetti per mia scelta, escluso i rapporti orali, per paura di contrarre o trasmettere qualcosa. Dopo alcuni mesi, sono stato visitato da un urologo che mi ha diagnosticato una prostatite, così ho seguito un ciclo di antibiotici lungo un mese (non sono sicuro, ma credo fosse Levofloxacina). Al termine della terapia sono stato meglio e sono scomparsi i sintomi.
I problemi si sono ripresentati nuovamente circa un anno fa, ma in modalità diversa. Ho iniziato ad avvertire una sensazione di indolenzimento e bruciore dell’uretra subito dopo la minzione e che dura per un paio di ore dopo la minzione. L’indolenzimento si attenua notevolmente dopo diverse ore dall’ultima minzione, per poi ricomparire nuovamente dopo aver urinato. Avverto questa dolenzia sia al tatto che nei movimenti (quando mi siedo o cammino o mi piego) e interessa quindi tutto il tratto dell’uretra. Quando questi sintomi sono iniziati, ho visto un urologo che mi ha diagnosticato di nuovo una prostatite e prescritto un tampone uretrale previa spremitura prostatica. Nel tentativo di evitare il tanto temuto tampone, ho eseguito un test sul primo getto di urine con metodo PCR per la ricerca di clamidia (risultato negativo), per la ricerca di micoplasma (negativo), una spermiocoltura per ricerca germi comuni (negativo) e un orinocoltura (negativo). Dopodichè, ho comunque fatto un tampone uretrale con ricerca germi comuni previa spremitura prostatica, con risultato positivo solo per citrobacter koseri, che ho curato con ciproxin per 10 gg. I sintomi sono rimasti. Dopo alcuni mesi sono stato visitato da un altro urologo da cui ho fatto anche un ecografia (non transrettale). Secondo il suo giudizio, pene testicoli e prostata sono in perfette condizioni. Dal momento che era agosto e non voleva prescrivermi nessun antibiotico, mi ha consigliato di assumere Deprox 500 per 2 mesi. Ho seguito il suo consiglio, ma per quanto sia stato poco poco meglio, i sintomi sono rimasti.
Infine, ritengo necessario aggiungere che, nell’ultimo anno e mezzo, ho avuto degli episodi di condilomi genitali, sopratutto sull’asta del pene e sul pube, che ho fatto rimuovere. Ora è da 7 mesi più o meno che non ne compaiono altri. E’ inutile dire che questa situazione ha generato in me un forte stato di ansietà, a tal punto da rifiutare qualsiasi tipo di rapporto sessuale non protetto per paura di peggiorare la mia situazione. Attualmente, non so più come agire per risolvere il problema.Vi ringrazio in anticipo e vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

ricordo anche a lei che, in queste situazioni cliniche particolari, oltre ai trattamenti specifici indicati dagli specialisti, da lei consultati, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale, quali:

1)vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta. I suoi consigli sono preziosi e cercherò di seguirli uno ad uno. Fortunatamente non sono un fumatore, non consumo ingenti dosi di alcol e attualmente il mio peso si attesta intorno ai 75 chili (per quanto abbia un pò di grasso addominale, proverò a togliere anche quello). Comunque le vorrei qual è la sua opinione sulla mia situazione, in base a quanto descritto sopra. Inoltre, vorrei aggiungere: ritiene possa essere cistite? Il mio urologo ha suggerito di fare un’uretroscopia per controllare la mucosa dell’uretra, ecc.. Come vede quest’ipotesi?
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

se già fatta una ecografia delle vie urinarie, vescica compresa, ed un uroflussometria nella norma, forse un'uretrocistoscopia potrebbe essere considerata una manovra diagnostica invasiva, prematura.

Risenta comunque ora in diretta sempre il suo urologo di fiducia.

Ancora un cordiale saluto.
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore, sono d'accordo con lei in merito all'uretroscopia. Ad ogni modo, non ho mai effettuato un uroflussometria. Ritiene possa essere utile per chiarire il quadro? Suggerisce, inoltre, qualche altro esame diagnostico, magari non invasivo? La ringrazio nuovamente.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Beh , se non fatta, un'uroflussometria registrata bendarla.

Chieda un ultimo consiglio sempre al suo urologo.

Ancora un cordiale saluto.
Prostatite

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

Leggi tutto