Fastidio all'uretra ed al testicolo sinistro
Salve a tutti,
ho 27 anni e proverò nel seguito a spiegarvi brevemente la mia recente storia clinica.
Negli ultimi anni e fino allo scorso Gennaio (in maniera talvolta anche irregolare) ho fatto uso di Finasteride per il trattamento dell'alopecia androgenetica (capsule preparate in farmacia da 1.1mg assunte una volta al dì).
Lo scorso Gennaio sono svenuto a lavoro in seguito ad una fitta allo stomaco. Ho cominciato quindi una serie di indagini per capire la causa di questo episodio sincopale (analisi del sangue, esami al cuore, elettroencefalogramma etc.) che non hanno evidenziato alcuna anomalia a parte una brachicardia associata ad un passato come sportivo anche a livello agonistico.
Dallo scorso Febbraio inoltre ho iniziato ad avere eiaculazioni deboli e necessità urinare spesso (a volte anche di tornare più volte in bagno nel giro di pochi minuti per svuotare completamente la vescica).
Lo scorso Marzo in seguito a quella credo sia stata una eiaculazione retrograda (in pratica mi è capitato di urinare ed eiaculare nello stesso momento al termine della masturbazione) ho avvertito un fastidio all'uretra che è sfociato (credo per lo stato d'ansia che l'evento mi abbia provocato) in un nuovo episodio sincopale pochi minuti dopo l'eiaculazione. Il fastidio all'uretra è andato via dopo un giorno.
Dopo qualche settimana di astensione i sintomi descritti sono continuati in maniera meno netta e così ho procrastinato la visita dall'andrologo fino a quando 3 giorni fa, in seguito ad una eiaculazione ho riaccusato lo stesso fastidio all'uretra ma questa volta accompagnato da bruciore, pesantezza e bruciore al testicolo sinistro e fastidi/dolori alla parte sinistra del pube e delle parti sinistra inferiore di schiena ed addome che ho tuttora. Anche in questa occasione ho avuto la sensazione di poter svenire ma ho avuto la prontezza di sdraiarmi sul pavimento per un paio di minuti per evitare lo svenimento.
Questa volta ho prenotato la visita urologica e memore degli errori del passato mi sono portato avanti facendo un esame microbiologico delle urine che ha avuto esito negativo ed un esame chimico-fisico delle urine anch'esso senza anomalie.
A corredo di quanto descritto mi sento di aggiungere che negli ultimi anni ho notato una riduzione di dimensione dei testicoli e dello scroto, che di tanto in tanto mi capita di avere delle polluzioni notturne, che dopo l'eiaculazione ho sempre difficoltà ad urinare anche per un'ora ed infine che nonostante la quasi maniacale igiene intima trovo spesso il glande umido e circondato da una patina trasparente maleodorante.
Scusate la confusione ma ho provato ad essere quanto più dettagliato possibile.
Vi ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.
ho 27 anni e proverò nel seguito a spiegarvi brevemente la mia recente storia clinica.
Negli ultimi anni e fino allo scorso Gennaio (in maniera talvolta anche irregolare) ho fatto uso di Finasteride per il trattamento dell'alopecia androgenetica (capsule preparate in farmacia da 1.1mg assunte una volta al dì).
Lo scorso Gennaio sono svenuto a lavoro in seguito ad una fitta allo stomaco. Ho cominciato quindi una serie di indagini per capire la causa di questo episodio sincopale (analisi del sangue, esami al cuore, elettroencefalogramma etc.) che non hanno evidenziato alcuna anomalia a parte una brachicardia associata ad un passato come sportivo anche a livello agonistico.
Dallo scorso Febbraio inoltre ho iniziato ad avere eiaculazioni deboli e necessità urinare spesso (a volte anche di tornare più volte in bagno nel giro di pochi minuti per svuotare completamente la vescica).
Lo scorso Marzo in seguito a quella credo sia stata una eiaculazione retrograda (in pratica mi è capitato di urinare ed eiaculare nello stesso momento al termine della masturbazione) ho avvertito un fastidio all'uretra che è sfociato (credo per lo stato d'ansia che l'evento mi abbia provocato) in un nuovo episodio sincopale pochi minuti dopo l'eiaculazione. Il fastidio all'uretra è andato via dopo un giorno.
Dopo qualche settimana di astensione i sintomi descritti sono continuati in maniera meno netta e così ho procrastinato la visita dall'andrologo fino a quando 3 giorni fa, in seguito ad una eiaculazione ho riaccusato lo stesso fastidio all'uretra ma questa volta accompagnato da bruciore, pesantezza e bruciore al testicolo sinistro e fastidi/dolori alla parte sinistra del pube e delle parti sinistra inferiore di schiena ed addome che ho tuttora. Anche in questa occasione ho avuto la sensazione di poter svenire ma ho avuto la prontezza di sdraiarmi sul pavimento per un paio di minuti per evitare lo svenimento.
Questa volta ho prenotato la visita urologica e memore degli errori del passato mi sono portato avanti facendo un esame microbiologico delle urine che ha avuto esito negativo ed un esame chimico-fisico delle urine anch'esso senza anomalie.
A corredo di quanto descritto mi sento di aggiungere che negli ultimi anni ho notato una riduzione di dimensione dei testicoli e dello scroto, che di tanto in tanto mi capita di avere delle polluzioni notturne, che dopo l'eiaculazione ho sempre difficoltà ad urinare anche per un'ora ed infine che nonostante la quasi maniacale igiene intima trovo spesso il glande umido e circondato da una patina trasparente maleodorante.
Scusate la confusione ma ho provato ad essere quanto più dettagliato possibile.
Vi ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi.
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Gentile lettore,
in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, purtroppo è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa o le cause dei suoi complessi problemi, per altro descritti in modo un pò confuso, e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, purtroppo è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa o le cause dei suoi complessi problemi, per altro descritti in modo un pò confuso, e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.6k visite dal 04/11/2016.
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