Dolore al glande
Salve sono un ragazzo di 16 anni. Fino al mese di Aprile 2016 non riuscivo a scoprire il glande ne in stato flaccido ne in quello eretto. Da Aprile in poi riesco a scoprirlo solo in stato flaccido mentre in stato eretto riesco a scoprirne solo la metà. La cosa che mi preoccupa non è questa... Quando scopro il glande mi è impossibile toccarlo, a contatto con qualsiasi cosa (anche un dito) mi fa saltare per il dolore. Ho parlato con i miei di questo problema e sono andato da un medico che mi ha consigliato una crema che non ho potuto mettere per il dolore. In questi giorni ho prenotato una visita da un urologo e ci dovrò andare. Ora le mie domande sono:
1) Secondo voi di cosa si tratta?
2) Cosa devo fare per far si che quando tocco il glande non mi faccia male e posso praticare attività sessuali normalmente?
3) Ci vuole la Circoncisione con neurotomia glandulare?
4) Se ci vuole la circoncisione ci sono dei rischi che succeda qualcosa dopo l'operazione?
5) Dopo quanto tempo dal giorno della circoncisione perdo abbastanza sensibilità da potermi toccare?
6) Rischio di perdere la sensibilità al punto che durante un rapporto non riesco a gestirmi?
Grazie in anticipo delle vostre risposte, scusate delle troppe domande ma sono molto preoccupato (no dell operazione nel caso, ma di quello che succederà dopo l'operazione anche perche non so bene i tempi di ripresa). Tanti Ossequi!
1) Secondo voi di cosa si tratta?
2) Cosa devo fare per far si che quando tocco il glande non mi faccia male e posso praticare attività sessuali normalmente?
3) Ci vuole la Circoncisione con neurotomia glandulare?
4) Se ci vuole la circoncisione ci sono dei rischi che succeda qualcosa dopo l'operazione?
5) Dopo quanto tempo dal giorno della circoncisione perdo abbastanza sensibilità da potermi toccare?
6) Rischio di perdere la sensibilità al punto che durante un rapporto non riesco a gestirmi?
Grazie in anticipo delle vostre risposte, scusate delle troppe domande ma sono molto preoccupato (no dell operazione nel caso, ma di quello che succederà dopo l'operazione anche perche non so bene i tempi di ripresa). Tanti Ossequi!
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Gentile lettore,
pone delle questioni specifiche anche molto precise a cui solo il suo andrologo di riferimento, dopo attenta valutazione clinica diretta, le può rispondere.
Da quello che ci racconta potrebbe trattarsi di un anello fimotico che, in alcuni casi, potrebbe richiedere anche una prospettiva chirurgica ma, vista la sua ipersensibilità, dovuta in buona parte forse alla non abitudine a scoprire il glande, deve essere ben meditata in diretta sempre con il suo andrologo di riferimento che, da quello che ci racconta, sembra persona ben informata.
Lo risenta e con lui proceda a tappe ricordandosi che non ci sono neurotomie del glande selettive sicure e che il disagio di avere un glande scoperto, se una persona non è abituata, può durare diversi mesi dopo una circoncisione.
Un cordiale saluto.
pone delle questioni specifiche anche molto precise a cui solo il suo andrologo di riferimento, dopo attenta valutazione clinica diretta, le può rispondere.
Da quello che ci racconta potrebbe trattarsi di un anello fimotico che, in alcuni casi, potrebbe richiedere anche una prospettiva chirurgica ma, vista la sua ipersensibilità, dovuta in buona parte forse alla non abitudine a scoprire il glande, deve essere ben meditata in diretta sempre con il suo andrologo di riferimento che, da quello che ci racconta, sembra persona ben informata.
Lo risenta e con lui proceda a tappe ricordandosi che non ci sono neurotomie del glande selettive sicure e che il disagio di avere un glande scoperto, se una persona non è abituata, può durare diversi mesi dopo una circoncisione.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#7]
Gentile lettore,
come spesso ricordato, la differenza tra un andrologo ed un urologo è dovuta al fatto che generalmente il primo, anche quando affronta problemi nell'area uro-genitale o propriamente urologica, pensa sempre anche alle future conseguenze che possono avere le eventuali indicazioni diagnostico-terapeutiche sulla sfera sessuale e riproduttiva.
Fortunatamente molti urologi, come il sottoscritto, hanno anche la specialità di andrologia o viceversa.
Un cordiale saluto.
come spesso ricordato, la differenza tra un andrologo ed un urologo è dovuta al fatto che generalmente il primo, anche quando affronta problemi nell'area uro-genitale o propriamente urologica, pensa sempre anche alle future conseguenze che possono avere le eventuali indicazioni diagnostico-terapeutiche sulla sfera sessuale e riproduttiva.
Fortunatamente molti urologi, come il sottoscritto, hanno anche la specialità di andrologia o viceversa.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.2k visite dal 29/10/2016.
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