Ipertrofia alla prostata o tumore?

Gentile Medicitalia,

Vi scrivo in quanto mo padre di età 67, ha effettuato nel tempo delle analisi PSA.

Amamnesi generale: ipertensione arteriosa in terapia medica
Sintesi Clinica: modesti disturbi minzionali con lieve pollachiuria notturna e mitto ipovalido

Di seguito vi riporto i risultati:
2014 - PSA 14,03 ng/ml
2015 - PSA 15,02 ng/ml
Aprile 2016 - PSA 16,67 ng/ml
Settembre 2016 - PSA 26,99 ng/ml
Ottobre 2016 - 25,56 ng/ml

A seguito di questo profilo, il 20 ottobre ha effetuato ulteriori analisi:
tutti i parametri sono nella norma tranne:
Sideremia = 20 ( 65 - 175)
PSA totale = 24,76 ng/ml
PSA free = 3,84 ng/ml
FPSA/PSA totale = 16%
Anti HCV = negativo
HBsAg = negativo
Fibrinogeno = 457 mg/ml (200-450)

Esame Urologico: ECO = reni in sede, di forma e volume regolari, non dilatazione alte vie.
Normale il rapporto cortico midollare
Vescica non distesa
Prostata 55x45 mm
DRE: Prostata aumentata di volume per due, sup. regolare.
Consistenza parenchimatosa a destra.
A carico del lobo sin. in corrispondenza della porzione laterale della base si apprezza area di consistenza aumentata
INDICAZIONE: SI CONSIGLIA BIOPSIA PROSTATICA ECOGUIDATA

A breve dovrebbe effettuare la biopsia prostatica ma, volevo chiedervi nel frattempo, alla luce di questi risultati, se siamo difronte a una prostatite, probabilmente non curata bene, o di tumore alla prostata.
Nel caso di tumore alla prostata, quali sono gli esami che dovrà effettuare per scongiurare un ulteriore coinvolgimento di altri organi e/o per identificare lo stadio dello stesso?

Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e in attesa di un vostro gradito riscontro, vi porgo i miei più cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il dubbio di una lesione evolutiva è senz'altro consistente, poiché il valori del PSA sono ormai da tempo significativamente superiori alla norma e sempre in costante ascesa. In un certo senso, ci stupiamo che le indicazioni ad un riscontro bioptico non siano state poste prima. Ora non c'è altro da fare che attendere il risultato delle biopsie, non vi è null'altro di ragionevole da fare nell'attesa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr Piana,

prima di ogni cosa, vi ringrazio per la vostra tempestiva risposta.
Purtroppo, è quello che mi sono chiesto anch'io ma, non possiamo più tornare indietro.
La cosa che mi preoccupa è proprio il salto da 16,67 ng/ml dell'aprile 2016 al 26,99 ng/ml del settembre 2016 (sei mesi).
Da vostra esperienza, un andamento di questo tipo, potrebbe essere a carico di un evoluzione di un carcinoma prostatico? di una fase di metastatizzazione? o piuttosto ad una infezione virale e/o batterica, non curata, a carico della prostata?

In attesa di un vostro gradito riscontro, vi porgo i miei più cordiali saluti.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Certamente un'infiammazione della prostata può alterare i valori del PSA, anche più di così, ma sarebbe ovviamente accompagnata da disturbi molto intensi ed eventualmente febbre, di cui lei non ci riferisce. Inoltre, la tendenza costante alla risalita è certamente più sospetta per una forma evolutiva. D'ogni modo, ora queste considerazioni hanno scarso valore, non vi è che da attendere l'esecuzione e l'esito delle biopsie.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dr Piana,
In effetti, mio padre avverte dolori alla vescica ma, fino ad ora non si è manifestata febbre o particolare malessere.
L'unica cosa di nota è che riporta disturbi minzionali con lieve pollachiuria notturna.

Quindi, mi sembra di capire che la probabilità di un'evoluzione di natura benigna è molto scarsa, vero?

Non ci resta che aspettare il risultato delle biopsie e sperare bene.

Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione, cordiali saluti.
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