Adenocarcinoma prostata

Ho eseguito RM alla prostata con risultati che evidenziano tre reperti sospetti di grado PIRADS 3-4 ( sotto riporto per esteso) avendo 68 anni ed avendo effettuato altri esami dai quali emerge il seguente quadro:
• PSA 4,32 ng/ml
• Biopsia prostatica - del 2014 – da cui emerge un adenocarcinoma prostatico micro focolaio GPS 3+3 in 1/6 prelievi sx; a dx 5 prelievi dei quali un ASAP+ consulto INT: confermato il micro focolaio, riclassificato come micro focolaio GPS 3+3 a sx.
• Stadio T1c.
Mi chiedo, e chiedo a voi medici come devo procedere: se un programma di sorveglianza attivo o l’intervento chirurgico.
Preciso che sono in lista d’attesa per una ulteriore Biopsia.
Grazie

RM PROSTATA (SENZA E CON CONTRASTO)

La prostata ha dimensioni aumentate in presenza di una formazione centrale polilobata di 25
mm di DT riferibile ad adenomioma.
In sede equatoriale paramediana destra nel contesto della ghiandola periferica in sede
posteriore si osserva area di circa 7 mm caratterizzata da ipointensità nelle sequenze T2,
incremento di segnale nelle sequenze in diffusione (ADC <1) e da wash-in precoce e
progressivo wash-out, compatibile con focolaio evolutivo. Tale determina un modesto
ispessimento della capsula della ghiandola che appare irregolare. Reperto con sospetto di
grado alto per lesione evolutiva (PIRADS 4).
Ulteriore formazione nettamente ipointensa in T2 tondeggiante di 7 mm nella prostata
transizionale apicale mediana a sn con analoghe caratteristiche di segnale e comportamento
allo studio perfusionale. Anche tale reperto presenta alto grado di sospetto (PIRADS 3-4).
In sede laterale posteriore equato-apicale a sn sempre nel contesto della ghiandola periferica si
osserva formazione puntiforme di circa 4 mm caratterizzato da una più sfumata ipointensità in
T2 con wash-in precoce e lento progressivo wash-out, anch'essa con ADC<1. Tale reperto
presenta grado medio-alto per focalità degenerativa (PIRADS 3).
Non si osservano linfonodi di dimensioni critiche ai livelli esaminati.
Le vescichette seminali sono simmetriche, ad aspetto pseudoatrofico con segnale RM
disomogeneamente ipointenso in T2 specie a sinistra.
La vescica,compatibilmente con il grado di replezione, non presenta formazioni aggettanti al
suo interno.
Alcuni linfonodi in sede iliaco-otturatoria bilaterale ed inguinale di dimensioni non critiche.
Esile falda liquida nello scavo pelvico.
[#1]
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
La risposta alla sua domanda bisognerà darsela a questo punto con l'esito della ulteriore biopsia in programma. Spesso la biopsia puòsottostimare l'estensione della neoplasia per questo un ulteriore esame può far chiarire la situazione visto che siamo in presenza solo di un microfocolaio al precedente esame . Distinti saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per la rapida risposta, speravo in un anticipo di risposta, ma la ragione sta dalla sua parte.
Cordialmente
[#3]
Utente
Utente
Sintesi:
Età 68 Stadio T1c PSA 4,05 Gleason 6 (3+3) Pi-Rads 3/4

Ho eseguito biopsia con i risultati sotto riportati, mi sono state proposte due opzioni:
- La prostatectomia radicale
- La radioterapia

Su quali basi posso scegliere fra queste due ipotesi?
Inoltre la radioterapia quali conseguenze comporta nell’immediato e nel futuro?

REFERTO ANATOMOPATOLOGICO
DIAGNOSI
1. Biopsie del lobo destro
1. 2. 3. 4. 5. Iperplasia adenomiomatosa.
6. Adenocarcinoma acinare di grado 6 (3 + 3) sec. Gleason (ISUP 2014) (gruppo di grado l sec. WH0 2016). La neoplasia interessa il 5% circa del frustolo.

2. Biopsie del lobo sinistro

1. 2. 3. 4. Iperplasia adenomiomatosa.
5. 6. Adenocarcinoma acinare di grado 6 (3 + 3) sec. Gleason (ISUP 2014) (gruppo di grado l sec. WH0 2016). La neoplasia interessa il 40% ed il 50% circa dei frustoli, rispettivamente.

Vi ringrazio per la cortese risposta che vorrete fornirmi.
[#4]
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Entrambe le opzioni possono essere prese in considerazione , tutte le metodiche hanno vantaggi e svantaggi che dovrà discutere con il suo specialista di riferimento. La radioterapia non comporta L intervento ma può provocare proctite , cistite attinica , deficit erettile . Come le dicevo ,entrambe le opzioni sono praticabili e la scelta dipende da molteplici fattori che vanno discussi accuratamente con il suo Urologo . Cordiali saluti.
[#5]
Utente
Utente
Il mio problema è che l’urologo di riferimento mi ha illustrato le due metodiche e a lasciato a me la scelta perché – a suo parere - sono equivalenti per la mia situazione.
Ecco il motivo per cui cerco ulteriori informazioni e consigli per poter decidere nel migliore dei modi , però stento a trovarli.

Grazie
[#6]
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Nel suo caso entrambe le metodiche sono uguali anche se in assenza di fattori di rischio particolari molti preferiscono eseguire la prostatectomia radicale con la conservazione dei fasci nervosi .
[#7]
Utente
Utente
Grazie Dottore per i suggerimenti forniti, ora deciderò il da farsi.
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