Coliche renali
Buonasera, è da circa 20 giorni che ripeto coliche renali quasi ininterrottamente l'unica cosa che posso fare quando il male diventa insopportabile è una puntura di antidolorifico o antinfiammatorio, qualche giorno fa sono andato al P.S. visto che questo dolore non mi passava e sono riuscito a farmi fare una T.A.C. senza MDC referto: Calcolo di 4mm a livello dello sbocco ureterale sx lieve dilatazione dell'uretere e delle cavità calico-pieliche omolaterali.
Mi è stato detto che avrei dovuto espellerlo nel giro di qualche giorno ma dopo 5 giorni ancora niente, mi sto preoccupando anche perchè continuo a stare male, cosa posso fare?
Mi è stato detto che avrei dovuto espellerlo nel giro di qualche giorno ma dopo 5 giorni ancora niente, mi sto preoccupando anche perchè continuo a stare male, cosa posso fare?
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Dr. Mauro Seveso
Urologo
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Gentile utente
i calcoli renali quando scendono nell'uretere provocano coliche renali molto dolorose. Per attenuare il dolore e facilitare l'espulsione dovrebbe assumere oltre ai comuni analgesici un farmaco ( ad esempio la tamsulosina) che sicuramente il suo urologo in assenza di controindicazioni specifiche potrà somministrarle. Cerchi inoltre di non bere eccessivamente perché potrebbe peggiorare la sintomatologia e aumentare la dilatazione del rene. Appena possibile faccia anche attività fisica. In caso di persistenza dei dolori occorre inoltre considerare l'eventualità di frantumare il calcolo con un intervento non invasivo endoscopico
i calcoli renali quando scendono nell'uretere provocano coliche renali molto dolorose. Per attenuare il dolore e facilitare l'espulsione dovrebbe assumere oltre ai comuni analgesici un farmaco ( ad esempio la tamsulosina) che sicuramente il suo urologo in assenza di controindicazioni specifiche potrà somministrarle. Cerchi inoltre di non bere eccessivamente perché potrebbe peggiorare la sintomatologia e aumentare la dilatazione del rene. Appena possibile faccia anche attività fisica. In caso di persistenza dei dolori occorre inoltre considerare l'eventualità di frantumare il calcolo con un intervento non invasivo endoscopico
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 07/10/2016.
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