Psa dopo radioterapia e proctite

Gentili dottori,
Prima di tutto grazie per la vostra disponibilità a chiarire i dubbi di tutti noi.
Scrivo per mio padre, un "giovanotto" alla soglia degli 80 anni, cui 2 anni fa è' stato diagnosticato un adenocarcinoma alla prostata, Gleason 3+4, confinato alla prostata, psa 15.
Dopo TO e 6 settimane di radioterapia ha iniziato il follow-up. Il psa e' sceso progressivamente fino al nadir di 0,28. Quattro mesi dopo 0,40. Dopo altri 4 mesi (circa 2 anni dopo la RT) è' schizzato a 1,84 con grande apprensione da parte di tutti noi, anche perché prossimo al 2 che farebbe presupporre una ripresa della malattia. Faremo dunque, come consigliato dallo staff che lo segue, monitoraggio mensile del psa e pet-colina.
Dopo circa 1 anno dalla RT ha iniziato a soffrire di perdite di sangue dal retto: ha eseguito tac alla vescica, colonscopia e rettoscopia che hanno dato sempre esito negativo, evidenziando invece una proctite (gli hanno dato delle supposte ma non sembrano migliorare la situazione).
La mia domanda è dunque la seguente: la colonscopia (eseguita il 25/8 us), la rettoscopia (eseguita l'8/9 us) e la proctite acuta persistente possono essere la causa dell'aumento del psa misurato in data 26/9 us (18 gg dopo l'ultima indagine)? Grazie infinite e cordiali saluti. Maria
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
la cosa non si potrebbe escludere a priori , ma la possibilità che ci sia una progressione biochimica della malattia è la cosa più probabile . L'unico modo per verificarlo e seguire il psa nel tempo ed eseguire una pet-colina. Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
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Grazie dottore.
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Utente
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Buonasera Dottore/i,
Vorrei aggiornarla sulla vicenda di mio padre e chiedere un ulteriore parere sugli esiti delle indagini effettuate di recente.
Mio padre ha effettuato una pet con colina F-18 e il referto (anche in relazione all'ulteriore aumento del psa a 3.41) depone per "recidiva di malattia metabolicamente attiva a livello locoregionale". L'urologo che segue mio padre gli ha prescritto la terapia ormonale orale quotidiana.
La sorpresa, tuttavia, e' stata che la stessa pet ha evidenziato un "ipermetabolismo focale a livello laringeo meritevole di ulteriori accertamenti", più nel dettaglio " intensa focalita' a livello dell'emilaringe destra, in corrispondenza della cartilagine tiroidea". L'urologo ritiene che NON si tratti di una metastasi della prostata e ci ha indirizzati dall'otorinolaringoiatra, con cui mio padre effettuerà la visita martedì prossimo.
Gradirei molto, a tale proposito, un Suo/Vostro parere. Le mie domande sono le seguenti: 1) può trattarsi di una formazione benigna/infiammazione? 2) in caso fosse invece un tumore, se è stato captato così bene dalla colina f18 -specifica per K prostatico- non è plausibile pensare che sia collegato alla prostata?
Grazie sempre.
Maria
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