Mycoplasma hominis e enterococco faecalis
Salve, sono alla ricerca di un chiarimento più che di una cura quindi vi espongo il mio problema.
Ho sempre avuto rapporti non protetti con la mia ex ragazza per 4 anni e non ho MAI avuto problemi, poi con la ragazza con la quale sto ora ho avuto problemi da subito, lei ha avuto la candida due settimane dopo averlo fatto con me (NON protetto) e io non ho avuto enormi fastidi ma comunque mi sono arrossato e alla vista è cambiato molto da come è sempre stato, ci siamo curati con una crema ed è passato tutto; premetto che solo lei fece il tampone e risultò positiva solo alla candida (Niente mycoplasma, enterococco ecc..).. continuiamo con i rapporti ma in qualche modo a lei tornano i vecchi sintomi, a me dopo la cura era molto migliorato ma non risultava uguale a come era in passato, e la sua ginecologa senza tampone ci da un'altra crema, ci ripassa tutto ma facendolo sempre non protetto ritornavano i sintomi. Allora lei ha cambiato ginecologa, che le prescrisse un altro tampone ma risultò negativa a tutto. Per capire da chi dei due fosse causato tutto ciò, sotto consiglio della ginecologa abbiamo cominciato a usare il preservativo, e la mia ragazza non ha più avuto niente,
Io neanche essenzialmente ma l'aspetto del glande risultava sempre più "irritato" degli anni precedenti. Dopo qualche mese decidemmo di provare a togliere il preservativo con la speranza che non ci fosse piu niente e invece dopo una settimana dal rapporto non protetto la punta del glande si gonfiò, si formò una patina bianca facilmente rimovibile e un insistente prurito/bruciore che scomparí con l'aiuto di una crema a base di aloe vera e calendula (ho dovuto usare quella perché ero in vacanza). Al ritorno l'urologo dell'ospedale, dopo aver elencato e spiegato ciò che sto spiegando anche qua, non seppe darmi risposta e mi prescrisse urinocoltura, spermiocultura e tampone uretrale.
Esito positivo di mycoplasma hominis e enterococco faecalis nella spermiocultura, il resto tutto nella norma. Ora anche la mia ragazza ha fatto il tampone e aspetta risultati..
chiedo aiuto per un chiarimento sulla situazione a me veramente angosciante e misteriosa. Ancora non ho presentato le analisi all'urologo, ho l'appuntamento giovedì, ma per'ora chiedo anche su questo sito con la speranza di cominciare a far chiarezza.
Poi vorrei aggiungere una cosa probabilmente estranea a questo.. da sempre durante la minzione il getto di urine non è mai totale, nel senso che faccio un getto, poi uno o piu piccoli getti subito dopo e a volte qualche gocciolina o leggerissimo getto che esce con l'aiuto di un movimento manuale stringendo la cappella dal basso all'alto. Quest'ultima cosa dell'aiutarmi con la mano mi succede da qualche mese ma per il resto è così da quando ero piccolo.
Premetto che fumo, è da due anni scarsi che ho un alimentazione sana (fino ai 18 anni non toccavo frutta, verdura e legumi) e ho la sindrome di gilbert
Ho sempre avuto rapporti non protetti con la mia ex ragazza per 4 anni e non ho MAI avuto problemi, poi con la ragazza con la quale sto ora ho avuto problemi da subito, lei ha avuto la candida due settimane dopo averlo fatto con me (NON protetto) e io non ho avuto enormi fastidi ma comunque mi sono arrossato e alla vista è cambiato molto da come è sempre stato, ci siamo curati con una crema ed è passato tutto; premetto che solo lei fece il tampone e risultò positiva solo alla candida (Niente mycoplasma, enterococco ecc..).. continuiamo con i rapporti ma in qualche modo a lei tornano i vecchi sintomi, a me dopo la cura era molto migliorato ma non risultava uguale a come era in passato, e la sua ginecologa senza tampone ci da un'altra crema, ci ripassa tutto ma facendolo sempre non protetto ritornavano i sintomi. Allora lei ha cambiato ginecologa, che le prescrisse un altro tampone ma risultò negativa a tutto. Per capire da chi dei due fosse causato tutto ciò, sotto consiglio della ginecologa abbiamo cominciato a usare il preservativo, e la mia ragazza non ha più avuto niente,
Io neanche essenzialmente ma l'aspetto del glande risultava sempre più "irritato" degli anni precedenti. Dopo qualche mese decidemmo di provare a togliere il preservativo con la speranza che non ci fosse piu niente e invece dopo una settimana dal rapporto non protetto la punta del glande si gonfiò, si formò una patina bianca facilmente rimovibile e un insistente prurito/bruciore che scomparí con l'aiuto di una crema a base di aloe vera e calendula (ho dovuto usare quella perché ero in vacanza). Al ritorno l'urologo dell'ospedale, dopo aver elencato e spiegato ciò che sto spiegando anche qua, non seppe darmi risposta e mi prescrisse urinocoltura, spermiocultura e tampone uretrale.
Esito positivo di mycoplasma hominis e enterococco faecalis nella spermiocultura, il resto tutto nella norma. Ora anche la mia ragazza ha fatto il tampone e aspetta risultati..
chiedo aiuto per un chiarimento sulla situazione a me veramente angosciante e misteriosa. Ancora non ho presentato le analisi all'urologo, ho l'appuntamento giovedì, ma per'ora chiedo anche su questo sito con la speranza di cominciare a far chiarezza.
Poi vorrei aggiungere una cosa probabilmente estranea a questo.. da sempre durante la minzione il getto di urine non è mai totale, nel senso che faccio un getto, poi uno o piu piccoli getti subito dopo e a volte qualche gocciolina o leggerissimo getto che esce con l'aiuto di un movimento manuale stringendo la cappella dal basso all'alto. Quest'ultima cosa dell'aiutarmi con la mano mi succede da qualche mese ma per il resto è così da quando ero piccolo.
Premetto che fumo, è da due anni scarsi che ho un alimentazione sana (fino ai 18 anni non toccavo frutta, verdura e legumi) e ho la sindrome di gilbert
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Piuttosto che farsi curare da un ginecologo, per bravo che sia ... sarebbe certamente il caso che lei si sottoponesse alla visita di un nostro Collega specialista in urologia. Ogni maschio adulto dovrebbe sottoporsi ad un simile controllo almeno una volta ogni 10 anni, anche in assenza di disturbi. Al di là di questo, dobbiamo dire che la trasmissione di infezioni da batteri comuni e funghi per via sessuale dal maschio alla femmina è assai poco frequente, mentre invece è molto più comune che accada il contrario. Questo è in parte dimostrato dl fatto che con la partner precedente queste cose non succedessero, non vi è motivo per pensare che lei sia diventato un "untore" da un momento all'altro. L'interpretazione più comune è che la sua attuale partner abbia dei problemi di flora batterica alterata tra genitali ed intestino, il minimo trauma del rapporto (un poco maggiore se non protetto) è verosimilmente in grado di causare degli squilibri, con manifestazioni acute. Si tratta ovviamente solo di una ipotesi, ma la nostra esperienza ci porta a darle particolare valore.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Il Mycoplasma "hominis" è maschile solo nel nome, in effetti è abbastanza comune anche nella femmina. L'enterococco invece è praticamente sempre un contaminante del campione, che viene raccolto nell'ultimissimo tratto dell'uretra, che è colonizzato da questi batteri di origine intestinale, così come tutta l'area genitale. In ogni caso, una cosa sono i risultati di laboratorio, altra la manifestazione di segni e sintomi, il legame non è mai così diretto ed inequivocabile.
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Ex utente
L'urologo specialista alla vista degli esami che ho fatto mi ha dato macladin claritrocimina per 10 giorni 2 cpr da 500mg al gg, e dopo un riposo farmacologico settimanale, altri 10 giorni di clavulin 2 cpr da 1g al gg. La claritrocimina è stata inizialmente data dal mio medico di famiglia per la seconda volta dato che la mia bronchite non passa e l'urologo ha detto che essendo la claritrocimina adatta al mycoplasma hominis avrei fatto due piccioni con una fava. La cosa molto strana ora che ci penso è che prima di aver fatto le analisi avevo appunto preso macladin 2cpr al dì da 500 mg per 7gg per la bronchite e una settimana dopo questo ciclo di antibiotici ho fatto le analisi dalle quali appunto ho scoperto questo mycoplasma hominis, com'è possibile? la claritrocimina non ha fatto effetto? o fatalità l'ho preso nell'arco di tempo in cui ho smesso l'antibiotico e fatto le analisi? Diventa ancora più misteriosa ogni cosa, io non so più cosa devo fare.
[#7]
L'efficacia degli antibiotici non è mai matematicamente certa (anche in base all'antibiogramma), come d'altronde qualsiasi cosa in ambito medico. Ora segua ovviamente le indicazioni del nostro Collega, ma non dimendichi di condire gli antibiotici con generose dosi di fermenti lattici, probiotici e yoghurt.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4k visite dal 02/10/2016.
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