Trauma contusivo al pene

Salve vi scrivo perché nella giornata di ieri, durante un amplesso, ho riscontrato un forte trauma contusivo al pene, o cosiddetta "frattura del pene".

Mi sono recato subito all'ospedale più vicino dove ho constatato subito un vistoso rigonfiamento nella parte destra dell'asta.
A seguito dell'ecografia sono stato visto da un urologo che mi ha mandato a casa dopo avermi prescritto antibiotico per 5 giorni e riposo con affiancamento di borsa del ghiaccio.


Da qui i miei dubbi. Assodato che la "frattura" non abbia coinvolto l'uretra ma solo i corpi cavernosi, ho letto praticamente ovunque che nella maggior parte dei casi è necessario un intervento chirurgico. Essendo passate già 24 ore ho paura di aggravare la situazione.

Vi allego il risultato dell'ecografia:

"In corrispondenza del III medio-prossimale del corpo cavernoso di destra, a sede infero-laterale, si osserva discontinuità della tunica albuginea di circa 4mm di diametro con lacuna ipoanecogena di tipo fluido con echi in sospensione all'interno del corpo cavernoso comunicante esternamente con similare quota fluida circondata da ampia raccolta iso-ipoecogena, come da ematoma, di circa 4*2 cm di dimensioni.
Nei limiti il corpo cavernoso controlaterale
Apparentemente conservato il corpo cavernoso uretrale."

L'urologo mi ha dunque detto che l'unica soluzione risulta il riposo, ghiaccio e 5 giorni di antibiotici, escludendo categoricamente un intervento chirurgico.

Sinceramente essendo una zona particolarmente delicata (e importante per noi uomini) ho paura di non recuperare al cento x cento la funzionalità dell'organo. So che molti dottori storcono il naso difronte ai "consulti online" raccomandando di avere piena fiducia nello specialista che valuta il caso da vicino, ma ho comunque dei forti dubbi riguardo alla terapia.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Le piccole lesioni possono essere gestite anche in modo conservativo, non neghiamo peró che una parte dei nostri Colleghi avrebbe posto indicazioni alla revisione chirurgica. La ragione non sta mai da una parte sola , d'altronde se si opera bisogna farlo entro le prime ore, quindi ora ogni considerazione nel suo caso diventa abbastanza vana. Tutto sommato. le diremmo dinstare tranquillo e seguire le indicazioni che le sono state impartite.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Ho fatto visita presso un secondo urologo, che ha giudicato corretta la scelta dell'urologo del PS di non operare.
Mi è stato detto che andando ad incidere si sarebbe andata a creare ovviamente un altra lesione e quindi un altra cicatrice, tempi molto più lunghi etc...

Avendo adottato il "metodo conservativo" incorro in qualche rischio di non recuperare appieno la funzionalità dell'organo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Posto che in medicina non vi sono mai certezze, diremmo che le probabilità che tutto si risolva completamente siano molto elevate.
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Utente
Utente
A 10 giorni dal trauma, avverto forti dolori durante le erezioni notturne spontanee, che comunque non mi sembrano avere il consueto "tono" . Ma la cosa che mi lascia un po' perplesso è che durante il giorno raramente mi capita di avere un erezione e anche in quel caso riesco facilmente a "bloccarla" volontariamente sul nascere
Solo una condizione psicologica? O può essere un indizio di disfuzione?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
In questo momento diremmo che la prima ipotesi è più verosimile. In ogni caso, la sua situazione non va lasciata ovviamente a sè od al caso, ma deve essere opportunamente seguita in sede specialistica.