La sua prescrizione ho fatto una prima cura
Salve, ho poco piu' di trent'anni, sto attraversando un periodo difficilissimo da circa 6 mesi per colpa di forti dolori durante la minzione, con casi di diarrea e dolori alla schiena. Ho fatto una miriade di analisi,l'urinocoltura e la spermiocoltura sono sempre risultate positive o ESCHERICHIA COLI o ad ENTEROCOCCUS FAECALIS, addirittura nelle ultime analisi c'erano entrambe nella spermiocoltura ma le urine erano negative. Da premettere che soffro di Diverticolite ed ernia iatale, che comunque a detta del mio gastrointerologo devo comunque seguire una visita urologica.Il mio urologo dice che soffro di prostatite e sotto la sua prescrizione ho fatto una prima cura di UNIXIME e PURYPROSTe, una seconda cura con FLUCACID 1000 ma sono sempre alla situazione di partenza, alterno giorni con casi di fortissimo dolore durante la minzione a giorni con meno dolore ma comunque con del fastidio, poi persiste un fastidioso bruciore nella zona perianale e anale, volevo avere un parere diverso su come comportarmi, premettendo che ho fortemente cambiato il mio stile di vita da un anno ormai, smettendo con fumo alcool e cibi pesanti,non rieco piu' ad avere una vita normale e sono sull'orlo della disperazione, certo di avere risposte nel frattempo ringrazio.
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Dr. Giovanni Beretta
Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo
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Gentile lettore,
se vuole risolvere definitivamente il suo problema urologico bene aver modificato il suo stile di vita!
A questo proposito qui torno a ricordarle alcune indicazioni, di tipo dietetico-comportamentale, che in parte lei, mi sembra, ha già seguito, quali:
1)vita sessuale regolare senza lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
se vuole risolvere definitivamente il suo problema urologico bene aver modificato il suo stile di vita!
A questo proposito qui torno a ricordarle alcune indicazioni, di tipo dietetico-comportamentale, che in parte lei, mi sembra, ha già seguito, quali:
1)vita sessuale regolare senza lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;
8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 25/09/2016.
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