La prostatite batterica durano almeno 4 settimane
Buongiorno/buonasera, grazie per il Vs. tempo! Allora ecco il mio caso:
-per un mese ho avuto bruciore post minzione, pesantezza perineale, eiaculazione dolorosa, erezione mediocre.
-a luglio faccio una visita da un urologo che verifica condizioni ottimali della prostata, immagina sia un congestionamento prostatico e mi prescrive 2 blandi antinfiammatori naturali Prostaflog e Serrados, se non si risolve dice di fare tampone urterale + esame sperma.
-a settembre, dopo alcuni miglioramenti a fine ciclo, ritornano tutti i sintomi, mi reco allora in un centro MTS per escludere infezioni,
faccio analisi sangue, sperma e tempone uretrale, unica anomalia alcune colonie di ESCHERICHIA COLI nel tampone.
-dopoaver letto tutto ciò che internet ha da dire, sono impressionato da questo incredibile batterio killer; vado da un urologo diverso dato che il primo non mi aveva molto impressionato. Si tratta di un primario di urologia che deve averne viste parecchie.
Mi prescrive BACTRIM FORTE per 7 gg + PERMIXON per 40 gg, poi vuole fare un esame Meares Stamey fra 40 giorni per verificare la situazione.
Ora dopo quanto letto tutti sono d'accordo sul fatto che cure antibiotiche per la prostatite batterica durano almeno 4 settimane, onde evitatre fenomeni di resistenza. Tra l'altro ho usato troppi antibiotici nella mia vita e proprio l'utilizzo di un'antibiotico per 30 giorni per la SECONDA cura di una follicolite ha preceduto i sintomi di cui sopra. Avendo letto quindi delle grandi capacità di resistenza dell'escherichia e avendo notato dall'antibiogramma che 7 principi su 25 risultano resistenti, sono piuttosto preoccupato.
Secondo voi è meglio che veda un altro urologo? O questa cura può essere corretta?
Grazie mille, saluti
-per un mese ho avuto bruciore post minzione, pesantezza perineale, eiaculazione dolorosa, erezione mediocre.
-a luglio faccio una visita da un urologo che verifica condizioni ottimali della prostata, immagina sia un congestionamento prostatico e mi prescrive 2 blandi antinfiammatori naturali Prostaflog e Serrados, se non si risolve dice di fare tampone urterale + esame sperma.
-a settembre, dopo alcuni miglioramenti a fine ciclo, ritornano tutti i sintomi, mi reco allora in un centro MTS per escludere infezioni,
faccio analisi sangue, sperma e tempone uretrale, unica anomalia alcune colonie di ESCHERICHIA COLI nel tampone.
-dopoaver letto tutto ciò che internet ha da dire, sono impressionato da questo incredibile batterio killer; vado da un urologo diverso dato che il primo non mi aveva molto impressionato. Si tratta di un primario di urologia che deve averne viste parecchie.
Mi prescrive BACTRIM FORTE per 7 gg + PERMIXON per 40 gg, poi vuole fare un esame Meares Stamey fra 40 giorni per verificare la situazione.
Ora dopo quanto letto tutti sono d'accordo sul fatto che cure antibiotiche per la prostatite batterica durano almeno 4 settimane, onde evitatre fenomeni di resistenza. Tra l'altro ho usato troppi antibiotici nella mia vita e proprio l'utilizzo di un'antibiotico per 30 giorni per la SECONDA cura di una follicolite ha preceduto i sintomi di cui sopra. Avendo letto quindi delle grandi capacità di resistenza dell'escherichia e avendo notato dall'antibiogramma che 7 principi su 25 risultano resistenti, sono piuttosto preoccupato.
Secondo voi è meglio che veda un altro urologo? O questa cura può essere corretta?
Grazie mille, saluti
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Gentile lettore,
da questa postazione non possiamo che consigliarle di seguire le indicazioni già ricevute da uno specialista che ha potuto valutare la sua reale situazione clinica in diretta.
Detto questo poi si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale quali:
1)vita sessuale regolare senza lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
da questa postazione non possiamo che consigliarle di seguire le indicazioni già ricevute da uno specialista che ha potuto valutare la sua reale situazione clinica in diretta.
Detto questo poi si ricordi che, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale quali:
1)vita sessuale regolare senza lunghi periodi di astinenza;
2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;
3)lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;
4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;
5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;
6)se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;
7)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
Egregio Dott. Beretta, La ringrazio per la cortese risposta e per i consigli. Ora, come scrivevo ho letto molto in internet e sto già cercando di migliorare il mio stile di vita. La ragione del mio scritto era di avere un parere alternativo a quello che ho ricevuto. Nello specifico un parere riguardo la durata dell'antibiotico. Anche perchè o si tratta di una situazione abatterica (e qui i suoi consigli potrebbero essere utili, ma non l'antibiotico), oppure una situazione batterica (alcune colonie sono state isolate.. lo stile di vita diventa qui più marginale) . Sarebbe forse più sensato fare ora il test e poi eventualmente procedere con un bella cura antibiotica, invece di ritrovarsi dopo una cura blanda, a dover fare un'altra cura avendo magari "bruciato" un principio attivo fattosi resistente. Questa è la logica, ma un medico cosa ne pensa, mi chiedo? Forse 7 gg di Bactrim forte è considerata una cura congrua, in linea con quanto scritto dai vari medici nel forum? Anche perchè il medico che mi ha visitato non ha nessuna informazione in più di quelle che ho dato in questo sito, anzi chi legge ha più calma e modo di ragionare su quanto scritto. Ringrazio per l'attenzione e Vi auguro buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.3k visite dal 22/09/2016.
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