Sclerosi collo vescicale
Buongiorno,
sono un uomo di 48 anni. Nel 2013 sono stato operato per sclerosi collo vescicale con la Tulip. Dall'intervento mi sono accorto che circa due volte all'anno in concomitanza con il cambio di stagione vado incontro ad infiammazione della vescica e di conseguenza della prostata. Dopo una cura antibiotica di 10 gg di Tavanic da 500 e vari integratori (serenoa. ortica e Kistinok forte) riesco a superare questo momento di forte fastidio, durante il quale anche il flusso delle urine si presenta debole. Quanto tempo da quando si è finito di prendere l'antibiotico conviene rifare le analisi delle urine, spermicoltura, psa e flussimetria ? E' normale questo riacutizzarsi della patologia in queste occasioni ?
Grazie
sono un uomo di 48 anni. Nel 2013 sono stato operato per sclerosi collo vescicale con la Tulip. Dall'intervento mi sono accorto che circa due volte all'anno in concomitanza con il cambio di stagione vado incontro ad infiammazione della vescica e di conseguenza della prostata. Dopo una cura antibiotica di 10 gg di Tavanic da 500 e vari integratori (serenoa. ortica e Kistinok forte) riesco a superare questo momento di forte fastidio, durante il quale anche il flusso delle urine si presenta debole. Quanto tempo da quando si è finito di prendere l'antibiotico conviene rifare le analisi delle urine, spermicoltura, psa e flussimetria ? E' normale questo riacutizzarsi della patologia in queste occasioni ?
Grazie
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Gentile lettore,
bene fare la valutazione colturale sulle urine sul liquido seminale dopo circa 15-20 giorni dalla fine dell'antibioticoterapia.
Detto questo poi non è "normale questo riacutizzarsi della patologia in queste occasioni" ed è quindi bene risentire in diretta ora il suo urologo di riferimento.
UN cordiale saluto.
bene fare la valutazione colturale sulle urine sul liquido seminale dopo circa 15-20 giorni dalla fine dell'antibioticoterapia.
Detto questo poi non è "normale questo riacutizzarsi della patologia in queste occasioni" ed è quindi bene risentire in diretta ora il suo urologo di riferimento.
UN cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 21/09/2016.
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