Ho due calcoli da 5-6 millimetri nell'uretere del rene sinistro, il dottore mi ha prescritto una

Salve vi scrivo perché ieri mattina sono finito al pronto soccorso per una colica renale.

Ho due calcoli da 5-6 millimetri nell'uretere del rene sinistro, il dottore mi ha prescritto una medicina che allarga le vie urinarie per espellere i calcoli.

Ho pensato di incentivare il processo quindi ho comprato dell'acqua che serve per stimolare i reni a lavorare, però noto che comunque faccio poca pipì, e spesso vado a farla in assenza di stimolo.

Volevo sapere se è normale, una volta ricordo che se bevevo un bicchiere prima di addormentarmi il giorno dopo avevo la vescica piena ora non sembra essere così,

Spesso avverto sintomi come la stanchezza alle gambe e dolori alla schiena, soffro di stitichezza e in più sto cercando di combattere una de sensibilità all'organo genitale.

Secondo voi possono esserci dei collegamenti tra questi sintomi?


Grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La possibilità che i calcoli presenti nell'uretere vengano espulsi, aiutati magari con una idonea terapia dipende dalle loro dimensioni e dal tratto di uretere in cui si trovano. Lei omette di riferirci questo secondo importantissimo dettaglio, d'ogni modo un solo calcolo di 5-6 mm ha discrete possibilità di essere espulso quando sitrova nell'ultimo tratto, la presenza di 2 calcoli già rende la cosa un poco più ardua. Tutto sta a vedere quale sarà l'evoluzione dei suoi disturbi nei prossimi 7-10 giorni. A tal proposito, la invitiamo a leggere jquesto nostro articolo in cui si tratta nel dettaglio di situazioni come la sua:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Per quanto riguarda l'apporto di liquidi nello specifico, bisogna chiarire che la progressione dei calcoli non è mai dovuta alla spinta da tergo del flusso di urina, ma dalla compiacenza delle pareti dell'uretere. I calcoli non sono pallini sa caccia sferici, sono anzi pieni di spine ed irregolarità che si aggrappano inesorabilmente alla mucosa. Un carico eccessivo di liquidi potrebbe addirittura essere controproducente e cìscatenare dolore inutilmente. Noi consiggliamo dunque che in questa fase l'apporto di liquidi sia regolare, ma non eccessivo, anzi nettamente ridotto od azzerato in corso di colica.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
Grazie per la celere risposta

Al pronto soccorso dopo l'ecografia scrivono

COLICA RENALE SINISTRA

Moderata dilatazione delle cavità calico-pieliche del rene sinistro ( diametro ap bacinetto 1,4 cm ) e dell'utente re lombare omolaterale ( 6 mm ) . L'uretere sinistro è dilatato fino in sede pelvica dove contiene due formazioni rotondeggianti sfumatamente iperecogene, ciascuna con diametro di 5 - 6 mm, di verosimile significato litasico.

Da qualche mese mi sembra di urinare meno la vescica fatica a riempirsi, e a volte sento lo stimolo di andare a urinare ma quando vado ne faccio poca.

Può essere una conseguenza dei calcoli?

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Certo, la presenza di calcoli in prossimità della vescica può far comparire disturbi irritativi vescicali di tipo "meccanico" che vengono talora confusi con una generica "cistite" e trattati erroneamente con antibiotici. La sua situazione è tale da poter attendere con un moderato ottimismo l'efficacia della terapia "espulsiva" (lei omette di dirci con quale farmaco, ma immaginiamo la tamsulosina). I risultati dovranno essere comunque evidenti entro un paio di settimane, osservando materialmente l'espulsione del/dei calcolo/i ovvero con la semplice scomparsa dei disturbi. L'ecografia andrà comunque in ogni caso ripetuta tra un paio di settimane. La prenoti quindi fin d'ora.
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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
La terapia è di 5 giorni con una compressa di omnic 0,4 al giorno per espellere i calcoli
Il gastroprotettore omeprazolo da 20
In più se ho dolori mi dicono di prendere una tachipirina 1000.

Spero di riuscire ad espellerli perché oggi a distanza di due giorni ancora non è successo nulla anche se le coliche e i dolori non sono più tornati.
Ora sto monitorando la temperatura perché ieri era 36e9 e il pronto soccorso mi dice di tornare in caso di febbre.

Grazie per i suoi preziosi consigli dottore
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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottore
Torno a scrivere a distanza di sette giorni dalla colica,
I dolori e il senso di gonfiore che sentivo a livello del rene sono passati, nonstante permanga un po il problema dei sintomi simili alla cistite ( quelli che mi descriveva essendo i calcoli vicini alla vescica ) però all'oggi mi sembra di non aver esploso i nessun calcolo.

All'ospedale non mi hanno però detto niente di preciso in merito alla cura e sto ancora prendendo l'omnic per espellere i calcoli, in teoria dovrei continuare fino al l'espulsione .

Secondo lei è indicato continuare ancora? Oppure meglio risolvere il problema in altro modo??
Giusto un parere


Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Innanzi tutto, dopo 2-3 settimane al massimo è necessario controllare ripetendo l'ecografia e se opportuno anche la radiografia diretta, anche se i sintomi sono scomparsi ed a maggior ragione se ve ne sono ancora. È esperienza abbastanza comune rilevare calcoli completamente asintomatici, come la,persistenza di modesti disturbi anche quando il calcolo è già stato espulso. A questo riguardo non c'è da stupirsi se una parte di calcoli venga ispulsa del tutto inavvertitamente. Se il calcolo resta fermo nello stesso punto in uretere per piú di un mese, le possibilità che venga espulso in seguito diventano sempre più basse. Proseguire la terapia espulsiva oltre questo termine è improduttivo. A questo punto noi consigliamo di inserirsi in una lista d'attesa per l'intervento endoscopico risolutivo (se si desidera essere seguiti da una struttura pubblica). Durante l'attesa, solo più la fortuna può aiutare, abbiamo visto comunque espellere calcoli del tutto inaspettatamente a poche ore dall'intervento.
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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
Grazie per la tempestività
Ho già prenotato l'ecografia tra due settimane poi vedrò col medico cosa fare se è il caso farò l'intervento endoscopico.

Grazie ancora dottore
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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
Salve dottore volevo chiedere una curiosità mia.
Oggi mi è capitato finalmente dopo una giornata che sentivo di dover urinare almeno una volta ogni ora di espellere uno dei due calcoli sarà stato circa 5-6 mm come già detto in precedenza

Le avevo accennato nel mio primo post della mia poca sensibilità al pene, in effetti quando è uscito non ho percepito nessun dolore e mi avevano detto che mi avrebbe fatto molto male.

È normale che un calcolo di 5-6 mm non faccia male quando esce??

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Una volta giunti in vescica in genere alla sua sua età possono essere espulsi calcoli di dimensioni quasi doppie, poiché l'uretra ė molto più ampia e compiacente dell'uretere. Qualcosa cambia dai 45-50 anni in poi, quando la prostata inizia a sollevare il collo vescicale, quindi calcoli anche di modeste dimensioni possono rimanere intrappolati. Ora che presumibilmente il primo calcolo ha "fatto la strada" ovviamente è più facile che passi anche il secondo. Nella migliore delle ipotesi, lei lo raccoglierà nelle urine fra poco tempo e potrà festeggiare la fine di questo episodio urologico. Se questo non accade, anche in assenza completa di disturbi, è confermata l'indicazione a ripetere l'ecografia tra alcune settimane.
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Attivo dal 2016 al 2024
Ex utente
Grazie per la celere risposta all'oggi dopo solo una notte, i disturbi simili a "cistite" sembrano spariti, vedremo nei giorni seguenti.

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