La circoncisione, nel mio caso, è davvero l'unica soluzione?

Gentili dottori,

Cerco di spiegarvi nel modo più chiaro possibile la mia situazione. Ho 30 anni e sono affetto da fimosi serrata, in quanto non riesco a scoprire il glande nemmeno in posizione non eretta. L'anno scorso dopo un consulto con uno specialista ero stato messo in lista per la circoncisione, ma poi non ho potuto più farla perché sono dovuto andare all'estero per motivi di lavoro e in seguito mi sono sorti dei dubbi.
Il mio prepuzio è così stretto che a volte non riesco ad aprire neanche di 1 mm senza avere fastidio. Con molta sofferenza, a volte, se dopo l'autoerotismo c'è stata tanta lubrificazione naturale, riesco, una volta persa l'erezione, a scoprire del tutto o quasi, ma sento moltissima tensione, fastidio, e la pelle torna giù subito. Tuttavia, durante il sesso penetrativo, e SOLO in quel caso, se la vagina è molto bagnata, dopo i primi "colpi" in cui avverto un fastidio che può essere leggero o notevole, l'asta si scappella del tutto, non sento tensione e la pelle non torna giù subito ma devo rimetterla a posto io con le mani, ma senza alcuna difficoltà, dolore o fastidio. La prima volta che mi si scappellò completamente, e da solo e senza alcun fastidio, in erezione, fu a 16 anni durante i miei primi preliminari un po' "spinti" con la mia prima ragazza. E' stata l'unica volta e in quel caso ero io ad essere molto "bagnato".
Ora vi chiedo: visto che in alcune circostanze il mio prepuzio riesce ad andare sù e restarci senza alcun fastidio anche in erezione, si potrebbe almeno tentare qualche soluzione che non sia la circoncisione? Se potessi vorrei cercare di evitarla soprattutto per motivi di piacere e psicologici, in quanto nella mia sessualità la fase penetrativa non è ciò che preferisco e non so per quale motivo interiore, in tutta sincerità, a me vedere un glande scoperto provoca ribrezzo e non so quanto dovrei combattere psicologicamente per vedermelo sempre così dopo un'eventuale operazione.
Come ultima cosa, parlandone con i miei genitori, mi è stato detto che da piccolo, fino all'ultima visita pediatrica, il medico riusciva a scappellarlo in modo normale.

Vi ringrazio molto e vi mando i miei più cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

quello che ci racconta potrebbe indicarci anche alcune considerazioni favorevoli al tentativo di utilizzare una strategia terapeutica non chirurgica ma, "se si può almeno tentare qualche soluzione che non sia la circoncisione", solo il suo urologo od andrologo di fiducia, dopo attenta valutazione clinica della sua reale situazione anatomica a livello dell suo pene, gliela può indicare.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentile dottor Beretta,

grazie infinite per aver risposto in tempi così rapidi. L'urologo che mi mise in lista per la circoncisione, in realtà non perse nemmeno 1 minuto del suo tempo per vedermi il pene e suggerirmi l'operazione. Disse che il fatto di riuscire a scappellare in certi contesti non fosse significativo e che con l'intervento avrei risolto subito.
In effetti anche io, proprio per il fatto che ho descritto nel primo messaggio, cioè la sorta di repulsione che ho sempre avuto per la vista del glande, nel periodo adolescenziale o anche prima non ho MAI tentato di scoprirlo, perché pensavo fosse una cosa sbagliata. Esistono delle creme o olii che possano simulare, almeno parzialmente, la lubrificazione data dalla normale lubrificazione del pene in eccitazione quando è a contatto con l'ambiente vaginale lubrificato?

Ancora grazie e saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Certo; ma ora non si pasticci con olii e creme che, da questa postazione e senza aver visto nulla, noi naturalmente non possiamo consigliarle.

Risenta ora in diretta il suo urologo od andrologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dottor Beretta,

In queste settimane sono stato molto impegnato fuori città e pertanto mi farò visitare la settimana prossima da uno specialista urologo diverso dal precedente. Intanto, nell'attesa, vorrei aggiornarla sulla mia situazione e sapere semplicemente cosa ne pensa, anche se so molto bene che senza una visita diretta è molto difficile provare a fare diagnosi o dire qualcosa senza rischiare di commettere un errore.
Allora l'altro ieri, per la prima volta, ho provato davvero, con ferrea volontà, a scoprire il glande in fase di non erezione, e niente, il dolore arrivava dopo pochissimo senza vedere nemmeno l'orifizio uretrale. Non mi sono arreso, ho ammorbidito la zona dell'apertura con moltissimo sapone, e con un po' di pazienza, sono riuscito a scappellare completamente. Per un paio d'ore, sempre da flaccido, sono riuscito a farlo senza sforzi e senza avvertire alcuna tensione. Ho provato anche a lasciare il glande scoperto nelle mutande e camminare, e non ho avvertito alcun fastidio, o almeno niente di minimamente paragonabile all'ipersensibilità intollerante di cui molti pazienti appena operati con circoncisione si lamentano. Sono andato nella doccia e ci ho buttato un getto d'acqua. Diciamo che un po' di fastidio me lo ha dato, ma assolutamente niente di tragico. Allora con il pene scoperto da flaccido, ho provato a procurarmi una erezione. Circa a metà, ho sentito tirare moltissimo la parte del frenulo e allora ho desistito. In quello stato di semi erezione, malgrado non avessi alcun fastidio se non il frenulo che tirava, mi sono spaventato molto perchè non riuscivo più a ricoprire il glande e ho temuto una parafimosi. In realtà, appena passata la semi erezione, in 2 secondi sono riuscito manualmente a ricoprire il glande con il prepuzio senza alcuna fatica.
Mi sono addormentato molto contento, vedendo che per la prima volta ero riuscito da solo a scoprire completamente il glande, anche se senza erezione (e anche se la sua vista mi faceva senso). Purtroppo, la mattina dopo, sono tornato esattamente come prima, cioè con il prepuzio che a secco non mi fa scoprire nemmeno di 1 mm senza molto dolore.
Da quello che mi pare aver capito, la zona che più mi dà resistenza, anche dopo lubrificazione, è quella del frenulo; se riesco a vincere quella resistenza, il glande, almeno a riposo, si scopre bene e senza dolore o tensione. La parte più stretta del prepuzio invece, mi pare essere quella iniziale. Ripeto che durante i rapporti sessuali non protetti, mi capita spesso, anche se non sempre, che con la naturale lubrificazione vaginale, dopo qualche "colpo" e fastidi variabili, quando "esco" mi ritrovo il glande scoperto anche in erezione e senza fastidi.

Mi scusi per il messaggio così lungo, la ringrazio e le mando un cordialissimo saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Bene , comunque ora rimandiamo la decisione finale sul da farsi al suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore.

Intanto, nell'attesa della visita del suo collega, di cui non mancherò di farle sapere, lei pensa che potrebbe aver senso aprirlo più volte possibile, sempre in maniera dolce, con l'aiuto del sapone? E magari tentare di restare a glande scoperto più tempo possibile? Potrebbe, anche alla mia età, elasticizzarsi la pelle? (Per il momento, a differenza di quanto fatto da quando ho consapevolezza del mio apparato genitale, sono riuscito a lavarlo, e già questo credo sia un'ottima cosa).

Cordialmente
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Bene, non si pasticci troppo e senta ora in diretta il suo urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dottor Beretta,

riprendo questo post molto datato per dirle che alla fine mi sono sottoposto oggi ad un intervento di postectomia e allungamento del frenulo. Ogni tentativo non chirurgico non è andato a buon fine e il mio desiderio di poter portare avanti rapporti penetrativi senza fastidi o dolori ha avuto la meglio sulla mia paura di perdere l'ottimo piacere a cui ero abituato (forte paura proprio perché, in quanto demisessuale, la mia sessualità può essere soddisfatta pienamente senza quel tipo di rapporti).
Già da stasera ho pochissimo dolore. Il glande è sensibile sì, ma già quasi potrei camminarci tranquillamente negli slip senza garze. La terapia post operatoria indicata dal chirurgo è in linea con le indicazioni fornite da molti urologi su questo sito. Pur sapendo di dover aspettare almeno 3-4 settimane prima di vedere risultati significativi, sono molto positivo.
La ringrazio per aver preso in considerazione la mia domanda mesi fa: anche se non ha potuto far molto, per me è stato davvero molto importante il solo parlarne con un esperto come lei, per avere ulteriori consigli su un problema che da anni mi procurava dubbi e pensieri importanti.

Un cordiale saluto e ancora grazie dell'ottimo servizio che lei e i suoi colleghi forniscono tramite questo portale.


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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Bene.

Pensi ora a guarire e tanti auguri anche per il nuovo anno da poco iniziato.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dorror Beretta,

approfitto della sua gentilezza e disponibilità per alcune domande riguardanti il post operatorio dopo postectomia.
Sono all'ottavo giorno. Premesso che non ho avuto particolari problemi (a parte il dolore delle erezioni notturne che solo oggi ha cominciato a diminuire), il pene è ancora gonfissimo. Gonfio così tanto che non riesco a scappellare nemmeno fino ai punti (di cui i fili si incastrano nel prepuzio dandomi molto fastidio). Sia il mio urologo operatore e il mio medico di famiglia dicono che con quel gonfiore è normale, e con pazienza, una volta che si sarà sgonfiato, lo scappellamento sarà agevole (subito dopo l'operazione, con ancora l'anestesia, lo scappellamento completo era in effetti estremamente agevole).
La seconda domanda riguarda le dimensioni: prima dell'intervento avevo tra i 10 e 12 a riposo e circa 17, 17,5 in erezione totale. Adesso registro minime a riposo di 8 cm e in erezione (quando la notte mi svegliano) di non più di 13. A riposo poco mi importa a dir la verità; ma in erezione, è possibile che ciò sia causato dall'estremo gonfiore che non fa "liberare" bene il pene o devo preoccuparmi? (Questa domanda non l'ho fatta al mio urologo perché non mi ero ancora misurato).
Per il gonfiore davvero non c'è nulla che si può fare a parte il ghiaccio, come dice il mio urologo? Il mio medico di famiglia oggi mi ha prescritto una copertura antibiotica (zitromax) e il fortilase, ma anche lui dice che non devo aspettarmi miracoli.

La ringrazio, un cordiale saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

non si pasticci, segua le indicazioni datele dal suo urologo mentre non sono assolutamente comprensibili, almeno da questa postazione, le variazioni delle dimensioni del suo pene.

Ne riparli e ne discuta in diretta con il suo urologo di riferimento.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dottor Beretta,

vorrei aggiornarla sul post intervento. A 17 giorni dall'operazione, i sanguinamenti, le erezioni dolorose e l'enorme gonfiore sono ormai un semplice fastidioso ricordo da almeno 5 giorni. Il glande a riposo è coperto di circa metà e in erezione si scopre da solo che è una meraviglia. Devo dire che il chirurgo ha fatto un ottimo lavoro. I punti ci sono ancora tutti e la lunghezza del membro è tornata la stessa di prima sia a riposo che in erezione, evidentemente era un problema di gonfiore. Anche esteticamente sono molto soddisfatto pur sapendo che bisogna aspettare ancora molto tempo prima della totale stabilizzazione dei tessuti.
Vorrei farle alcune domande, domande che rivolgerò anche al mio urologo la settimana prossima durante l'ultima visita di controllo.
Riguardo alle dimensioni del membro, la lunghezza è tornata quella di prima, circa 17 cm. La circonferenza invece è leggermente e piacevolemente aumentata, da circa 13.5 a circa 14 cm. E' una possibile conseguenza dell'operazione?
Riguardo alla funzionalità, ho notato una maggiore frequenza, durezza e notevole aumento di durata delle erezioni (tutte cose che mi fanno piacere): è possibile anche questo attribuirlo alla circoncisione?
Un ultima domanda sull'uso nel sesso. Dunque l'altro ieri, in modo molto cauto, mi sono masturbato. Tutto ok. Ieri notte, con la mia compagna, in modo estremamente delicato e con lubrificazione, abbiamo provato del sesso orale. Ecco, ci sono dei punti del glande totalmente insensibili, mentre altri, se stimolati con la lingua, come le immediate vicinanze del meato uretrale e del frenulo allungato, danno una sensazione di piacere mista a fastidio. Ma più fastidioso che piacevole. Quando perderò sensibilità, quelle zone diventeranno completamente insensibili come alcune altre parti del glande, o andrà via soltanto la sensazione fastidiosa e resterà quella piacevole?

Grazie mille e scusi per il lungo messaggio.
Un cordiale saluto e buona giornata.
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