Gli 8 mm ed il 1,5 cm nei calici inferiori

Buongiorno,
ho gia scritto qua in passato per una problematica renale. Ora vi scrivo perché hanno nuovamente riscontrato dei calcoli dopo circa 10 ureteroscopie; calcoli di dimensioni variabili tra gli 8 mm ed il 1,5 cm nei calici inferiori. Posso chiedere se è sempre necessario intervenire?
All'esame urine e sangue non risulta nulla di anomalo, tranne un eccessiva presenza di Sodio (al limite massimo di 145)
Grazie per la cortese risposta
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Ovviamente per giudicare è indispensabile conoscere con precisione la strada che ha portato attraverso questi numerosissimi interventi, cosa che per noi a distanza è piuttosto difficile da ottenere. In linea di massima posiamo dire che in caso di calcoli o frammenti multipli quasi sempre l'ecografia tende a sovrastimare le dimensioni, pertanto per una corretta ed oggettiva valitazione bisogna asoociare una radiografia diretta o meglio una TAC senza mezzo di contrasto. Il sodio nel sangue non è particolarmente significativo, mentre invece certamente lo sono elevati livelli di sodio nelle urine. Come già le scrivemmo anni fa, in una situazione come la sua, una valutazione metabolica ed eventualmente nefrologica diventa imprescindibile, ovviamente oltre alla rimozione dei calcoli, per quanto possibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
innanzitutto grazie di nuovo per le indicazioni.
Si ho già prenotato un RX perché ho subito consultato l'urologo che mi segue ma non sono per nulla propensa a sostenere nuovi interventi. In passato ho avuto una serie di complicazioni renali a causa di un intervento subito in età pediatrica.
In questo periodo ho anche eseguito due analisi metaboliche entrambe con lo stesso risultato: nessun legame tra formazione dei calcoli e metabolismo. Questo a detta dei tre nefrologi che ho consultato. Io resto dubbiosa perché ritengo che una motivazione metabolica ci debba essere altrimenti non formerei cosi tanti calcoli ma non essendo un medico non saprei a chi altro rivolgermi.
Non è sicuramente il luogo opportuno ma se sapesse indicarmi un ottimo centro per lo studio della calcolosi sono disponibile ad andarci.
La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Non si stupisca, le indagini metaboliche vengono eseguite per scrupolo, ma sono quasi sempre negative, ovvero una causa metabolica evidente e precisa, che meriti un approccio terapeutico mirato, si riscontra molto raramente. Ancora una volta, noi non abbiamo elementi per giudicare la sua storia, ma certamente esistono condizioni in cui non sia posibile ottenere di più ed in assenza di sintomi o rischi imminenti di complicazioni, l'astensione possa essere una scelta proponibile.
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Utente
Utente
Va bene la ringrazio nuovamente
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno
volevo solo porre una domanda veloce.
Nella valutazione dei calcoli renali è più efficace l'ecografia o i RX?
Lo chiedo perché ad un recente esame ecografico (come su scritto) mi hanno riscontrato 4 calcoli tra 8mm ed 1,5 cm. All'esame radiografico invece è stato riscontrato solo quello di 1,5 cm
C'è una errata valutazione in uno dei due esami? Il radiologo mi ha solo detto che in RX si vedono solo i calcoli di calcio
Ho la valutazione urologica la settimana prossima
Grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Quando c'è necessità di un giudizio oggettivo ed inequivocabile è indispensabile eseguire una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. L'ecografia non è affidabile come esame unico, specie nelle situazioni complesse e spesso operatori inesperti tendono a vedere calcoli più grandi e numerosi della realtà, a volte l'esatto contrario ... A questo si può ovviare eseguendo contemporaneamente anche una radiografia diretta, a patto che si tratti di calcoli a contenuto di calcio e che l'intestino sia sufficientemente "pulito".
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Utente
Utente
Va bene la ringrazio.
Se ho ben capito quindi, nel mio caso non si può ancora dire se abbiamo 4 calcoli (come da ecografia) o solo uno (come da RX) perché quelli che qua non sono stati visti potrebbero non essere di calcio.
Il mio urologo mi ha detto che voleva una Rx e poi eventualmente una TAC successiva per escludere la presenza di infezioni.
La ringrazio di nuovo per le spiegazioni
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
I calcoli che non contengono calcio possono essere di acido urico (rarissimi nella donna) oppure di cistina, ma se così fosse, questo sarebbe già stato chiarito, vista la,sua lunga storia. Pertanto si potrà trattare verosimilmente di calcoli di ossalato o fosfato di calcio, che sono comunque visibili ad una buona radiografia. La TAC ovviamente è più definita, ma comporta l'esposizione ad una notevole quantità di raggi, pertanto va eseguita solo quando strettamente indispensabile.
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Utente
Utente
Allora deduco che la radiografia non sia stata fatta correttamente e quindi probabilmente ora l'urologo vorrà fare la TAC come mi ha già anticipato.
Non ho mai infezioni nelle vie urinarie ma un dolore penetrate all'altezza del rene
Perché i calcoli di cistina si sarebbero già dovuti riscontrare?
I miei erano risultati di calcio/fosfato
Grazie di nuovo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Inftti, i calcoli di cistina sono inequivocabili anche solo alla visone diretta o dei loro frammenti.Inoltre i cristalli di cistina si riscontrerebbero anche nel sedimento dell'esame delle urine.
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Utente
Utente
Buongiorno
la ringrazio nuovamente. L'urologo che mi segue deciderà quindi cosa fare dal momento che nelle Rx non li hanno riscontrati, probabilmente per errore.
Nel mio sedimento urinario viene spesso indicata la presenza di cristalli senza alcuna specifica definizione
La ringrazio di nuovo come sempre per la disponibilità
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Utente
Utente
Buongiorno
in attesa della visita dal mio urologo vorrei chiedervi se una continua e persistente nausea, con stitichezza e febbricola possano essere attribuiti alla presenza di calcoli renali. La sintomatologia predominante è la nausea ed i forti mal di testa, con innalzamento (di pochi decimi di grado) della temperatura.
Il medico curante ritiene che si tratti di infezione urinaria (in attesa di referto) e non mi ha quindi prescritto nulla); io non saprei assolutamente
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
I suoi sintomi sono molto vaghi.I calcoli delle vie urinarie si fanno sentire perlopiù con manifestazioni dolorose acute (colica) o più attenuate, ma sempre inequivocabilmente lateralizzate. La febbre da infezione urinaria è perlopiù elevata (es. 39 °C) e compare con brivido. Per i resto, tutto può essere, la situazione deve essere valutata attentamente in base ad elemnti di cui a distanza non si può disporre.
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Utente
Utente
Buongiorno,
in realtà ho spesso i brividi ma la febbre non supera i 38 fino ad ora; ed il dolore (molto leggero per fortuna) è solo su uno dei due reni.
Comunque in questa settimana ho appuntamento con l'urologo Era solo per essere più tranquilla
La ringrazio ancora
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Utente
Utente
Buonasera,
in attesa della visita ho ritirato l'esame urine e volevo solo chiedere una indicazione per capire se il referto è compatibile con la situazione che alcuni calcoli sono visibili in eco ma non ai RX
Le urine sembrano nella norma, c'è solo un ph urinatio uguale a 7; aspetto opalescente e presenta di sali amorfi.
C'è una distinzione tra sali e cristalli? Perché alla voce cristalli dice assenti mentre ai sali dice numerosi (++++)
Immagino non sia possibile sapere la natura di questi sali? Potrebbero essere da infezione? Anche se l'urinocultura è negativa?
La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Nelle urine a reazione alcalina (pH 7) è abbastanza comune la presenza di sedimento composto da fosfati. Chiamarli sali o cristalli è sostanzialmente indifferente. Questa situazione può dipendere da due fattori: 1) una alimentazione basata prevalentemente sui vegetali; 2) la presenza di una infezione da parte di batteri che per loro natura tendono a rendere le urine alcaline fermentando l'urea. In questi casi però ci si attenderebbe la positività dell'urocoltura. Questa è la teoria, ma quanto sia applicabile al suo caso necessita di una conoscenza di dettagli impossibile a distanza.
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Utente
Utente
Buongiorno
La ringrazio.
L urologo ha confermato una infiammazione ma senza infezione.
Non mi e' stata prescritta alcuna terapia anche se nausea febbre a 37.5 e nausea rimangono.
A questo punto spero in una spontanea regressione della sintomatologia ma mi lascia perplessa l infiammazione.si puo' davvero essere tranquilli?
Esiste qualcosa cge si ouo fare?
La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Abbia pazienza, ma la sua situazione abbastanza complessa, nella trattazione a distanza ha parecchi punti oscuri, non potendo accedere alle immagini dei suoi accertamenti ed alla documentazione dei precedenti interventi. Non possiamo quindi esprimere un giudizio circostanziato, ma solo le informazioni generiche de nostri precedenti contributi.
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Utente
Utente
Buongiorno
certo capisco perfettamente. Era solo per capire se davvero le forti infiammazioni renali possano regredire spontaneamente.
Ad ogni modo ho deciso di consultare un nuovo urologo perché alcune spiegazioni mi lasciano parecchio dubbiosa.
La ringrazio nuovamente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il termine "infiammazione renale" non ha sostanzialmente di per sè un significato così preciso, ovvero non è direttamente correlabile a particolari sintomi o segni. Ovviamente condizioni come infezione, presenza di calcoli, malformazioni ed altro può causare "infiammazione" del tessuto renale, ma la terapia deve essere diretta alla rimozione (quanto possibile) della causa scatenante. Tutto sommato, nel suo caso diremmo che solo la TAC cii potrebbe fornire altre notizie utili.
[#21]
Utente
Utente
Buongiorno
mi scuso per il ritardo nella risposta ma non ero a casa.
Inizialmente il mio urologo aveva optato per una TAC per redimere il dubbio ma poi ha deciso per il no perché ritiene che i calcoli visti in eco potrebbero non essere calcolo. e che quindi potrei avere un solo grande calcolo.
La sua linea è aspettare che la febbre torni ad essere persistente ed elevata e che mi tornino i dolori.
E' questo atteggiamento che mi ha poco convinto.
La ringrazio ancora per i suoi consigli e per le sue preziose indicazioni capendo perfettamente che a distanza è abbastanza complicato capire realmente la situazione.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Tutto sommato, attendere il peggio non ci pare un'opzione condivisibile.
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Utente
Utente
Buonasera
la ringrazio nuovamente.
Si in linea di principio non lo condivido nemmeno io.
In attesa di fissare una visita urologica un medico internista indicatomi DAK mio curante mi ha riscontrato una forte debolezza a causa della infiammazione.Questo spiegherebbe la febbricola persistente.la nausea dei giorni scorsi a suo dire era dovuta ad un passaggio di renella abbondante.
Sono abbastanza demorakizzata per questa situazione semplice ma ingarbugliata.
Grazie ancora per le utili indicazioni
[#24]
Utente
Utente
Buonasera,
scrivo nuovamente qua anche se credo di dovermi rivolgere in nefrologia ma volevo solo una indicazione.
Il nefrologo consultato per capire la formazione dei calcoli ricorrenti, mi ha diagnostica un acidosi tubulare renale. Non mi ha dato molte spiegazione tranne che tutti i sintomi tipo nausea, stanchezza, mal di testa, e stispi e calcoli sono dovuti a quelli.
In futuro pare che potrei avere una insufficienza renale perché la cura (potassio) non è sempre soddisfacente.
Volevo chiedervi se è davvero possibile che abbia questa cosa e che cure ci sono. Non sono molto tranquilla
Grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La diagnosi di acidosi tubulare è relativamente semplice, in base ad esami di urine. In linea di massima si tratta di una manifestazione spesso sospettata e molto raramente verificata. Il nefrologo sa perfettamente quali accertamenti consigliarle.
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Utente
Utente
Buongiorno,
posso chiederle cosa intende per diagnosi semplice? Che si riscontra facilmente ed è comune? No il nefrologo ha solo controllato le urine ed le analisi del sangue; oltre a chiedermi la sintomatologia. Il tutto è comunque legato ad un male assorbimento intestinale. L'unica cosa che mi preoccupava era che mi ha detto, che non nell'immediato ma in futuro potrei avere problemi di insufficienza renale. E quindi mi chiedevo se davvero non ci sono soluzioni e bisogna solo sperare che il potassio faccio effetto o se si possa intervenire prime
La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Le ribadiamo che in questi termini si tratta di un problema nefrologico, sia dal punto di vista della diagnosi che dell'eventuale supporto terapeutico. L'urologo è un chirurgo e si occupa della parte operativa, se vi è necessità. L'acidosi tubulare è relativamente rara, viene individuata attraverso opportuni esami di sangue ed urine delle 24 ore.
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Utente
Utente
Buongiorno
la ringrazio.
Si ho eseguito infatti esami sangue ed urine delle 24h sulla base delle quali mi è stata poi fatta questa diagnosi. Sapevo che era una consulenza nefrologica ma la ringrazio ancora per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
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