Una prostatite cronica abatterica comparirebbero delle alterazioni nelle urine

Gentile Dottore,
da un paio di mesi lamento un certo fastidio allo scroto. Inizialmente era una senzazione di costante scomodità, come se avessi le mutande troppo strette. Poi ho iniziato a provare dolore (non forte) quando sollevavo pesi e al termine della minzione, ovvero nel momento della contrazione finale. Lo stesso sintomo lo avvertivo durante l'eiaculazione.
Svolgo un lavoro abbastanza pesante: alzo pesi, cammino moltissimo. È una costante corsa contro il tempo, quindi sono sottoposto ad alti livelli di ansia e stress. Mi è capitato in passato di avere delle contratture muscolari, pertanto inizialmente ho pensato a un problema di quel genere. in questo caso però il fastidio non passava, così mi sono recato dal mio medico. Mi ha visitato lo scroto, ma non ha trovato niente di anomalo. Per sicurezza mi ha consogliato un ecocolordoppler scrotale. Anche in questo caso nulla di anomalo. In seguito il mio medico mi ha prescritto un antibiotico, anche perché ho iniziato ad avvertire un leggero bruciore dopo aver urinato, ragione per la quale sospettava fosse a causa di una cistite. Dopo l'antibiotico non avvertivo più il bruciore, ma tutti gli altri sintomi fra alti e bassi rimanevano. Mi sono recato da un urologo. Mi ha visitato scroto, pene, prostata (esplorazione rettale digitale) e ha preso visione dell'ecografia fatta in precedenza. Secondo lui non ho nulla che non va. Molto probabilmente non avevo nemmeno la cistite. A suo parere è un problema di carattere muscolare. Mi ha consigliato l'uso di un sospensorio quando lavoro e di non assumere farmaci. In seguito (2 settimane dopo l'antibiotico) ho anche eseguito un'analisi delle urine. Anche qui tutto normale, screening batteriologico negativo.
La situazione è migliorata molto rispetto ai primi tempi, certi giorni mi sento quasi normale, altri giorni invece il fastidio (seppur meno intenso) torna a farsi sentire, specie durante l'eiaculazione.
La mia domanda è se alla luce dei risultati delle varie visite-analisi si può possono realmente escludere problemi più seri? Se fosse una prostatite cronica abatterica comparirebbero delle alterazioni nelle urine?
La ringrazio in anticipo per il suo tempo.
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Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione 2.6k 107
Salve, ci muoviamo su un terreno paludoso e insidioso

sarebbe opportuno escludere cause infettive con spermiocoltura e tampone uretrale ( germi comuni, chlamydia, ueaplasma etc )

in un secondo tempo iniziare una cura decongestionante dedicata a una eventuale prostatite cronica abatterica

Dr. Andrea Militello.

Specialista in UROLOGIA ANDROLOGIA.

Ecografia, urodinamica

www.urologia-andrologia.net

www.andrologiamilitello.

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