Cistite emorragica: contagio o sfregamento?

Gentile Dottore,

vorrei chiedere un consulto in merito a numerosi episodi di cistite che ho avuto in questi mesi.
Con il mio attuale partner abbiamo a metà maggio il primo rapporto, non protetto per pochissimo, il giorno dopo accuso una forte cistite emorragica, curata con unidrox per tre giorni. L'attribuisco al fatto di non avere avuto rapporti sessuali a lungo. A fine luglio cominciamo a fare sesso non protetto e dopo un paio di giorni mi arriva cistite emorragica che curo con bustina di monuril stando in vacanza. Dopo 10 giorni altra cistite emorragica, sempre monuril e niente analisi perché non sto nella mia città, dopo altri 5 giorni di nuovo cistite emorragica e riprendo monuril. Dopo questi episodi ho di nuovo rapporti protetti, riprendo ad avere rapporti non protetti con il mio partner e torna la cistite emorragica. Sostanzialmente questi 4 episodi nell'arco di neanche un mese e mezzo. Per l'ultimo episodio inizialmente non prendo nulla perché il mio medico di base mi dice che per la cistite emorragica il monuril non serve ma serve, invece, un antibiotico come l'unidrox. Mi aveva anche raccomandato di cercare di resistere a fare l'urinoculura prima di prendere l'antibiotico. Quest'ultimo episodio mi è capitato purtroppo nel week end e nonostante abbia provato, mi è stato impossibile aspettare di fare l'esame e ho assunto unidrox. La mia domanda è: ho sempre saputo che la cistite non è contagiosa, ma essendo gli episodi avvenuti a ridosso di rapporti non protetti, è possibile che invece sia legato a qualcosa di contagioso? Tutti questi episodi cosi violenti possono invece semplicemnte essere episodi di cistite dovuta ai rapporti? Come mi consiglia di muovermi per evitare ulteriori episodi?
Cordiali Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La prulifloxacina (Unidrox) e la fosfomicina (Monuril) sono entrambe antibiotici, ovviamente, anche se appartenenti a famiglie diverse. Le più recenti linee guida sconsiglierebbero un uso estensivo del primo, quantomeno nelle infezioni non complicate. Non viè certamente alcun contagio, la trasmissione di batteri comuni per via sessuale dal maschio alla femmina è poco verosimile, più spesso ccade il contrario. I batteri coinvolti nelle cistiti sono di evidente origine intestinale e colonizzano in modo innocuo la superficie dell'area genitale. Il rapporto non fa che "svegliare" meccanicamente il passaggio di questi batteri per via diretta e d indiretta verso la vescica, e la via è brevissima. Verosimilmente, il rapporto senza profilattico è un poco più trumatico per attrito, quanto basta a mutare le condizioni. Insistere troppo con gli antibiotici non è mai opportuno, piuttosto sarebbe il caso i concentrare le attenzioni sull'intestino e la sua funzione. Talora può esere opportuna una valutazione gastro-enterologica o nutrizionale, poiché le intolleranze alimentari sono davvero molto frequenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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