Disfunzione erettile al momento del rapporto

Buongiorno a tutti! Sono una ragazzo di 25 anni, e ho il seguente problema: da parecchio tempo non faccio sesso (prima non avevo avuto problemi), ma da circa un mese sto frequentando una ragazza con cui ho intenzione di fare l'amore. Purtroppo al primo tentativo ho miseramente fallito poichè ho avuto un'erezione non totale, che per di più è cessata nel giro di pochi minuti, prima ancora della penetrazione. Sono stato preso da ansia, mi sono spaventato e mi sono immediatamente rivolto al mio urologo di fiducia. L'analisi organica del pene non ha evidenziato problemi, quindi il problema dev'essere psicologico. Mi ha consigliato di assumere il farmaco Ciaris, mezza pasticca due volte la settimana per un paio di mesi, finchè non riuscirò a superare definitivamente il problema. Dopo la visita mi sono sentito tranquillizzato, ho seguito la terapia da un paio di settimane, ma l'altro giorno ho avuto l'occasione di riavere rapporti con la ragazza, e ancora una volta l'erezione è stata incompleta e di brevissima durata. Questa volta anche la ragazza, che la prima volta era stata comprensiva, si è spazientita, ed io sono disperato. Mi consigliate di proseguire la terapia con fiducia, o di effettare nuovi accertamenti? vorrei precisare che nelle due settimane di trattamento finora trascorse, durante le quali per problemi di distanze non ho avuto rapporti, la funzione erettile (per esempio notturna e mattutina) mi sembrava si fosse ripristinata regolarmente. Ma appena mi sono trovato a dover fare l'amore tutto è precipiato nuovamente. Quando sto con la ragazza avverto eccitazione, il pene si gonfia ma non si irrigidisce, e la manipolazione non risolve il problema, anzi porta alla perdita perfino dell'eccitazione... vi prego aiutatemi
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Egregio signore,
il deficit erettivo può avere cause molteplici, fra cui anche psicologiche. Visto quello che scrive "finchè non mi sarò ripreso" indica la possibilità, badi bene solo la possibilità (non l' ho vista) che vi sia qualche problema psicologico alla base del suo problema. Si consiglio col medico che le ha pèrescritto la tal terapia e domandi se il suo problema è psicologico, in tal caso potrebbe utilizzare terapie di stampo psicologico, piuttosto che farmacologiche
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

la mia opinione è lievemente diversa da quella del Dottor Cavallini ( questo è il bello della valutazione medica !!)nel senso che in un caso come il suo potrebbero essere si presenti fattori, diciamo psicologici, che determinano uno stato di tensione con produzione da parte del suo organismo si notevoli quantità di sostanze "adrenergiche" che "restingono" le arterie del pene facendo fimire l'erezione appena abbozzata ma potrebbe essere presente anche una problematica venosa o,meglio, veno-occlusiva cavernosa che impedisce alle sue vene di chiudersi tanto da "trattenere" il sangue affluito all'interno dei corpi cavernosi fino a raggiungere una rigidità ed a mantenerla per tempi lunghi.
Lo specialista andrologo ha le modalità diagnostiche per precisare la diagnosi. Il ricorso al Cialis dovrebbe essere la conclusione del processo diagnostico
cari saluti

Dott. Diego Pozza
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Utente
Utente
x il Dott. Pozza

Intanto la ringrazio infinitamente per la risposta. Il mio urologo ha eseguito un'ecografia del mio pene dicene che la situazione di vene e corpi cavernosi è perfettamente normale, da qui ha stabilito che sicuramente è un problema psicologico. Quindi mi ha detto di assumere questo cialis per avere erezioni soddisfacenti in modo da superare l'ansia... io purtroppo sono un persona che va in ansia con facilità... ma, scusi l'ignoranza, andrologo e urologo non sono la stessa cosa? grazie
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Egregio signore,
In pieno accordo col dr. Pozza in ogni caso la diagnosi è stata fatta, si parla di problemi ansiosi, per cui mi permetto di rinnovare, se vuole, il mio ivito.
Andrologo e urologo sono alquanto differenti: anche in questa epoca di volontà di massificazione. vi sono andrologi di derivazione urilogica ed altri di dervazione endocrinologica. In ogni caso esistono terre di confine come il deficit erettivo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore,
se posso aggiungere anch'io un parere a quello del collega Cavallini, sulla differenza tra un andrologo ed un urologo possiamo dire che questa è dovuta soprattutto al fatto che generalmente il primo, anche quando affronta problemi nell'area uro-genitale o propriamente urologica, pensa sempre anche alle future conseguenze che possono avere le eventuali indicazioni diagnostico-terapeutiche sulla sfera sessuale e riproduttiva mentre l'urologo "vecchio stile" meno. Fortunatamente poi molti urologi oggi, come il sottoscritto, hanno anche la specialità e/o delle competenze in andrologia e succede anche viceversa.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

tenga presente che il cialis (come il Viagra e Levitra) è un potente vasodilatatore che determina un aumento di flusso arterioso all'interno dei corpi cavernosi. L'efficacia di tali prodotti e tanto più elevata quanto più le strutture arteriose presentano problematiche ( che possono iniziare anche a 20 anni)
Mi sembra un po' un controsenso stabilire che un paziente ha arterie e vene perfette e prescrivere il cialis.
Il Cialis non agisce sulla psiche ma solo sulle strutture vascolari
Se però le sembra di trarne vantaggio prosegua in tale terapia
cari saluti
[#7]
Utente
Utente
Buonasera! Intanto vorrei ringraziare tutti per i cortesi inteventi.

x Dott. Pozza
Chiedo scusa ma ora mi sento più confuso che mai e non so più che fare. Non so se fidarmi del mio urologo, nn so se fare una nuova visita presso di lui (ma costa 80 auro a volta), non so cos'altro fare...

x Dott.Beretta
Col suo intervento voleva forse dire che se utilizzassi quel cialis corro dei rischi futuri?

Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
egergio signore,
se il problema è psicologico, varrebbe la pena usare uno psicologo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Caro lettore ,
il mio intervento era finalizzato a spiegare, in linee molto generali, le differenze di stile e competenze tra un andrologo ed un urologo . Detto questo penso poi che l'indicazione data può essere una strada da seguire . Se il disturbo non si risolve bisogna eventualmente risentire sempre il suo urologo ed eventualmente con lui, se non possiede chiare competenze andrologiche, consultare un altro specialista più abituato a trattare questo tipo di tematiche.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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