Stenosi uretrale con catetere sovrapubico ed ematuria!

Buonasera,
Mi rivolgo a voi per mio padre (ha 67 anni) in quanto sono disperata, non so più cosa fare.
Tutto è iniziato il 7 Agosto quando mio padre si è accorto di non riuscire più ad urinare, dopo averlo convinto a farsi visitare al Pronto Soccorso gli trovano la vescica pienissima e, siccome non riescono a mettergli un normale catetere, anche il più piccolo, procedono con un catetere sovrapubico (penso si chiami cosi, nella pancia direttamente). Gli fanno un'ecografia e gli trovano la prostata molto molto ingrossata. Deve essere svolta quindi la seguente operazione: uretrotomia endoscopica. Purtroppo il giorno dell'operazione prefissata (dopo 4 giorni circa), non riescono nell'intervento in quanto mio padre per problemi di invalidità all'anca non riesce a divaricare le gambe, e l'ospedale non ha questo strumento: cistoscopio flessibile. Continua ad assumere un antibiotico.
Da qui inizia il più totale caos: l'ospedale lo dimette con ancora questo catetere in pancia perchè anche col catetere di dimensioni minori ancora non riescono ad entrare per altre vie. Ci rivolgiamo quindi ad un altro ospedale, dove viene visitato in maniera approssimativa e dimesso in attesa di questa visita da farsi prescrivere dal medico curante: uretrocistografia retrogada e minzionale. Il medico curante sostiene che non debba fare questa visita, ma l'operazione. Chiamiamo quindi a diversi pronto soccorso per sapere l'iter da fare per poter programmare questa operazione. Prendiamo una visita a pagamento in un altro ospedale per l'indomani, era la visita più "vicina". Durante questa visita viene invitato a rivolgersi al suo comune di residenza (è a Roma in vacanza da me) dove i tempi sono più brevi. Perfetto diciamo, se non fosse che da ieri sera mio padre lamenta bruciore alle parti intime e la sacca del catetere inizia a colorarsi di sangue. Dopo quasi una busta di "sangue" di colore vivo, ci precipitiamo al pronto soccorso dell'ultimo ospedale dove si era recato per la visita il giorno stesso. Anche qui con un'eco trovano prostata ingrossata, ma non dicono di più. Stamattina lo dimettono con visita urologica per lunedi mattina. Intanto dalla sacca continua a uscire sangue, poi no, poi torna. E la cosa capirete ci allarma abbastanza. So che non si svolgono consulti online, ma chiedo a qualcuno PER FAVORE di indirizzarmi su cosa fare. Che visite potrebbe fare per capire le cause di tutto questo in attesa dell'operazione? (che penso sia sicuro dovrà effettuare). Ora come ora potrebbe avere qualunque cosa, sono preoccupatissima e sono stanca di stare con le mani in mano ad aspettare che mio padre stia sempre peggio, che venga sballottato da ospedale e ospedale senza che nessuno indichi una via di uscita... Per favore, aiutatemi a capire cosa fare! Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Innanzi tutto la presenza di tracce di sangue nell'urina non è così preoccupante ed a fasi alterne può manifestarsi in tutti i portatori di catetere vescicale, di qualsiasi tipo. In particolare se si assumono aspirina od anticoagulanti. pertanto si tranquillizzi, questo non è il problema. Bisogna ovvviamente invitare la persona a beremolta acqua ed, in accordo con il medico curante, sospendere almeno temporaneamente eventauli farmaci che agiscono sulla coagulazione.
Per il resto, in base a quanto ci riferisce, ci pare più probabile che non vi sia una vera stenosi dell'uretra, ma l'ostacolo sia causato dalla tortuosità dell'uretra stessa, in presenza di una prostata molto ingrossata. Questo accade con una certa frequenza. E' ovvio che il primo passo sarebbe quello di inserire un catetere normale nell'uretra ed entrare in una lista d'attesa per la soluzione del problema prostatico. La variabile è quella dell'impossibilità di assumere la posizione ginecologica corretta per una endoscopia convenzionale... Oddio ... in genere con un po' di buona volontà e collaborazione ci si riesce comunque quasi sempre, ma non stiamo qui a recriminare. Pertanto, è indispensabile far riferimento ad uno specialsita o ad una struttura che disponga dello strumento flessibile, mendiante il quale quasi certamente, magari con l'aiuto di un filo guida, si potrà arrivare in vescica e contemporaneamente aver modo di valutare la prostata internamente (cosa molto importante per decidere le ulteriori indicazioni). Noi per correttezza non possiamo fornire consigli su singoli specialsiti o strutture, comprendiamo il suo disagio, ma non resta che contattare qualche nostro Collega e dimostrare di conoscere quali siano le esigenze specifiche.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta celere Dott. Piana!
Mio padre non assume medicinali se non Ciprofloxacina Accord 500mg che però non prende da due giorni... Beve almeno due litri di acqua al giorni, lo controllo io!
Sicuramente dopo la Sua risposta sono più tranquilla; quindi, se non si aspetta questo "intervento" non ci sono altre visite da effettuare per capirne le cause, ho capito bene?

La ringrazio!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Per ora quella è la priorità, poi con calma magari si vedranno di definire anche altri particolari.
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Utente
Utente
Ho capito. Il problema che mi turba è che la lista d'attesa per l'operazione sembra molto lunga (nel comune di residenza più di 150 persone e operano solo una/due volte a settimana, qui a Roma se ne parla dopo almeno due mesi)...
So che probabilmente chiedo troppo poichè per correttezza non potete fare nomi di specialisti, ma conosce qualche struttura intramoenia o privata a Roma in cui i tempi potrebbero accorciarsi?
Grazie comunque per la sua gentilezza e chiarezza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Come già le abbiamo scritto, in questa sede noi per correttezza non possiamo fornire consigli su singoli specialisti o strutture di cura. D'ogni modo, a Roma il numero di urologi è "straordinariamente" elevato quasi in modo proverbiale, non possiamo credere che sia così difficile trovare un professionista in grado di seguirvi.
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