Gonfiore e fastidio al perineo
Buongiorno,
soffro di IPB e prostatite sub-acuta dal 2012. Ho consultato molti urologi ma i miei problemi non sono mai stati risolti definitivamente. Nel corso del tempo ho anche effettuato esami colturali di urina e liquido seminale, PSA e varie ecografie sia sovrapubiche che transrettali.
ESAMI EFFETTUATI.
Eco sovrapubica: Dimensioni discretamente aumentate, margini irregolari, modesto sviluppo del lobo medio; asse trasversale 63mm; asse antero-posteriore 39mm; asse longitudinale 54mm; volume 69,7 cm3; struttura disomogenea, discreto aumento della componente fibro-calcifica specie periuretale. Reni bilateralmente nei limiti; non calcoli e/o dilatazioni evidenti. Vescica distesa a contenuto ecoprivo, pareti regolari e sbocchi liberi.
Eco transrettale: Medio discreto fap omogeneo; non aree ipo nodulari evidenti. Flogosi ventrale.
PSA: 1,180 ug/L
Urinocoltura: 1° mitto intermedio ceppo 1, Klebsiella pneumoniae numerose colonie.
Spermiocoltura: ceppo 1, Klebsiella pneumoniae numerose colonie.
Farmaci assunti: All'inizio Tamsulosina. Attualmente: Ciprofloxacina 1000 mg x 2 settimane. Norfloxacina 400 mg x 3 settimane. Silodisina, dutasteride, baclofene 25 mg, Ketoprofene supposte, Prostenil forte, Ribes Nigrum tintura madre, vari antidolorifici, insulina, Simvastatina 20 mg.
Altre patologie: Diabete tipo 1 dal 1990, scoliosi grave dal 1978, ipercolesterolemia, dermatite, parodontite, onicomicosi nel periodo caldo.
Sintomatologia: Disuria soprattutto diurna, bruciore post-minzionale, senso di calore uretrale e al perineo, eiaculazione dolorosa e fastidiosa, senso di gonfiore al perineo, fastidio al perineo durante la deambulazione, a volte urgenza minzionale, sperma di colore giallo scuro, urina maleodorante.
In merito a questi sintomi devo dire che si sono manifestati a partire da gennaio. Attualmente sono leggermente migliorati. In particolare vorrei porre l'attenzione sul gonfiore al perineo. Questo si manifesta soprattutto durante la giornata, provocando l'aggravamento della disuria e dei bruciori uretrali. Durante la notte, invece, i disturbi quasi spariscono. A volte mi alzo 1/2 volte a urinare, il flusso è regolare ed esce facilmente. Anche i fastidi, il senso di bruciore e il calore uretrale son quasi nulli. Parlando informalmente con un fisioterapista, ho saputo che potrebbero essersi infiammati i nervi e/o i muscoli che interessano quella zona. Vorrei se possibile avere conferma di questo da parte di qualche medico che possa interessarsi al mio problema. Sono abbastanza frustrato dalla ricorrenza di questi sintomi e soprattutto dal fatto che non riesco a trovare qualche specialista informato su questo argomento in grado di aiutarmi.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondermi.
Cordiali saluti.
Roberto.
soffro di IPB e prostatite sub-acuta dal 2012. Ho consultato molti urologi ma i miei problemi non sono mai stati risolti definitivamente. Nel corso del tempo ho anche effettuato esami colturali di urina e liquido seminale, PSA e varie ecografie sia sovrapubiche che transrettali.
ESAMI EFFETTUATI.
Eco sovrapubica: Dimensioni discretamente aumentate, margini irregolari, modesto sviluppo del lobo medio; asse trasversale 63mm; asse antero-posteriore 39mm; asse longitudinale 54mm; volume 69,7 cm3; struttura disomogenea, discreto aumento della componente fibro-calcifica specie periuretale. Reni bilateralmente nei limiti; non calcoli e/o dilatazioni evidenti. Vescica distesa a contenuto ecoprivo, pareti regolari e sbocchi liberi.
Eco transrettale: Medio discreto fap omogeneo; non aree ipo nodulari evidenti. Flogosi ventrale.
PSA: 1,180 ug/L
Urinocoltura: 1° mitto intermedio ceppo 1, Klebsiella pneumoniae numerose colonie.
Spermiocoltura: ceppo 1, Klebsiella pneumoniae numerose colonie.
Farmaci assunti: All'inizio Tamsulosina. Attualmente: Ciprofloxacina 1000 mg x 2 settimane. Norfloxacina 400 mg x 3 settimane. Silodisina, dutasteride, baclofene 25 mg, Ketoprofene supposte, Prostenil forte, Ribes Nigrum tintura madre, vari antidolorifici, insulina, Simvastatina 20 mg.
Altre patologie: Diabete tipo 1 dal 1990, scoliosi grave dal 1978, ipercolesterolemia, dermatite, parodontite, onicomicosi nel periodo caldo.
Sintomatologia: Disuria soprattutto diurna, bruciore post-minzionale, senso di calore uretrale e al perineo, eiaculazione dolorosa e fastidiosa, senso di gonfiore al perineo, fastidio al perineo durante la deambulazione, a volte urgenza minzionale, sperma di colore giallo scuro, urina maleodorante.
In merito a questi sintomi devo dire che si sono manifestati a partire da gennaio. Attualmente sono leggermente migliorati. In particolare vorrei porre l'attenzione sul gonfiore al perineo. Questo si manifesta soprattutto durante la giornata, provocando l'aggravamento della disuria e dei bruciori uretrali. Durante la notte, invece, i disturbi quasi spariscono. A volte mi alzo 1/2 volte a urinare, il flusso è regolare ed esce facilmente. Anche i fastidi, il senso di bruciore e il calore uretrale son quasi nulli. Parlando informalmente con un fisioterapista, ho saputo che potrebbero essersi infiammati i nervi e/o i muscoli che interessano quella zona. Vorrei se possibile avere conferma di questo da parte di qualche medico che possa interessarsi al mio problema. Sono abbastanza frustrato dalla ricorrenza di questi sintomi e soprattutto dal fatto che non riesco a trovare qualche specialista informato su questo argomento in grado di aiutarmi.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia rispondermi.
Cordiali saluti.
Roberto.
[#1]
Nel suo caso certamente la prostata abbastanza ingrossata, il diabete e l'obesità concorrono a facilitare di molto l'insorgenza di infezioni e disturbi ostruttivi alle basse vie urinarie. Se si voglio fare le cose seriamente, la situazione deve essere valutata in modo approfondito, senza lasciare spazio a dubbi e zone d'ombra nella diagnosi, pena l'impossibilità di darle dei consigli corretti e potenzialmente efficaci. A nostro pare lei dovrebbe essere sottoposto ad una valutazione endoscopica (uretro-cistoscopia) e ad una valutazione funzionale (indagine urodinamica - studio pressione/flusso). Ne parli con il suo urologo di riferimento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio Dr. Piana per la celere risposta. In effetti l'uroflussometria è un esame che vorrei fare a breve. L'indagine endoscopica mi era stata consigliata da un suo collega che aveva sospettato una possibile stenosi. Io per paura del dolore e per evitare di peggiorare il problema, ho preferito non eseguirla. Comunque, facendo un paio di ragionamenti, viene da chiedersi, se ci fosse effettivamente una stenosi, perchè i sintomi si attenuano notevolmente durante la notte? Da quanto ne so io, la stenosi dovrebbe provocare un getto ipovalido in qualsiasi periodo della giornata. Anche per quanto riguarda il gonfiore perineale, questo sparisce durante la notte. Come spiegarlo? Da ricerche da me condotte su Internet, ho dedotto che potrebbe esserci un'infiammazione del nervo pudendo. Potrebbe essere valida tale ipotesi? Inoltre ho un altro problema: nella parte superiore del glande che va da circa metà fino alla corona, la mucosa e leggermente arrossata e tutta quella zona è ricoperta da un'essudazione. E' anche sensibile e fastidiosa al tatto. Cosa potrebbe essere?
Grazie ancora per la disponibilità e la pazienza.
Grazie ancora per la disponibilità e la pazienza.
[#3]
I disturbi del nervo pudendo nella maggior parte dei casi sono caratterizzatida dolore, la compromissione della minzione è meno evidente. Ribadiamo pertanto quanto già espresso in precedenza, la vescica dei diabetici funziona male per definizione e prima di fare guai è indispensabile che ogni aspetto sia correttamente ed inequivocabilmente definito.
[#4]
Utente
Mi scusi se insisto dr Piana, ma come posso fare a sopportare l'inserimento di uno strumento endoscopico nell'uretra, se il solo passaggio dell'urina mi provoca fastidio? E poi questo esame non rischia di peggiorare l'infiammazione di cui soffro?
In merito all'essudazione sul glande, cosa può dirmi?
Grazie.
In merito all'essudazione sul glande, cosa può dirmi?
Grazie.
[#5]
Le valutazioni endoscopiche vengono sempre effettuate in anestesia, almeno nel mondo civile pertanto il dolore non è un probelma. Ci si può attendere qualche minima accentuazione dei disturbi irritativi, che si stabilizza nel giro di 24-48 ore. Per l'indagine urodinamica si parla invece dell'inserimento di un catatere sottilissimo, pertanto l'invasività è molto limitata.
[#6]
Utente
Mi spiace contraddirla ma il primario di urologia dell'ospedale della mia zona, mi ha proposto di farmi l'esame con la sola applicazione di un anestetico locale. Alla mia richiesta di farlo in anestesia, mi ha risposto contrariato che avrebbe dovuto ricoverarmi ! Mi ero rivolto a tale medico perchè mi avevano parlato bene del reparto in cui opera, ed anche per la vicinanze dell'ospedale al mio domicilio. Come posso fare, da umile paziente, a pretendere da un medico con anni di esperienza alle spalle, lo svolgimento di un esame così invasivo in anestesia?
Riguardo al problema al glande, non vuole proprio dirmi niente?
Grazie
Riguardo al problema al glande, non vuole proprio dirmi niente?
Grazie
[#7]
Nella nostra pratica, una prima endoscopia diagnostica in un caso come il suo va effettuata con molta calma, uno strumento rigido convenzionale, che permetta un'ottima visibilità. Tutto questo impone senz'altro che la persona non avverta alcun disturbo e che sia pertanto in anestesia, generale o periferica. Queste procedure vengono abitualmente eseguite in day hopital. Senz'altro anche noi eseguiamo endoscopie con lo strumento flessibile, in regime ambulatoriale e con anestesia da contatto, ma solo in condizioni standard, dove già si conosce il problema, ad esempio i controlli periodici nei tumori superficiali della vescica.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.7k visite dal 31/08/2016.
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