Psa

Egregi Dottori,

sono un uomo di 58 anni e come ogni anno da circa più di un decennio verifico il mio psa. Sono partito con livelli che oscillvano tra 1:00 e 1,25 e con una prostata di dimensioni normali per poi passare a1,45, 1,75, etc oggi nell'ultimo esame ho riscontrato un valore di 2,20 con prostata aumentata di dimensioni ma completamente asintomatica. L'anno scorso si è verificato un simile risultato ma dopo 45gg di ipertrofan il valore è sceso intorno a 1,70. E' ovvio che il risultato analitico lo discuta di volta in volta con il mio urologo il quale dopo esplorazione rettale mi tranquillizza su tutto. Ora pur avendo grande fiducia nel mio urologo mi chiedevo se questa fosse la procedura da seguire e cioè analisi annuale e visita anche in presenza di valori apparentemente crescenti oppure se sono necessari altri controlli Sono molto apprensivo e non vorrei farmi condizionare la vita dal psa tuttavia non vorrei nemmeno farmi fregare dal psa.
Nell'attesa di un vostro autorevole parere. Un grazie sincero
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Diremmo che alla luce delle più recenti linee guida internazionali nel suo caso il controllo annuale del PSA è da considerarsi fin troppo assiduo. L'urologo può insospettirsi quando la risalita dei valori è rapida (es. raddoppio in un anno), altrimenti una lenta ascesa è da considerare normale, specie se l'ingrossamento benigno è di volume consistente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore. IL controllo annuale dall'Urologo unitamente al dosaggio del psa possono prevenire o limitare al massimo le conseguenze di un tumore alla prostata? Oppure è tutto legato al caso in queste malattie così prive di sintomi evidenti?
Grazie ancora per la sua cortese risposta
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il PSA può anche essere dosato tutte le settimane (magari a proprie spese) ... l'importante è dare un senso a queste valutazioni, anche per non incidere troppo sulla spesa sanitaria globale. Certamente la valutazione urologica è assai più importante del risultato dell'esame di sangue, a meno che questo sia grossolanamente alterato. Diciamo che un risultato stabilmente al di sotto dei 2 ng/ml alla sua età, in assenza di disturbi, rende ragionevole il controllo biennale fino ai 70 anni. In seguito, almeno teoricamente, potrebbe anche essere interrotto.
Tumore alla prostata

Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.

Leggi tutto