Dolore al pene da quasi due anni

Salve,
sono un uomo di 37 anni. Un anno e mezzo fa ho cominciato ad avvertire un dolore alla base del pene e lungo tutta l'asta peniena, anche se il dolore forte è essenzialmente alla base, esattamente sopra i testicoli. Questo dolore lo provo anche attualmente; la sua particolarità è quella di essere arrivato improvvisamente, di colpo circa alle ore 20:00 del 23/12/2014 ed è stato preceduto nei giorni prima da una leggerissima sensazione di pesantezza a livello degli addominali bassi.
Tengo a precisare che da allora la minzione, l'eiaculazione e l'erezione non hanno subito alcun cambiamento rispetto alla fase pre dolore; quindi nessuna alterazione del colore di urina e sperma, ne arrossamenti o altro sul glande e nessun cambiamento di abitudini per minzioni ecc... Rimane questo dolore fisso che si accentua un po' dopo le eiaculazioni. Il picco di dolore comunque avviene quando provo una sensazione di raccapriccio in seguito alla visione di immagini o situazioni impressionanti (scene violente nei film o simili), comunque è una cosa che dura 2 secondi.

Nei mesi seguenti alla comparsa del dolore sono stato seguito dal mio medico di famiglia e dall'urologo della USL che mi ha fatto assumere come prima cosa un anti infiammatorio Flogmev per 20 giorni, ma non ha dato alcun risultato. Sono poi seguiti i seguenti controlli ed esami con i relativi esiti:

Esame ER (eseguito 2 volte): Nella norma
Esame delle urine: Nella norma
Eco apparato urinario – addome inferiore: Nella norma
Uroflussometria: Nella norma
Tampone uretrale (abbastanza doloroso nella mia condizione): presenza di Escherichia coli ed Enterococco faecalis, entrambi con carica batterica ++

Per debellare questi batteri l'urologo mi ha prescritto Ciproxin 500 per una settimana (in totale 14 capsule), ma il dolore è rimasto lo stesso. Successivamente il mio medico di famiglia mi ha prescritto Kruxade (12 compresse) per 6 giorni , ma anche questo (adesso dopo 3 settimane dalla somministrazione) non ha prodotto effetti benefici, il dolore non si è minimamente attenuato.

A questo punto il mio medico di famiglia esclude che il dolore sia dovuto ai batteri (che spero nel frattempo non ci siano più), ma pensa che sia da ricercare in altri cause ed ha azzardato una sorta di “sfogo psicosomatico” che può aver provocato questo dolore concentrato. Mi ha poi raccomandato di rivolgermi privatamente ad un urologo più autorevole.
Io comunque sto indagando anche per conto mio e per questo ho scritto in questo forum, per chiedere un parere di altri medici o se qualcuno ha mai avuto un problema come il mio.
Grazie dell'attenzione

Cordiali saluti

P.s.: Se dovesse servire, riguardo all'eventuale origine psicosomatica del dolore, soffro da 3 anni di cervicobrachialgia ad un braccio-mano ma raramente mi fa male.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Che non si tratti di un fatto infiammatorio od infettivo pare ovvio sia per l'assenza completa di disturbi associati, sia per la assai prevedibile inefficacia di terapie antibiotiche o comunque dirette all'apparato urogenitale. Sebbene la valutazione diretta sia indispesabile ed a distanza non si possano dare che informazioni o formulare semplici ipotesi, quella che pare più verosimile sia quella di un dolore cosiddetto "neuropatico" ovvero legato alla sensibilità alterata, spesso per motivi imprecisati. Talora si parla di "sindrome del nervo pudendo" ovvero di contrazioni dolorose della muscolatura del pavimento dell'addome (perinéo). Non esitono accertamenti in grado di evidenziare con chiarezza queste alterazioni, talora si valuta la colonna vertebrale e le radici nervose con una risonanza magnetica, ma si tratta di un accertamento di secondo livello che deve essere disposto dallo specialista. In queste situazioni è comune che i comuni antidolorifici a componente anti-infiammatoria siano inefficai. Si utilizzano quindi farmaci che hanno la capacità di alzare la soglia dolorosa, come antidepressivi ed altro. Queste terapie sono però di competenza dello specialsita in terapia antalgica. Il ruolo dell'urologo si limita perlopiù ad escludere che vi possano essere altre cause, in particolare quelle che meriterebbero una soluzione operativa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Salve Dr. Piana e grazie della risposta tempestiva. La sua analisi è molto esaustiva. Ne parlerò con il mio medico.
Grazie ancora e buon lavoro.