Parere medico su post intervento di Cistoprostatectomia radicale

Salve, scrivo per conto di mio padre che è ricoverato da 20 giorni in una clinica nel reparto di Lungodegenza Medica post-acuzie dopo aver subito un intervento di Cistoprostatectomia radicale.

E' stata un operazione molto invasiva. Ora i valori medici sono in risalita però la mia domanda è :

Come mai mangia poco e ogni giorno è sempre piu debole. Non riesce a camminare e a mala pena riusciamo a metterlo seduto per mangiare.

Cosa si puo fare per aiutarlo a riprendersi ?

Grazie
Thierry
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
L'intervento subito è certamente piuttosto invasivo, in particolare se è stata effettutata - come molto probabile - una derivazione urinaria utilizzando un tratto di intestino. A parte il sanguinamento chirurgico, questi pazienti hanno problemi nutritivi legati a:
- perdita di linfa, che può perdurare anche per parecchio tempo attraverso i drenaggi;
- alimentazione insufficiente, per ritardo o complicazioni nella corretta ripresa della funzione intestinale, inoltre inappetenza legata agli effetti collaterali dei farmaci;
Anche passare buona parte del tempo forzatamente a letto certamente non contribuisce, causando ipotrofia ed indebolimento muscolare. Ovviamente, ogni situazione è differente, molto dipende anche dall'età, dalle condizioni generali prima dell'intervento, dalla presenza di altri problemi di salute, eccetera.
Non vi sono provvedimenti farmacologici generalmente utili, oltre alla correzione ed all'eventuale compenso dei parametri desumibili dagli esami di sangue (es. anemia, variazioni degli elettroliti, eccetera). Di estrema importanza è invece curare l'aspetto nutrizionale, sia per bocca che per via parenterale, se ancora necessario. Ovviamente non si considera la quantità, quanto piuttosto la qualità degli alimenti. Di pari importanza è la riabilitazione fisica, graduale ma assidua, cercando di mantenere la persona fuori del letto per il maggior tempo possibile.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Salve

Seguirò i suoi consigli.

Ultima domanda: L'emoglobina a 10, è OK ?

Grazie
Thierry
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Una lieve anemia, ma comunque assolutamente compatibile con la situazione. Ovviamente non sono più necessarie trasfusioni. I provvedimenti di cui abbiamo parlato, almeno fin quando la persona sarà ricoverata, devono essere gestiti dalla struttura con criteri specialistici . Tutti i grandi ospedali dovrebebro avere un servizio sia di dietologia che di fisioterapia.
[#4]
Utente
Utente
Grazie 1001
Thierry
[#5]
Utente
Utente
Salve,
Ieri , il fisioterapista ha visitato mia padre visto che 2 giorni fà ha provato a camminare ma è caduto.
Secondo quanto dice il fisioterapista, il tono muscolare è ok e non gli manca la forza di volontà ma gli manca l'energia nel corpo. Non sà a cosa sia dovuto e ci ha detto di rivolgersi ai medici. I medici ci dicono che i valori sono nella norma .

Domande:
1- Ci potrebbe essere la possibilità che non gli siano stati fatti dopo gli esami necessari?
2- Forse deve seguire una dieta alimentare particolare?

C'è anche un altro problema che non si riesce a risolvere da quando è stato operato il 30 giugno 2016.

Ha un forte dolore all'ano quando defeca. Ci è stato consigliato di applicare la pasta di Offmann Sella e la crema Anonet Plus,
pero il dolore si ripresenta ogni volta che defeca.

Cosa mi consiglia di provare per aiutarlo a non soffrire cosi tanto?

Grazie e buona giornata
Thierry
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come può ben immaginare, è molto difficile interpretare a distanza questa situazione, poiché sono moltissime le variabili che sarebbe necessario conoscere per esprimere un giudizio. Il decadimento fisico in queste situazioni il più delle volte non è legato alla malattia tumorale, ma all'impatto notevolissimo dell'intervento su un fisico evidentemente già in condizioni non buone. Dal punto di vista degli esami generali, abbastanza rilevante è il dosaggio delle proteine totali e dell'albumina nel sangue, questo sono un po' lo specchio dello stato di nutrizione. Sono comunque esami molto comuni e quasi certamente sono stati eseguiti. Come abbiamo già detto, l'alimentazione è essenziale e non può essere lasciata all'appetito (perlopiù scarso) che hanno questi pazienti. Bisogna sceglliere gli alimenti ed intervenire con integratori, cose che devono ovviamente essere coordinate da uno specilasita dietologo. Per quanta il dolore all'ano, assai probabilmente è anch'esso legato all'intervento, che influisce parecchio sull'innervazione del basso addome. Immaginimo che siano già stati fatti gli accertamenti di base per vedere che la stabilizzazione chirurgica stia progredendo normalmente (es. ecografia).
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