Orchiepididimite in fase di parziale recesso
Buonasera Signori,
a seguito di alcuni disturbi nella zona destra dello scroto (si trattava più di fastidi con alcuni dolorini nella zona dell'inguine), mi sono recato da un medico di base il quale, dopo aver palpato la zona, ha diagnosticato un caso di "leggera orchite", prescrivendomi degli antibiotici da prendere per 10 gg. (Tavanic 500mg per os 1 compressa al dì e topster in supposte 1 al dì prima di coricarsi) e di ritornare ad un centro specialistico a Rocca di Neto (per motivi di lavoro sono a Crotone) per un controllo post cura con ecografia. Il medico che ha effettuato il controllo ha rilasciato la seguente diagnosi: Orchiepididimite destra in attuale parziale remissione con cura antibiotica, addome trattabile, non dolente alla palpazione. Logge renali nella norma, manovra del giordano negativa bilateralmente, genitali esterni normoconformati per età. Ecografia scrotale: testicoli in sede, a normale morfologia ed ecostruttura, volumetria nella norma, epididimi nella norma, assenti segni di idrocele bileteralmente, segni di ipervascolarizzazione del didimo di destra. Mi ha dunque consigliato di assumere unicamente tavanic 500 mg per altri 5 gg e di effettuare rivalutazione ad 1 mese con esame urine, urinocoltura e spermiocultura. Ora i miei dubbi sono questi: subito successivamente alla cura antibiotica ho avuto un netto miglioramento. Ora però sto riaccusando nuovamente fastidio. È normale? In quanto tempo si presume che lo sfiammo passi del tutto? Solo questo signori. Premetto che sono alquanto suscettibile in quanto non mi era mai capitato in precedenza ( e si.. anche preoccupato). Cosa mi consigliereste per ridurre l'infiammazione? Vi ringrazio per la cortese attenzione.
P.s. il sistema ha invertito il mio peso-altezza.. dunque quella corretta è altezza:175 cm e peso 65 kg.
a seguito di alcuni disturbi nella zona destra dello scroto (si trattava più di fastidi con alcuni dolorini nella zona dell'inguine), mi sono recato da un medico di base il quale, dopo aver palpato la zona, ha diagnosticato un caso di "leggera orchite", prescrivendomi degli antibiotici da prendere per 10 gg. (Tavanic 500mg per os 1 compressa al dì e topster in supposte 1 al dì prima di coricarsi) e di ritornare ad un centro specialistico a Rocca di Neto (per motivi di lavoro sono a Crotone) per un controllo post cura con ecografia. Il medico che ha effettuato il controllo ha rilasciato la seguente diagnosi: Orchiepididimite destra in attuale parziale remissione con cura antibiotica, addome trattabile, non dolente alla palpazione. Logge renali nella norma, manovra del giordano negativa bilateralmente, genitali esterni normoconformati per età. Ecografia scrotale: testicoli in sede, a normale morfologia ed ecostruttura, volumetria nella norma, epididimi nella norma, assenti segni di idrocele bileteralmente, segni di ipervascolarizzazione del didimo di destra. Mi ha dunque consigliato di assumere unicamente tavanic 500 mg per altri 5 gg e di effettuare rivalutazione ad 1 mese con esame urine, urinocoltura e spermiocultura. Ora i miei dubbi sono questi: subito successivamente alla cura antibiotica ho avuto un netto miglioramento. Ora però sto riaccusando nuovamente fastidio. È normale? In quanto tempo si presume che lo sfiammo passi del tutto? Solo questo signori. Premetto che sono alquanto suscettibile in quanto non mi era mai capitato in precedenza ( e si.. anche preoccupato). Cosa mi consigliereste per ridurre l'infiammazione? Vi ringrazio per la cortese attenzione.
P.s. il sistema ha invertito il mio peso-altezza.. dunque quella corretta è altezza:175 cm e peso 65 kg.
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In effetti l'esito dell'ecografia non pare molto congruente con la diagnosi in base alla quale è stata instaurata la terapia, ovvero ci si sarebbe aspttato di rilevare qualcosi di ben più signi ficativo di semplici "segni di ipervascolarizzazione del didimo di destra". Questo ci fa presupporre che forse ci sia anche qualcos'altro alla base dei suoi disturbi, con cause non propriamente infettive od infiammatorie. Nulla di pericoloso, che sarebbe stato individuato dall'ecografia, ma alla sua giovane età ad esempio sono molto comuni le condizioni di eccessiva mobilità del testicolo, con tendenza alla sub-torsione. Riteniamo pertanto che si possa magari proseguire con una terapia antidolorifica per qualche tempo, ma la situazione meriti di essere rivalutata direttamente con calma ed attenzione da un nostro Collega specialiista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Per motivi di sicurezza noi non possiamo ricevere documenti di alcun tipo per via informatica. Tenga comunque presente che le immagini che vengono allegate al referto dell'ecografia hanno un significato esclusivamente documentale (ovvero che l'ecografia è stata eseguita) poiché su di esse si può "leggere" od inyerpretare molto poco. L'ecografia è infatti un esame tipicamente "dinamico" che deve essere può essere interpretato solo da chi la sta eseguendo in quel momento. Proprio per questo motivo, è a nostro parere molto importante che le ecografie "diagnostiche" vengano sempre eseguite dai radiologi, ovvero gli unici professionisti titolati ad eseguire esami di diagnostica per immagini. L'urologo utilizza l'ecografia perlopiù solo a scopi operativi, legati all'esecuzione di particolari procedure sugli organi genitali ed urinari.
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Utente
Certo dottore capisco perfettamente.. in ogni caso le ripeto.. il collega urologo che ha effettuato la visita, mi ha praticato la visita con palpazione e l'ecografia non rilevando anomalie particolari (eccetto l'ipervascolarizzazione).. in ogni caso farò gli esami di urinocoltura ecc. E vedrò di sentire magari "piu campane".. la ringrazio anticipatamente per la disponibilità
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Utente
Ho sentito il mio medico di base e mi ha ipotizzato che forse l'antibiotico potrebbe non esser stato molto efficace. Mi ha consigliato di fare si gli esami prescritti (urinocoltura, spermiocoltura ecc.) e di far allegare a questi un antibiogramma. Ha inoltre escluso la torsione (il mio medico non è specializzato in urologia, ma confida nel referto allegato all'ecografia), pensando che un'eventuale anomalia di quel tipo sarebbe stata individuata dall'esame stesso del collega urologo che mi ha visitato. La mia domanda era questa. Solitamente è sufficiente l'ecografia per individuare una torsione/sub-torsione o sono necessari altri esami o accertamenti?
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Certo non di torsione si tratta, che è un evento acuto ed accompagnato da sintomi inquivocabili, quanto piuttosto da iper-molbilità esticolare, con esito in episodi transitori di subtorsione. Queste condizioninon vengono identificate da alcun accertamento e sono unicamente individuate dalla sensibilità dello specialsita che esgue una visita scrupolosa.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.5k visite dal 10/08/2016.
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