Tumore prostatico
Buonasera,
siamo in una fase di diagnosi di un tumore prostatico nei confronti di mio padre 76 anni. Dall'analisi del PSA è emerso un valore di 500 e questo mi ha subito allarmato.
Il tutti nasce da dei dolori a camminare molto intensi che non permettono la marcia continua ma imponogono delle soste dopo ca 100 mt.
I medici sospettano delle metastasi ossee.
Seguirà scintigrafia e TAC nonchè biopsia della prostata.
Ora mi rendo conto che sia difficile se non impossibile definire una diagnosi ma vorrei sapere , statisticamente, quali aspettative di vita possiamo considerare con una quadro più o meno definito.
Grazie fin d'ora per l'aiuto
siamo in una fase di diagnosi di un tumore prostatico nei confronti di mio padre 76 anni. Dall'analisi del PSA è emerso un valore di 500 e questo mi ha subito allarmato.
Il tutti nasce da dei dolori a camminare molto intensi che non permettono la marcia continua ma imponogono delle soste dopo ca 100 mt.
I medici sospettano delle metastasi ossee.
Seguirà scintigrafia e TAC nonchè biopsia della prostata.
Ora mi rendo conto che sia difficile se non impossibile definire una diagnosi ma vorrei sapere , statisticamente, quali aspettative di vita possiamo considerare con una quadro più o meno definito.
Grazie fin d'ora per l'aiuto
[#1]
G.le utente
Tutto dipende dala risposta di TC e della scontigrafia. Importante sarà anche il risultato della biopsia. Con tali elementi, suo padre sarà avviato ad una terapia ormonale e/o chemioterapia. Sarà importante vedere come risponde alla terapia. Mi faccia sapere. A presto
Tutto dipende dala risposta di TC e della scontigrafia. Importante sarà anche il risultato della biopsia. Con tali elementi, suo padre sarà avviato ad una terapia ormonale e/o chemioterapia. Sarà importante vedere come risponde alla terapia. Mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#2]
Il valore altissimo del PSA(500) e la sintomatologia ossea sicuramente depongono per un alto rischio di malattia non più confinata alla prostata ma estesa al di fuori dell'organo e ad altri distretti come lo scheletro. Esami strumentali e biopsia potranno confermare e/o aiuteranno nell'Inter diagnostico-terapeutico che potrà prevedere terapia medica da subito come indicato sopra ed eventuale terapia locale come radioterapia(siti sintomatici o a rischio infiltrazione/compressione/frattura). Tutto dipende dallo stadio e dalla sintomatologia.
Si rivolga oltre che all'urologo anche ad un oncologo medico o Radioterapista per il seguito che potrà prevedere un approccio multidisciplinare oncologico.
Cordiali saluti
Si rivolga oltre che all'urologo anche ad un oncologo medico o Radioterapista per il seguito che potrà prevedere un approccio multidisciplinare oncologico.
Cordiali saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#3]
Utente
Dapprima vi ringrazio. Sono consapevole di quanto stia accadendo ora mi si presenta un problema più che altro organizzativo logistico non vivendo nella stessa città.
Peraltro in caso di prognosi secondo voi siamo in una condizione di mesi ?
Questa situazione penso porterà a non auto sufficienza , quali sono le azioni o i"paracadute" che il SSN offre in questi casi.
Grazie.
SC
Peraltro in caso di prognosi secondo voi siamo in una condizione di mesi ?
Questa situazione penso porterà a non auto sufficienza , quali sono le azioni o i"paracadute" che il SSN offre in questi casi.
Grazie.
SC
[#4]
La prognosi si basa su stato generale del paziente, stadiazione e caratteristiche istologiche della malattia. Senza avere queste informazioni è difficile fare ipotesi prognostiche. È necessario che si affidi ad un team di medici urologi e oncologi che la possano seguire e programmare un percorso di terapia in base alla stadiazione della malattia. Mi faccia sapere. A presto
[#5]
Utente
Ritiro oggi referto di Scintigrafia ossea :
Si evidenziano patologici accumulidel radioindicatore in corrispondenza di alcune vertebre dorso-lombari ( verosimilmente D9, D10, l'emisoma sinistro di L1 ed il corpo vertebrale di L2 dove si rileva un parziale cedimento della limitante superiore ), del sacro, del'ala iliaca destra in prossimità della sincondrosi sacro-iliaca, della regione acetabolare superiore di sinistra, del pube omolatelare ; in tale sedi, alla TC coregistrata, si osservano aree irregolarmente osteoaddensanti..
l'ipercaptazione presente a livello del restante rachide e di alcune delle principali articolazioni ( si segnalano in particolare le acromion-clavelari, le scapolo-omerali e le coxo-femorali ) è verosimilmente attribuibile a patologia osteoarticolare degenerativa.
CONCLUSIONI :
Rimaneggiamento osseo, di sospetta natura secondaria oncologicca, a livello dei somi vertebrali sopra descritti, del sacro e del bacino.
Il quadro mi sembra pessimo. Ora secondo voi è trattabile uno stato dell'arte simile oppure siamo in uno stato terminale.
Qualora sia lo stato terminale, visto che mio padre vive solo, cosa posso fare per almeno mettere in sicurezza la persona.
Esistono ricoveri di lunga durata ed in quali strutture ma sopratutto con quali costi.
Grazie fin d'ora a chi mi saprà rispondere.
Saluti
Si evidenziano patologici accumulidel radioindicatore in corrispondenza di alcune vertebre dorso-lombari ( verosimilmente D9, D10, l'emisoma sinistro di L1 ed il corpo vertebrale di L2 dove si rileva un parziale cedimento della limitante superiore ), del sacro, del'ala iliaca destra in prossimità della sincondrosi sacro-iliaca, della regione acetabolare superiore di sinistra, del pube omolatelare ; in tale sedi, alla TC coregistrata, si osservano aree irregolarmente osteoaddensanti..
l'ipercaptazione presente a livello del restante rachide e di alcune delle principali articolazioni ( si segnalano in particolare le acromion-clavelari, le scapolo-omerali e le coxo-femorali ) è verosimilmente attribuibile a patologia osteoarticolare degenerativa.
CONCLUSIONI :
Rimaneggiamento osseo, di sospetta natura secondaria oncologicca, a livello dei somi vertebrali sopra descritti, del sacro e del bacino.
Il quadro mi sembra pessimo. Ora secondo voi è trattabile uno stato dell'arte simile oppure siamo in uno stato terminale.
Qualora sia lo stato terminale, visto che mio padre vive solo, cosa posso fare per almeno mettere in sicurezza la persona.
Esistono ricoveri di lunga durata ed in quali strutture ma sopratutto con quali costi.
Grazie fin d'ora a chi mi saprà rispondere.
Saluti
[#6]
Suo padre si deve affidare ad un team di oncologia medica che sicuramente imposterá una terapia ormonale e/o chemioterapica accompagnata da una terapia con bifosfonati ed una terapia per il dolore. Tutto questo naturalmente in rapporto all'età di suo padre e alle sue condizioni generali. Si dovrà valutare bene in un team multidisciplinare con ortopedico e radioterapista la possibilità di stabilizzare bene i corpi vertebrali ove questi manifestino un reale rischio di cedimento. In seguito si valuterà come risponde alla terapia impostata e i possibili miglioramenti delle lesioni ossee. Mi faccia sapere. A presto
[#8]
Sicuramente il quadro è quello di una malattia tumorale avanzata in stadio metastatico. Dunque non si potrà guarire ma si potrà cercare di aumentare la sopravvivenza, eliminare il dolore e le eventuali complicazioni ossee. Le cure saranno decise dal team multidisciplinare che si occuperà di suo padre. Se suo padre potrà vivere da solo, dipende dalle condizioni generali di suo padre e dalla terapia che verrà intrapresa. Il consulto è bene farlo il prima possibile. Mi faccia sapere. A presto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.7k visite dal 05/08/2016.
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