Cistite recidivante e uso di D-mannosio
Gentili Dottori, buonasera.
Sono una studentessa di Medicina e ricorro a voi per un consulto circa un problema di cistite recidivante che mi tormenta da 2 mesi, da quando è iniziato lo stress di preparazione di Anatomia Patologica.
Dopo un trattamento con Levoxacin 500 mg per 5 giorni che non è servito praticamente a niente poiché il batterio gli era resistente, ho eseguito esame urine con risultato di positività per Escherichia Coli (con carica batterica di 1 milione UFC) che ho trattato per un'altra settimana con Clavulin 1000 mg.
Nonostante la sensibilità del patogeno per l'antibiotico, continuavo ad avere le manifestazioni tipiche della cistite: disuria, pollachiuria, dolore sovrapubico, tenesmo vescicale e bruciore a livello uretrale.
Ho quindi rifatto l'esame delle urine e questa volta è risultata positività per Klebsiella Pneumoniae, sempre con carica batterica di 1 milione UFC, che ho trattato con Ciproxin 500 mg, ma sul finire del 4° giorno (di 7 gg) di terapia, ho ricominciato ad avvertire violento dolore a livello vescicale e pelvico con senso di incompleto svuotamento vescicale e tutti i sintomi sopra citati.
Ora, considerato che 1)sto assumendo anche i fermenti lattici Yovis per riparare i danni intestinali delle cure antibiotiche, 2)che ho fatto anche un eco pelvi dalla quale è risultata assoluta normalità sia di utero che di vescica, 3)che sto prendendo Cisdol, un integratore a base di uva ursina e mirtillo rosso, echinacea e ortosifon e che 4)da quando ho smesso il terzo antibiotico sono talmente disperata da aver cominciato ad effettuare l'igiene intima anche con Euclorina (perché sono quasi sicura che pure il terzo esame colturale delle urine risulterà positivo dati i sintomi, e almeno così abbasso un po' la carica batterica perineale)... considerato tutto questo, cosa dovrei fare di più, alla quasi 3° infezione consecutiva? Come ne esco fuori?
Posso far uso di D-mannosio? Se sì, quale marca e posologia? Ho letto tante cose su internet, ma dato che di trial clinici non ne ho trovati in proposito non so se fidarmi...
In attesa di una vostra risposta, vi auguro una lieta serata.
Sono una studentessa di Medicina e ricorro a voi per un consulto circa un problema di cistite recidivante che mi tormenta da 2 mesi, da quando è iniziato lo stress di preparazione di Anatomia Patologica.
Dopo un trattamento con Levoxacin 500 mg per 5 giorni che non è servito praticamente a niente poiché il batterio gli era resistente, ho eseguito esame urine con risultato di positività per Escherichia Coli (con carica batterica di 1 milione UFC) che ho trattato per un'altra settimana con Clavulin 1000 mg.
Nonostante la sensibilità del patogeno per l'antibiotico, continuavo ad avere le manifestazioni tipiche della cistite: disuria, pollachiuria, dolore sovrapubico, tenesmo vescicale e bruciore a livello uretrale.
Ho quindi rifatto l'esame delle urine e questa volta è risultata positività per Klebsiella Pneumoniae, sempre con carica batterica di 1 milione UFC, che ho trattato con Ciproxin 500 mg, ma sul finire del 4° giorno (di 7 gg) di terapia, ho ricominciato ad avvertire violento dolore a livello vescicale e pelvico con senso di incompleto svuotamento vescicale e tutti i sintomi sopra citati.
Ora, considerato che 1)sto assumendo anche i fermenti lattici Yovis per riparare i danni intestinali delle cure antibiotiche, 2)che ho fatto anche un eco pelvi dalla quale è risultata assoluta normalità sia di utero che di vescica, 3)che sto prendendo Cisdol, un integratore a base di uva ursina e mirtillo rosso, echinacea e ortosifon e che 4)da quando ho smesso il terzo antibiotico sono talmente disperata da aver cominciato ad effettuare l'igiene intima anche con Euclorina (perché sono quasi sicura che pure il terzo esame colturale delle urine risulterà positivo dati i sintomi, e almeno così abbasso un po' la carica batterica perineale)... considerato tutto questo, cosa dovrei fare di più, alla quasi 3° infezione consecutiva? Come ne esco fuori?
Posso far uso di D-mannosio? Se sì, quale marca e posologia? Ho letto tante cose su internet, ma dato che di trial clinici non ne ho trovati in proposito non so se fidarmi...
In attesa di una vostra risposta, vi auguro una lieta serata.
[#1]
G.le utente
Tali infezioni recidivanti spesso non sono di semplice risoluzione e ci vuole un pó di tempo per debellare.
Inutile dirle che deve bere molta acqua, penso lo sappia. ..Corretto assumere probiotici e regolarizzare l'intestino ( frutta, verdure, scorie, yogourt...). Se è stitica, è importante assumere integratori di fibre o altre per facilitare l'evacuazione.
Il d-mannosio, cranberry, metionina possono essere utilizzati. Esistono integratori in farmacia che può acquistare senza ricetta. Non ci sono evidenze scientifiche schiaccianti ma sono comunque utili per ridurre le recidive.
Negli ultimi anni ha preso campo un farmaco ( per os o endovescicale) che aiuta a ricostituire l'epitelio vescicale la cui alterazione sembra implicata nel favorire queste infezioni ricorrenti.
Capisce che è una terapia che non prevede solo gli antibiotici che a volte fanno peggio che meglio.
Senza contare che è importante che la flora vaginale sia equilibrata e ci sia un coretto pH ( esistono probiotici vaginali) e che il suo partner sia libero da infezioni urinarie e delle vie seminali.
Elimini inoltre thé e caffè al momento...
Mi faccia sapere. A presto
Tali infezioni recidivanti spesso non sono di semplice risoluzione e ci vuole un pó di tempo per debellare.
Inutile dirle che deve bere molta acqua, penso lo sappia. ..Corretto assumere probiotici e regolarizzare l'intestino ( frutta, verdure, scorie, yogourt...). Se è stitica, è importante assumere integratori di fibre o altre per facilitare l'evacuazione.
Il d-mannosio, cranberry, metionina possono essere utilizzati. Esistono integratori in farmacia che può acquistare senza ricetta. Non ci sono evidenze scientifiche schiaccianti ma sono comunque utili per ridurre le recidive.
Negli ultimi anni ha preso campo un farmaco ( per os o endovescicale) che aiuta a ricostituire l'epitelio vescicale la cui alterazione sembra implicata nel favorire queste infezioni ricorrenti.
Capisce che è una terapia che non prevede solo gli antibiotici che a volte fanno peggio che meglio.
Senza contare che è importante che la flora vaginale sia equilibrata e ci sia un coretto pH ( esistono probiotici vaginali) e che il suo partner sia libero da infezioni urinarie e delle vie seminali.
Elimini inoltre thé e caffè al momento...
Mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.5k visite dal 05/08/2016.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.