Prostata: altro consulto? operazione si o no?
Salve gentili Medici
io davvero sono a chiedervi un consiglio su cosa devo fare, perchè oltre ai problemi che questa prostata ingrandita mi dà, che è più o meno il doppio del normale (problemi fisici, psichici, comportametali etc), io non so più cosa devo fare. Al controllo recente che seguiva la visita urologica, il mio urologo mi ha detto che la vescica era vuotata bene (nell'attesa ero andato in bagno), poi mi ha confermato il teraprost (1/2 5 mg due volte al dì) e l'avodart (è relativo a due mesi di assunzione). Mi sembra di capire che a suo avviso la cosa fondamentale sia questa, dello svuotamento, poi il resto non so. Alla mia domanda, dottore, ma non sarà il caso di prendere in esame un interventino chirurgico? lui è sobbalzato di scatto e mi ha detto "ma non ci pensare neanche per idea!" Ora io qui non lo so, non è che non mi fido di lui in quanto ha un buon nome, mi conosce, però non capisco cosa si deve aspettare, forse mi avrà detto così per l'età? ho 49 anni e per il resto sono a posto, anche giovanile. Non lo so, se devo vivere in questa condizioni ancora per qualche anno, va bene (insomma..), basta che qualcuno me lo dica chiaramente; il mio terrore è quello che non intervenendo la situazione degli organi urinari peggiori sensibilmente, e sapendo di non aver fatto il possibile a suo tempo, questo non potrei proprio perdonarmelo. Perchè con questi farmaci non è che le patologie, cioè i problemi sono risolti; e allora se non bastano i farmaci, io non capisco....qui spesso c'è il ritardo dell'inizio minzione, tanto che a volte vado in bagno ma non so neppure come riuscirò a urinare (fortuna non spessissimo), il flusso è quello che è, debole, e poi da oltre un anno c'è pure lo sgocciolamento post-minzionale, che negli anni passati non l'ho mai avuto. Essenzialmente sono a chiedervi questo, oltre all'idea di intervento. Avevo pure pensato di sentire il parere cioè farmi visitare anche da un altro urologo, ma se poi questo mi da indicazioni diverse, io a chi dò retta?? e se mi cambia la cura, poi cosa faccio? e come potrò tornare dal mio urologo che mi conosce da qualche anno? voglio raccontarvi cosa è successo a mio fratello più grande. Egli un 7 - 8 anni fa, aveva circa 45 anni, per un problema con la vescica (lui dice tubicini, svuotamento, non so nei particolari) non di prostata che l'ha normalissima beato lui, andò da un urologo che gli disse che era da operare quanto prima, il secondo operare ma in là tipo dopo un 15 anni e allora consultò un terzo specialista per capire chi dei due aveva ragione, e questo sapete cosa gli disse? niente operazione ma solo farmaci, perchè ok operazione ma se per caso non viene bene tu giri a vita col sacchettino delle urine. E da allora sta prendendo il Bradif e si ritiene soddisfatto, beato lui! quindi mi immagino la confusione che io avrei a seguito di consulti troppo discordanti (come possono essere così diversi, non capisco...)
Vi ringrazio tantissimo pe rl'attenzione.
io davvero sono a chiedervi un consiglio su cosa devo fare, perchè oltre ai problemi che questa prostata ingrandita mi dà, che è più o meno il doppio del normale (problemi fisici, psichici, comportametali etc), io non so più cosa devo fare. Al controllo recente che seguiva la visita urologica, il mio urologo mi ha detto che la vescica era vuotata bene (nell'attesa ero andato in bagno), poi mi ha confermato il teraprost (1/2 5 mg due volte al dì) e l'avodart (è relativo a due mesi di assunzione). Mi sembra di capire che a suo avviso la cosa fondamentale sia questa, dello svuotamento, poi il resto non so. Alla mia domanda, dottore, ma non sarà il caso di prendere in esame un interventino chirurgico? lui è sobbalzato di scatto e mi ha detto "ma non ci pensare neanche per idea!" Ora io qui non lo so, non è che non mi fido di lui in quanto ha un buon nome, mi conosce, però non capisco cosa si deve aspettare, forse mi avrà detto così per l'età? ho 49 anni e per il resto sono a posto, anche giovanile. Non lo so, se devo vivere in questa condizioni ancora per qualche anno, va bene (insomma..), basta che qualcuno me lo dica chiaramente; il mio terrore è quello che non intervenendo la situazione degli organi urinari peggiori sensibilmente, e sapendo di non aver fatto il possibile a suo tempo, questo non potrei proprio perdonarmelo. Perchè con questi farmaci non è che le patologie, cioè i problemi sono risolti; e allora se non bastano i farmaci, io non capisco....qui spesso c'è il ritardo dell'inizio minzione, tanto che a volte vado in bagno ma non so neppure come riuscirò a urinare (fortuna non spessissimo), il flusso è quello che è, debole, e poi da oltre un anno c'è pure lo sgocciolamento post-minzionale, che negli anni passati non l'ho mai avuto. Essenzialmente sono a chiedervi questo, oltre all'idea di intervento. Avevo pure pensato di sentire il parere cioè farmi visitare anche da un altro urologo, ma se poi questo mi da indicazioni diverse, io a chi dò retta?? e se mi cambia la cura, poi cosa faccio? e come potrò tornare dal mio urologo che mi conosce da qualche anno? voglio raccontarvi cosa è successo a mio fratello più grande. Egli un 7 - 8 anni fa, aveva circa 45 anni, per un problema con la vescica (lui dice tubicini, svuotamento, non so nei particolari) non di prostata che l'ha normalissima beato lui, andò da un urologo che gli disse che era da operare quanto prima, il secondo operare ma in là tipo dopo un 15 anni e allora consultò un terzo specialista per capire chi dei due aveva ragione, e questo sapete cosa gli disse? niente operazione ma solo farmaci, perchè ok operazione ma se per caso non viene bene tu giri a vita col sacchettino delle urine. E da allora sta prendendo il Bradif e si ritiene soddisfatto, beato lui! quindi mi immagino la confusione che io avrei a seguito di consulti troppo discordanti (come possono essere così diversi, non capisco...)
Vi ringrazio tantissimo pe rl'attenzione.
[#1]
caro utente il trattamento dell' iperplasia prostatica sintomatotica segue degli schemi terapeutici ben precisi, in primo luogo si procede con la terapia medica, poi se questa non da i risultati e la quelità di vita del paziente non migliora allora si può pensare ad un intervento chirugico disostruttivo.
Nel suo caso specifico però non le posso dire senza una visita cosa fare
Nel suo caso specifico però non le posso dire senza una visita cosa fare
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Utente
Gentilissimi Medici, Vi ringrazio davvero per le pronte risposte, che solo ora ho letto. Tra neanche due settimane terminerò questa cura "breve" con l'Avodart, poi telefonerò all'urologo per vedere il dà farsi, e davvero attentamente valuterò quanto mi è stato qui consigliato. Un cordiale saluto
[#5]
caro lettore,
ad un paziente di 49 anni con disturbi minzionali terrei lo stesso atteggiamento del suo specialista: terapia medica per avere una minzione accettabile anche fino a 100 anni.
Se nonostante la terapia medica la minzione altera la vita di relazione o diventa "insopportabile" oppure se compaiono le complicanze di una ostruzione prostatica ( ai reni, vescica...) allora si dovrebbe prendere in esame una disostruzione chirurgica ( turp, laser,gyrus, chirurgia...)
Non si ponga troppe domande ! Eventualmente, come già consigliato dal dottor Picinotti, una seconda opinione può essere utile
cari saluti
ad un paziente di 49 anni con disturbi minzionali terrei lo stesso atteggiamento del suo specialista: terapia medica per avere una minzione accettabile anche fino a 100 anni.
Se nonostante la terapia medica la minzione altera la vita di relazione o diventa "insopportabile" oppure se compaiono le complicanze di una ostruzione prostatica ( ai reni, vescica...) allora si dovrebbe prendere in esame una disostruzione chirurgica ( turp, laser,gyrus, chirurgia...)
Non si ponga troppe domande ! Eventualmente, come già consigliato dal dottor Picinotti, una seconda opinione può essere utile
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Utente
Grazie Gentili medici, non di circostanza ma vi ringrazio davvero, le vostre parole mi hanno fatto bene.
Ora voglio solo aggiungere che, per quanto riguarda le complicanze citate (Vescica, Reni), devo precisare che dalla urocistografia retrograda che feci un paio di anni fa, emerse un piccolo diverticolo paraureterale, che poi ho capito che è conseguente a questa ostruzione e ingrossamento prostatico
Un cordialissimo saluto
Ora voglio solo aggiungere che, per quanto riguarda le complicanze citate (Vescica, Reni), devo precisare che dalla urocistografia retrograda che feci un paio di anni fa, emerse un piccolo diverticolo paraureterale, che poi ho capito che è conseguente a questa ostruzione e ingrossamento prostatico
Un cordialissimo saluto
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.1k visite dal 29/10/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.