All'attenzione del dottor Piana
Salve dottore e la ringrazio in anticipo per la sua attenzione. Sto facendo accertamenti per una presunta sclerosi del collo vescicale e mi è venuta quasi una fobia per la possibilità di un blocco urinario. Con la ricerca interna del sito ho trovato una sua risposta alla domanda che avrei voluto fare riguardo questa possibilità che mi ha tranquillizzato molto: https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/477728-sclerosi-stenosi-collo-vescicale.html
Mi potrebbe specificare una cosa? In quei rari casi in cui si è imbattuto di ritenzione totale da sclerosi, che sono preceduti da una situazione di sub-ritenzione cronica, quest'ultima a che livelli era? Più specificatamente quei soggetti erano già in una situazione dove avevano forte difficoltà nell'espletare la minzione, magari già da tempo; oppure è successo anche a chi era in una situazione dove i sintomi erano ancora sfumati per così dire?
Ringraziandola nuovamente La saluto.
Mi potrebbe specificare una cosa? In quei rari casi in cui si è imbattuto di ritenzione totale da sclerosi, che sono preceduti da una situazione di sub-ritenzione cronica, quest'ultima a che livelli era? Più specificatamente quei soggetti erano già in una situazione dove avevano forte difficoltà nell'espletare la minzione, magari già da tempo; oppure è successo anche a chi era in una situazione dove i sintomi erano ancora sfumati per così dire?
Ringraziandola nuovamente La saluto.
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Confermaimo senza dubbio quanto avevamo espresso nel precedente consulto. In particolare, a memoria si riscorda che le ritenzioni acute siano comparse in situazioni già sufficientemente degradate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve Dottore, mi scusi se dopo tanto tempo ritorno sull'argomento. Il fatto è che quando le feci la domanda di cui sopra, ne posi una uguale ad un andrologo che fornisce un servizio simile al vostro su internet che, soddisfatto della sua risposta, dimenticai di controllare. Adesso buttandoci un'occhiata ho visto che mi ha scritto che un processo sclerotico variabilmente lento con sintomatologia lieve può anche arrivare al punto critico in pochissimo tempo e quindi, nel caso, indurre il blocco minzionale improvviso. Questo non riesco proprio a capirlo visto che da tutte le parti leggo che la sclerosi da sintomi progressivamente peggiorativi con flussi e residui minzionali progressivamente peggiori ma senza episodi acuti.Lei è stato molto chiaro nel spiegare che una ritenzione acuta da sola sclerosi è un evento molto raro. Se però si ha la sfortuna di rientrare in questa situazione e data la natura progressiva della sclerosi, l'eventuale blocco non dovrebbe essere preceduto da una fase con subritenzione e disuria importanti e che vanno aggravandosi mano a mano prima di arrivare al punto limite? Mi pare strano che da una sintomatologia leggera o comunque non eclatante si possa arrivare improvvisamente alla ritenzione acuta. Le chiedo di specificare anche perchè l'andrologo di cui sopra, di cui non faccio il nome perchè non so se è possibile per le regole di questo sito, dal suo curriculum risulta non avere esperienze di reparto e quindi di gestione di situazioni acute, come invece ha lei. La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.
[#3]
Tenga conto che la medicina non è una scienza esatta, non si basa su certezze, ma solo su probabilità, in cui "due più due" fa ben raramente "quattro".
Nell'esperienza di qualsiasi urologo non proprio di prima nomina vi sono molti casi di sclerosi del collo vescicale con sintomi modesti o di media entità, più o meno gestibili con la terapia farmacologica e più rari casi in cui, anche per motivi inspiegabili, la sintomatologia è precocemente grave, con rapido instaurarsi di abbondante residuo vescicale, subritenzione e ritenzione completa. Sta appunto allo specialista avere il "fiuto" di percepire quali siano le situazioni più a rischio.
Nell'esperienza di qualsiasi urologo non proprio di prima nomina vi sono molti casi di sclerosi del collo vescicale con sintomi modesti o di media entità, più o meno gestibili con la terapia farmacologica e più rari casi in cui, anche per motivi inspiegabili, la sintomatologia è precocemente grave, con rapido instaurarsi di abbondante residuo vescicale, subritenzione e ritenzione completa. Sta appunto allo specialista avere il "fiuto" di percepire quali siano le situazioni più a rischio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 22/07/2016.
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