Sono stato sottoposto a intervento chirurgico per calcolosi renale con inserimento dello stent
Gentili Specialisti,
Circa 20 giorni fa sono stato sottoposto a intervento chirurgico per calcolosi renale con inserimento dello stent doppio J. Purtroppo i calcoli sono ancora tutti all'interno del rene e in particolare: Litiasi giuntale per mm 20 ca. e Litiasi multipla caliciale inferiore con almeno tre formazioni litiasiche di mm 5 ca. Al momento l'unica informazione che ho dall'ospedale (anche per la coincidenza con i mesi estivi) è che dovrei ricoverarmi verso i primi di settembre per effettuare la litotrissia (credo extracorporea). Chiedo un vostro consulto sulla modalità più efficace di intervento premettendo che sono disposto a sopportare un maggior rischio/dolore pur di avere una soluzione definitiva che vada a pulire il rene completamente. Mi pare di capire, ma chiedo un vostro parere sicuramente più competente, che la percutanea sia la più efficace mentre con la litotrissia endoscopica, pur essendo meno invasiva, è più difficile andare a "pescare" gli altri calcoletti più piccoli da 5mm. Vorrei sinceramente evitare dolori e pernottamenti al pronto soccorso collegati ad eventuali altre coliche in caso di non rimozione di tutti i calcoli. Per questo vi chiedo anche se l'extracorporea è una soluzione statisticamente efficace in casi di Litiasi multiple considerato che l'urgenza è sul calcolo grande da 2 cm e non so se verranno bombardati anche gli altri 3.
Ultima domanda riguarda l'attività sportiva in questo periodo di doppio J, posso fare pugilato secondo voi o c'è un rischio di dislocamento?
Grazie per la disponibilità,
Un cordiale saluto,
Circa 20 giorni fa sono stato sottoposto a intervento chirurgico per calcolosi renale con inserimento dello stent doppio J. Purtroppo i calcoli sono ancora tutti all'interno del rene e in particolare: Litiasi giuntale per mm 20 ca. e Litiasi multipla caliciale inferiore con almeno tre formazioni litiasiche di mm 5 ca. Al momento l'unica informazione che ho dall'ospedale (anche per la coincidenza con i mesi estivi) è che dovrei ricoverarmi verso i primi di settembre per effettuare la litotrissia (credo extracorporea). Chiedo un vostro consulto sulla modalità più efficace di intervento premettendo che sono disposto a sopportare un maggior rischio/dolore pur di avere una soluzione definitiva che vada a pulire il rene completamente. Mi pare di capire, ma chiedo un vostro parere sicuramente più competente, che la percutanea sia la più efficace mentre con la litotrissia endoscopica, pur essendo meno invasiva, è più difficile andare a "pescare" gli altri calcoletti più piccoli da 5mm. Vorrei sinceramente evitare dolori e pernottamenti al pronto soccorso collegati ad eventuali altre coliche in caso di non rimozione di tutti i calcoli. Per questo vi chiedo anche se l'extracorporea è una soluzione statisticamente efficace in casi di Litiasi multiple considerato che l'urgenza è sul calcolo grande da 2 cm e non so se verranno bombardati anche gli altri 3.
Ultima domanda riguarda l'attività sportiva in questo periodo di doppio J, posso fare pugilato secondo voi o c'è un rischio di dislocamento?
Grazie per la disponibilità,
Un cordiale saluto,
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Verosimilmente nel recente passato sono insorte delle complicazioni che hanno impedito una soluzione diretta e contestuale del problema (infezione? febbre?). Lo stent ureterale in questa fase è un palliativo che assicura lo scarico dal rene, ma ovviamente l'attesa per una soluzione definitiva dovrebbe essere nel suo interesse la più breve possibile. In linea di massima è difficile che uno stent corretamente posizionato si dislochi, ma comunque come corpo estraneo è in grado di causare fastidi di varia natura e assai variamente percepiti da caso a caso. L'attività fisica in genere accentua i disturbi, per questo motivo si consiglia di condurre una vita tranquilla. Non vi sono reali pericoli, ma la sua richiesta di oraticare il pugilato ... insomma ... lascia un poco perplessi! Per quanto riguarda il trattamento, le indicazioni dipendono molto dallo specialista e dall'attrezzatura a sua disposizione. A nostro personale parere, questa non è una situazione passibile di risoluzione ottimale con le onde d'urto per almeno tre motivi:
1) vi sono numerosi calcoli;
2) uno di questi è di dimensioni non indifferenti (2 cm)
3) questo calcolo non è libero nel rene ma pare essere incastrato nel giunto pielo-ureterale
Questo non vuol dire che non si possa provare, ma le possibilità di ottenere un risultato accettabile in breve tempo sono realisticamente molto modeste. Per contro, l'accesso percutaneo sarebbe certamente risolutivo, ma fin troppo invasivo, per necessità di anestesia generale, tempi di degenza, rischio di sanguinamento, eccetera. Nella nostra pratica queste situazioni vengono tratttate da tempo e con buoni risultati per via endoscopica ascendende (uretero-renoscopia flessibile operativa anche detta RIRS) che permette di trattare tutti i calcoli presenti con un accesso attraverso le vie urinarie naturali, in anestesia periferica e con degenza ridotta al minimo. È pur vero che questa procedura richiede della disponibilità di una strumentazione ed accessoristica piuttosto raffinata e costosa e della competenza per poterla utilizzare al meglio. Comunque oggi in Italia vi sono molti centri in grado di offrire questa possibilità, la scelta in ultima analisi sta a lei ed alla sua volontà di cercare la soluzione migliore, anche dal punto di vista logistico.
1) vi sono numerosi calcoli;
2) uno di questi è di dimensioni non indifferenti (2 cm)
3) questo calcolo non è libero nel rene ma pare essere incastrato nel giunto pielo-ureterale
Questo non vuol dire che non si possa provare, ma le possibilità di ottenere un risultato accettabile in breve tempo sono realisticamente molto modeste. Per contro, l'accesso percutaneo sarebbe certamente risolutivo, ma fin troppo invasivo, per necessità di anestesia generale, tempi di degenza, rischio di sanguinamento, eccetera. Nella nostra pratica queste situazioni vengono tratttate da tempo e con buoni risultati per via endoscopica ascendende (uretero-renoscopia flessibile operativa anche detta RIRS) che permette di trattare tutti i calcoli presenti con un accesso attraverso le vie urinarie naturali, in anestesia periferica e con degenza ridotta al minimo. È pur vero che questa procedura richiede della disponibilità di una strumentazione ed accessoristica piuttosto raffinata e costosa e della competenza per poterla utilizzare al meglio. Comunque oggi in Italia vi sono molti centri in grado di offrire questa possibilità, la scelta in ultima analisi sta a lei ed alla sua volontà di cercare la soluzione migliore, anche dal punto di vista logistico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie Dottor Piana,
ad oggi non sono insorte complicazioni. Non è stato possibile risolvere contestualmente il problema in quanto l'inserimento del doppio j ha causato lo spostamento del calcolo più grande ed essendo il rene abbastanza sofferente, il chirurgo ha preferito non insistere.
A questo punto chiederò maggiori informazioni all' ospedale per capire come intendono procedere.
Grazie ancora per il consulto e buona domenica
ad oggi non sono insorte complicazioni. Non è stato possibile risolvere contestualmente il problema in quanto l'inserimento del doppio j ha causato lo spostamento del calcolo più grande ed essendo il rene abbastanza sofferente, il chirurgo ha preferito non insistere.
A questo punto chiederò maggiori informazioni all' ospedale per capire come intendono procedere.
Grazie ancora per il consulto e buona domenica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 10/07/2016.
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