Trombosi venosi peniena - oppure - Induratio penis plastica ?
sintomatologia:
all'alba, durante erezione spontanea, avvertivo in dormiveglia un dolore nella zona alla base del pene e alla parte pubica da dove questo si protende, passata l'erezione (mai episodi dolorosi prima) ho notato con digito pressione una sorta di cordulo che percorreva l'asta da circa un terzo a riposo fino alla base del pene e verso l'osso pubico, la pressione provocava dolore e avevo comunque dolore a tratti anche se sopportabile, le dimensioni del "cordulo" sono all'incirca quanto quelle di una sigaretta.
Dopo aver consultato il web ed essermi allarmato, ho telefonato al medico di base il quale ha concordato con una probabile trombosi venosa peniena, indirizzandomi quindi presso un ospedale con reparto di urologia ma essendo distante mi sono recato al P.S. di un locale ospedale minore.
DIAGNOSI A:
al il medico del P.S. chiedeva un consulto telefonico presso altra struttura ospedaliera dotata di reparto urologico e, contemporaneamente, mi faceva sottoporre a visista da parte di un chirurgo presente con le seguenti indicazioni:
- Sospetta trombosi venosa della vena dorsale del pene
- ecocolor doppler venoso del pene e vs urologica a breve
- indagini per trombofilia
- clexane 0,4 fl sc die x 7 gg
- brufen 600 mg 1 cps ogni 12 ore x 3 gg
mi veniva somministrata flebo con antinfiammatorio e antidolorifico ed una dose di eparina.
Al rientro in sede il medico di base mi preparava le prescrizioni per le indagini consigliate nella diagnosi suddetta fornendomi ulteriori utili indicazioni su come procedere nei giorni successivi.
DIAGNOSI B:
Con prescrizione urgente di visita urologica mi recavo presso il reparto urologia di un noto presidio ospedaliero cittadino.
Il medico urologo che ha visionato gli atti e dopo avere praticato una visita sommaria (molto sommaria)
ha, con esilarante contentezza. controvertito la diagnosi del collega precedente diagnosticandomi una
- Induratio penis plastica
indicazioni:
- vitamina E per mesi due
- inutile eco color doppler, inutile trattamento con eparina e antinfiammatori
- inutili qualsiasi ulteriori indagini diagnostiche (mah....)
Ora, nell'attesa di sottoporre il tutto al medico di base e sottopormi ad ulteriori analisi, vorrei sottoporre alcune considerazioni:
- Il "cordulo" che posso oggettivamente sentire con digito pressione si inoltra fine dentro la parete dell'osso pubico
tanto da non poter essere più "notato" con le dita per la conformazione locale, ma da proprio la sensazoine di proseguire verso l'interno.
- La forma e il percorso del "cordulo" sono stranamente nella posizione della vena dorsale peniena.
- La placca (tessuto cicatriziale) di cui parla l'urologo è possibile si sia palesato durante la notte e non mi abbia mai dato alcuna sensazione/fastidio in precedenza ?
ringrazio per la cortese attenzione
distinti saluti
all'alba, durante erezione spontanea, avvertivo in dormiveglia un dolore nella zona alla base del pene e alla parte pubica da dove questo si protende, passata l'erezione (mai episodi dolorosi prima) ho notato con digito pressione una sorta di cordulo che percorreva l'asta da circa un terzo a riposo fino alla base del pene e verso l'osso pubico, la pressione provocava dolore e avevo comunque dolore a tratti anche se sopportabile, le dimensioni del "cordulo" sono all'incirca quanto quelle di una sigaretta.
Dopo aver consultato il web ed essermi allarmato, ho telefonato al medico di base il quale ha concordato con una probabile trombosi venosa peniena, indirizzandomi quindi presso un ospedale con reparto di urologia ma essendo distante mi sono recato al P.S. di un locale ospedale minore.
DIAGNOSI A:
al il medico del P.S. chiedeva un consulto telefonico presso altra struttura ospedaliera dotata di reparto urologico e, contemporaneamente, mi faceva sottoporre a visista da parte di un chirurgo presente con le seguenti indicazioni:
- Sospetta trombosi venosa della vena dorsale del pene
- ecocolor doppler venoso del pene e vs urologica a breve
- indagini per trombofilia
- clexane 0,4 fl sc die x 7 gg
- brufen 600 mg 1 cps ogni 12 ore x 3 gg
mi veniva somministrata flebo con antinfiammatorio e antidolorifico ed una dose di eparina.
Al rientro in sede il medico di base mi preparava le prescrizioni per le indagini consigliate nella diagnosi suddetta fornendomi ulteriori utili indicazioni su come procedere nei giorni successivi.
DIAGNOSI B:
Con prescrizione urgente di visita urologica mi recavo presso il reparto urologia di un noto presidio ospedaliero cittadino.
Il medico urologo che ha visionato gli atti e dopo avere praticato una visita sommaria (molto sommaria)
ha, con esilarante contentezza. controvertito la diagnosi del collega precedente diagnosticandomi una
- Induratio penis plastica
indicazioni:
- vitamina E per mesi due
- inutile eco color doppler, inutile trattamento con eparina e antinfiammatori
- inutili qualsiasi ulteriori indagini diagnostiche (mah....)
Ora, nell'attesa di sottoporre il tutto al medico di base e sottopormi ad ulteriori analisi, vorrei sottoporre alcune considerazioni:
- Il "cordulo" che posso oggettivamente sentire con digito pressione si inoltra fine dentro la parete dell'osso pubico
tanto da non poter essere più "notato" con le dita per la conformazione locale, ma da proprio la sensazoine di proseguire verso l'interno.
- La forma e il percorso del "cordulo" sono stranamente nella posizione della vena dorsale peniena.
- La placca (tessuto cicatriziale) di cui parla l'urologo è possibile si sia palesato durante la notte e non mi abbia mai dato alcuna sensazione/fastidio in precedenza ?
ringrazio per la cortese attenzione
distinti saluti
[#1]
G.le utente
Leggendo quello che ha scritto, concordo più con la prima diagnosi ma, non potendola visitare, le mie parole lasciano il tempo che trovano. Sulla carta la seconda diagnosi è improbabile ma tutto può essere. Ne parli col suo medico e mi faccia sapere. A presto
Leggendo quello che ha scritto, concordo più con la prima diagnosi ma, non potendola visitare, le mie parole lasciano il tempo che trovano. Sulla carta la seconda diagnosi è improbabile ma tutto può essere. Ne parli col suo medico e mi faccia sapere. A presto
Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi
[#2]
Caro lettore,
una diagnosi di <IPP, senza poter conoscere e visitare il paziente è abbastanza difficile
dalla sua descrizione non si potrebbe escludere a priori un fenomeno flebitico alla base del pene. Una placca da IPP raramente ha i caratteri "cordoniformi" di una flebite ma piuttosto quelli di una lesione piatta.
Al di là delle classiche battute tra colleghi su diagnosi diverse io , ad un mio paziente, consiglierei di continuare la terapia proposta e di effettuare un ecocolordoppler penieno dinamico che definire meglio i caratteri della lesione
cari salut
una diagnosi di <IPP, senza poter conoscere e visitare il paziente è abbastanza difficile
dalla sua descrizione non si potrebbe escludere a priori un fenomeno flebitico alla base del pene. Una placca da IPP raramente ha i caratteri "cordoniformi" di una flebite ma piuttosto quelli di una lesione piatta.
Al di là delle classiche battute tra colleghi su diagnosi diverse io , ad un mio paziente, consiglierei di continuare la terapia proposta e di effettuare un ecocolordoppler penieno dinamico che definire meglio i caratteri della lesione
cari salut
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Utente
buongiorno
nel ringraziare per le cortesi e rapide risposte vorrei appunto segnalare che, una considerazione al mio ultimo quesito, potrebbe illuminare un po' la situazione patologica:
- E' possibile che una presumibile placca, di presumibile tessuto cicatriziale, si manifesti in modo ottico, tattile e doloroso fra le 24 e le 6 del mattino, senza avere dato mai disturbi, o fastidi o dolori nei periodi precedenti ?
Avendo una normale attività sessuale, sono abbastanza conscio delle particolarità del mio organo, così come lo è la mia partner, e posso assicurare con certezza che non vi era alcuna difformità in precedenza, ne' in quanto a "sensazioni" tanto meno riscontrabile con la manipolazione.
Una lieve incurvatura (domanda che mi è stata rivolta durante le 2 visite) del pene è sempre stata presente ma non si è per niente modificata nei tempi trascorsi.
Al momento non sono in grado di indicare quali effetti provochi la situazione patologica poichè, in erezione, riscontro un lieve dolore nonchè un "tiraggio" provocato presumibilmente dal "cordulo" presente.
Posso nel contempo far presente che da due giorni è lievemente diminuito l'ispessimento del "cordulo" e il dolore, almeno quello spontaneo, mentre permane un lieve dolore all'atto della digito pressione e nelle fasi della erezione.
Poichè fra le due patologie non saprei proprio quale "segliere", al momento sono maggiormente preoccupato per la ipotetica presenza di un trombo e dalle eventuali conseguenze create da uno "sgretolamento" di questo...
pertanto NON smetterò la terapia con eparina, fra due giorni ecocolor doppler (al momento non dinamico) facendo presente il tutto al medico di base.
molte grazie
distinti saluti
nel ringraziare per le cortesi e rapide risposte vorrei appunto segnalare che, una considerazione al mio ultimo quesito, potrebbe illuminare un po' la situazione patologica:
- E' possibile che una presumibile placca, di presumibile tessuto cicatriziale, si manifesti in modo ottico, tattile e doloroso fra le 24 e le 6 del mattino, senza avere dato mai disturbi, o fastidi o dolori nei periodi precedenti ?
Avendo una normale attività sessuale, sono abbastanza conscio delle particolarità del mio organo, così come lo è la mia partner, e posso assicurare con certezza che non vi era alcuna difformità in precedenza, ne' in quanto a "sensazioni" tanto meno riscontrabile con la manipolazione.
Una lieve incurvatura (domanda che mi è stata rivolta durante le 2 visite) del pene è sempre stata presente ma non si è per niente modificata nei tempi trascorsi.
Al momento non sono in grado di indicare quali effetti provochi la situazione patologica poichè, in erezione, riscontro un lieve dolore nonchè un "tiraggio" provocato presumibilmente dal "cordulo" presente.
Posso nel contempo far presente che da due giorni è lievemente diminuito l'ispessimento del "cordulo" e il dolore, almeno quello spontaneo, mentre permane un lieve dolore all'atto della digito pressione e nelle fasi della erezione.
Poichè fra le due patologie non saprei proprio quale "segliere", al momento sono maggiormente preoccupato per la ipotetica presenza di un trombo e dalle eventuali conseguenze create da uno "sgretolamento" di questo...
pertanto NON smetterò la terapia con eparina, fra due giorni ecocolor doppler (al momento non dinamico) facendo presente il tutto al medico di base.
molte grazie
distinti saluti
[#4]
La diagnosi di placca mi sembra alquanto improbabile dopo le sue considerazioni. Una placca non si forma in poche ore. Continui la terapia che ha iniziato per la trombosi della vena e ne riparli col medico di base. Stia tranquillo che è una patologia facilmente risolvibile senza complicazioni. A presto
[#5]
Utente
riporto di seguito:
controllo da specialista in urologia/andrologia
ed eco color
esame obiettivo:
omissis... sulla superficie dorsale del pene si apprezza cordone duro-fibroso fisso sui piani profondi, modicamente dolorabile che giunge sino al di sotto dell'osso pubico... omissis
dimensioni (da eco):
diametro 6,52 mm
lunghezza 30,40 mm
conclusioni:
tromboflebite della vena dorsale profonda del pene.
terapia:
fleboside 300 4 cpr die per 15 gg
brufen 600 1 cpr 2 volte al gg per 7 gg
clexane 4000 1 fl s.c. al di per 15 gg
ringrazio per le professionali e preziose nozioni fornitemi in precedenza
distinti saluti
controllo da specialista in urologia/andrologia
ed eco color
esame obiettivo:
omissis... sulla superficie dorsale del pene si apprezza cordone duro-fibroso fisso sui piani profondi, modicamente dolorabile che giunge sino al di sotto dell'osso pubico... omissis
dimensioni (da eco):
diametro 6,52 mm
lunghezza 30,40 mm
conclusioni:
tromboflebite della vena dorsale profonda del pene.
terapia:
fleboside 300 4 cpr die per 15 gg
brufen 600 1 cpr 2 volte al gg per 7 gg
clexane 4000 1 fl s.c. al di per 15 gg
ringrazio per le professionali e preziose nozioni fornitemi in precedenza
distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.8k visite dal 09/07/2016.
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