Post circoncisione , assenza di controlli, sistema sanitario fai-da-te
Salve gentili medici, vi informo che seguo da parecchio questo forum, e nutro stima per il tempo libero che vi dedicate, tuttavia vorrei riportarvi la mia attuale situazione.
Sono stato circonciso il 24 Giugno (circa 15 giorni fa), durante la visita specialistica con il primario di Urologia della Clinica della mia città mi è stato chiesto se eseguire una circoncisione parziale o totale, e che ovviamente non sarebbe stato lui in persona ad operarmi ma un altro chirurgo. Optai per la totale, non volendo assolutamente trascinarmi dietro nessun ricordo della mia fimosi non serrata (in erezione mi era impossibile scoprire il glande) Il giorno dell'operazione firmo il consenso per la circoncisione totale, entro in sala operatoria e il chirurgo che incontro per la prima volta mi chiede "parziale o totale? Se la facciamo parziale resta un po' di pelle ma l'edema guarisce un pochino più lentamente" (come se non ci fosse scritta l'operazione da eseguire..) ed io rispondo "totale per piacere, devo partire per il Giappone tra un mese e vorrei essere in buone condizioni", lui acconsente ed inizia ad operarmi. Alla fine dell'operazione, sutura già completa mi dice "comunque l'ho fatta parziale" al che io penso tra me e me "ma mi stai prendendo per il c...?" ma non dico nulla per pura educazione.
Al momento della dimissione il chirurgo passa in stanza e mi dice "medicatelo e mettici betadine e dopo un paio di giorni gentalyn beta, ci rivediamo fra 3 settimane". Stop, nient'altro, nessuna indicazione su "per quanto mettere il gentalyn" come se non ci fosse differenza tra metterlo 5 giorni o 15 giorni fino alla visita di controllo, nessuna indicazione su quando poter lavare la ferita, quando riprendere le docce, se usare prodotti per l'igiene particolari, quanto astenermi eventualmente da attività fisica, masturbazione o rapporti sessuali. Ho dovuto apprendere tutto grazie a voi e questo sito. Vengo rispedito a casa e mi arrangio fino ad oggi (15esimo giorno), quando vengo a sapere che l'unica visita di controllo post operatoria con il chirurgo che posso fare può essere fissata solo a più di un mese e mezzo dall'operazione...ma scherziamo? Ti fanno l'operazione che vogliono senza il tuo consenso, ti spediscono a casa lasciandoti ad una terapia pressoché "fai-da-te" e poi non ti controllano più per un mese e mezzo? So che la circoncisione non richiede grandissime attenzioni perché è considerato un intervento "banale", e sono d'accordo, però penso che un minimo di controllo sullo svolgimento del decorso operatorio, e soprattutto la disponibilità a non far sentire il proprio paziente come un "pezzo di carne" buttato in macelleria, affettato e rispedito a casa, sia importante. In un mese e mezzo di decorso operatorio può succedere di tutto, anche piccole complicazioni o dubbi che sarebbe comunque lecito risolvere.
Quindi...qualche consiglio? Di qualunque natura, dalle medicazioni (ora uso garze grasse) ai lavaggi, accorgimenti? Grazie mille, saluti
Sono stato circonciso il 24 Giugno (circa 15 giorni fa), durante la visita specialistica con il primario di Urologia della Clinica della mia città mi è stato chiesto se eseguire una circoncisione parziale o totale, e che ovviamente non sarebbe stato lui in persona ad operarmi ma un altro chirurgo. Optai per la totale, non volendo assolutamente trascinarmi dietro nessun ricordo della mia fimosi non serrata (in erezione mi era impossibile scoprire il glande) Il giorno dell'operazione firmo il consenso per la circoncisione totale, entro in sala operatoria e il chirurgo che incontro per la prima volta mi chiede "parziale o totale? Se la facciamo parziale resta un po' di pelle ma l'edema guarisce un pochino più lentamente" (come se non ci fosse scritta l'operazione da eseguire..) ed io rispondo "totale per piacere, devo partire per il Giappone tra un mese e vorrei essere in buone condizioni", lui acconsente ed inizia ad operarmi. Alla fine dell'operazione, sutura già completa mi dice "comunque l'ho fatta parziale" al che io penso tra me e me "ma mi stai prendendo per il c...?" ma non dico nulla per pura educazione.
Al momento della dimissione il chirurgo passa in stanza e mi dice "medicatelo e mettici betadine e dopo un paio di giorni gentalyn beta, ci rivediamo fra 3 settimane". Stop, nient'altro, nessuna indicazione su "per quanto mettere il gentalyn" come se non ci fosse differenza tra metterlo 5 giorni o 15 giorni fino alla visita di controllo, nessuna indicazione su quando poter lavare la ferita, quando riprendere le docce, se usare prodotti per l'igiene particolari, quanto astenermi eventualmente da attività fisica, masturbazione o rapporti sessuali. Ho dovuto apprendere tutto grazie a voi e questo sito. Vengo rispedito a casa e mi arrangio fino ad oggi (15esimo giorno), quando vengo a sapere che l'unica visita di controllo post operatoria con il chirurgo che posso fare può essere fissata solo a più di un mese e mezzo dall'operazione...ma scherziamo? Ti fanno l'operazione che vogliono senza il tuo consenso, ti spediscono a casa lasciandoti ad una terapia pressoché "fai-da-te" e poi non ti controllano più per un mese e mezzo? So che la circoncisione non richiede grandissime attenzioni perché è considerato un intervento "banale", e sono d'accordo, però penso che un minimo di controllo sullo svolgimento del decorso operatorio, e soprattutto la disponibilità a non far sentire il proprio paziente come un "pezzo di carne" buttato in macelleria, affettato e rispedito a casa, sia importante. In un mese e mezzo di decorso operatorio può succedere di tutto, anche piccole complicazioni o dubbi che sarebbe comunque lecito risolvere.
Quindi...qualche consiglio? Di qualunque natura, dalle medicazioni (ora uso garze grasse) ai lavaggi, accorgimenti? Grazie mille, saluti
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Comprendiamo il suo stato d'animo e le sue ansie, ma ci permettiamo di ritenerle in massima parte immotivate. E' pur vero che una mezza parola ed un po' di tatto in più sia da parte del personale medico che infermieristico non guasta mai - per carità - ma crediamo che migliaia e migliaia di circoncisioni rituali vengano ogni giorno eseguite nel mondo in ambiente non medicalizzato e senza alcuna conseguenza. Leggiamo che ha già compreso da sè la assoluta banalità dell'intervento, che coinvolge unicamente strutture del tutto superficiali con complicazioni serie praticamente insesistenti e come unica necessità qualche settimana di pazienza per attendere una ristabilizzazione dei tessuti. Per il resto, se come ci riferisce ha kgià letto almeno alcune delle centinaia di richieste di consulto che riceviano su questo argomento, avrà già compreso che a due settimane dall'intervento la cicatrizzazione è ormai completa e vi è unicamente da attendere la caduta dei punti e la ristabilizzazione da gonfiori e rigidità dei tessuti. In linea di massima, non vi sono prodotti particolari che possano accelerare significativamente questo processo. In questa fase le medicazioni dovrebbero già essere state sospese, passando ad una normale igiene locale (non maniacale) con acqua e detergente neutro. Anche nella nostra struttura, in linea di massima, non vengono programmati controlli ambulatoriali post-operatori. Si resta comunque sempre disponibili per ulteriori chiarimenti estemporanei, qualora molto raramente necessario.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie della risposta dottor Piana, è stato gentilissimo. Sì ormai la fase leggermente fastidiosa è passata, come ha detto lei ora devo quasi solamente attendere la caduta dei punti, anzi credo di averne già perso qualcuno. Più che altro ci tenevo a ricevere qualche rassicurazione da chi mi aveva operato prima di partire, dal momento che per il mese che trascorrerò in Giappone non potrei, anche in caso di bisogno, far affidamento al sistema sanitario privato ivi vigente.
Grazie del responso
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.4k visite dal 08/07/2016.
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