PSA nella norma, coltura urine negative ma sintomi prostatite
Salve gentili Dottori,
a gennaio mi è stata diagnosticata una prostatite con il solo same digitorettale, psa e spermiocoltura una settimana dopo la terapia antibiotica, che di per sè nonmi fece molto. Nonostante psa, coltura urine e sperma, radiografia addome completo e transrettale non evidenziassero nulla ho continuato ad avere una fastidiosa aumentata minzione fino a marzo. Fino a un mese fa' son stato bene, a parte a mattina prima di defecare e qualche fastidio all'ano e al pene residuo, a inizio giugno invece sono tornati bruciori più forti, a volte dolori intensi all'ano e il bisogno di urinare ogni 20 minuti, costante senso di bruciore alla parte interiore dell'ano (non so se ampolla anale sia il termine corretto), fitte alla vescica, bruciore sotto il pene. Psa appena rifatto, risulta nella norma, urinocoltura idem, nessun'altro esame prescritto per ora. L'elemento che a mio parere ha scatenato la prostatite la prima volta è stato un massaggio alla prostata che mi è stato fatto dalla mia ragazza forse in maniera troppo proungata, dato che tutti questi sintomi sono emersi il giorno dopo, mentre la seconda volta è emersa dopo una settimana di disturbi intestinali.
Quello che vorrei chidervi è :
dato che psa, radiografie varie e colture varie non hanno mai evidenziato niente ma sperimento comunque una determinata condizione clinica, è possibile che derivi da un fattore di infiammazione dei nervi o delle pareti interne dell'ampolla anale e che di conseguenza faccia infiammare leggermente la prostata, ma non a livello da far alzare il PSA? Sarebbe di conseguenza razionale farmi visitare da un proctologo?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
a gennaio mi è stata diagnosticata una prostatite con il solo same digitorettale, psa e spermiocoltura una settimana dopo la terapia antibiotica, che di per sè nonmi fece molto. Nonostante psa, coltura urine e sperma, radiografia addome completo e transrettale non evidenziassero nulla ho continuato ad avere una fastidiosa aumentata minzione fino a marzo. Fino a un mese fa' son stato bene, a parte a mattina prima di defecare e qualche fastidio all'ano e al pene residuo, a inizio giugno invece sono tornati bruciori più forti, a volte dolori intensi all'ano e il bisogno di urinare ogni 20 minuti, costante senso di bruciore alla parte interiore dell'ano (non so se ampolla anale sia il termine corretto), fitte alla vescica, bruciore sotto il pene. Psa appena rifatto, risulta nella norma, urinocoltura idem, nessun'altro esame prescritto per ora. L'elemento che a mio parere ha scatenato la prostatite la prima volta è stato un massaggio alla prostata che mi è stato fatto dalla mia ragazza forse in maniera troppo proungata, dato che tutti questi sintomi sono emersi il giorno dopo, mentre la seconda volta è emersa dopo una settimana di disturbi intestinali.
Quello che vorrei chidervi è :
dato che psa, radiografie varie e colture varie non hanno mai evidenziato niente ma sperimento comunque una determinata condizione clinica, è possibile che derivi da un fattore di infiammazione dei nervi o delle pareti interne dell'ampolla anale e che di conseguenza faccia infiammare leggermente la prostata, ma non a livello da far alzare il PSA? Sarebbe di conseguenza razionale farmi visitare da un proctologo?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione
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Caro Utente,personalmente non ricorro ai massaggi prostatici in corso di prostatite,in quanto ritengo che un parenchima in stato flogistico non debba essere manipolato.Mai mi é accaduto ascoltare cha tale manovra sia stata eseguita dalla partner...A questo punto eseguirei una coprocoltura e ripeterei le indagini batteriologiche seminali ed urinarie,consultando anche un esperto gastroenterologo/proctologo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Caro lettore,
la diagnosi di "prostatite" potrebbe anche essere compatibile
bene ha fatto il suo specialista a trattarla
tenga prsente che anche dopo la negativizzazione della infezione batterica lo stato "infiammatorio" della prostata può continuare anche per settimane e mesi n(prostatite Cronica Abatterica) con una serie di fastidi anche importanti (sindrome del dolore pelvico)
segua le opportune norme igieniche e dietetiche, si faccia seguire da uno specialista in carne ed ossa
cari saluti
la diagnosi di "prostatite" potrebbe anche essere compatibile
bene ha fatto il suo specialista a trattarla
tenga prsente che anche dopo la negativizzazione della infezione batterica lo stato "infiammatorio" della prostata può continuare anche per settimane e mesi n(prostatite Cronica Abatterica) con una serie di fastidi anche importanti (sindrome del dolore pelvico)
segua le opportune norme igieniche e dietetiche, si faccia seguire da uno specialista in carne ed ossa
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#5]
Utente
Gentili dottori, vi aggiorno sulla mia condizione:
oggi ho fatto la visita proctologica, mi sono state diagnosticate delle emorroidi interne al secondo stadio e mi è stata data un'adeguata terapia; sono attualmente in attesa per una visita urologica.
Vorrei quindi porvi un ulteriore quesito, dato che ho avuto pareri discordanti tra andrologo (feci una visita mesi fa' quando si presentò la prostatite e già si sospettava la presenza di emorroidi), medico di base e proctologo.
Dato che la sintomatologia di aumentata necessità di minzione nonostante la poca quantità di urina è ricomparsa dopo mesi dalla guarigione dalla prostatite, esattamente nei giorni in cui ho iniziato ad avvertire in maniera continuativa il dolore che oggi è stato definitivamente associato alle emorroidi, esiste una relazione tra le due cose documentata in letteratura e\o dalla vostra esperienza clinica?
Per darvi ulteriori informazioni utili ho avuto modo di osservare che nel periodo post prostatite, quando avevo disturbi intestinali ,tornava qualche sintomo urologico che scompariva poi con il passare dei primi.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta
oggi ho fatto la visita proctologica, mi sono state diagnosticate delle emorroidi interne al secondo stadio e mi è stata data un'adeguata terapia; sono attualmente in attesa per una visita urologica.
Vorrei quindi porvi un ulteriore quesito, dato che ho avuto pareri discordanti tra andrologo (feci una visita mesi fa' quando si presentò la prostatite e già si sospettava la presenza di emorroidi), medico di base e proctologo.
Dato che la sintomatologia di aumentata necessità di minzione nonostante la poca quantità di urina è ricomparsa dopo mesi dalla guarigione dalla prostatite, esattamente nei giorni in cui ho iniziato ad avvertire in maniera continuativa il dolore che oggi è stato definitivamente associato alle emorroidi, esiste una relazione tra le due cose documentata in letteratura e\o dalla vostra esperienza clinica?
Per darvi ulteriori informazioni utili ho avuto modo di osservare che nel periodo post prostatite, quando avevo disturbi intestinali ,tornava qualche sintomo urologico che scompariva poi con il passare dei primi.
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.7k visite dal 05/07/2016.
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